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Appello delle mamme del quartiere di piazza Nazionale: «Mettete in sicurezza l’area giochi»

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Sono passati poco meno di due mesi dall’ultimo raid compiuto da ignoti vandali che hanno danneggiato per l’ennesima volta le giostrine e l’arredo urbano di piazza Nazionale, una delle più importanti piazze della città, nel cuore della IV Municipalità e frequentata ogni giorno da decine di bambini. Ieri pomeriggio, in occasione della Festa della Musica che si è tenuta proprio a piazza Nazionale, un gruppo di mamme si è riunito per chiedere a Comune e Municipalità un nuovo intervento per il ripristino dell’area giochi e la messa in sicurezza del campo da basket. In piazza insieme alle mamme del quartiere i consiglieri della IV Municipalità Eliana Troise e Cristoforo Montefusco oltre al presidente della commissione Cultura e Istruzione del quarto parlamentino Giovanni Borriello.

A tenere banco soprattutto la discussione relativa all’installazione di una recinzione di sicurezza intorno al campo da basket. Ogni giorno, infatti, i ragazzi rischiano di finire inconsapevolmente in strada, tra le auto in transito, per recuperare i palloni che sfuggono al controllo. E proprio in relazione all’installazione della rete arriva subito una buona notizia: la campionessa paralimpica Immacolata Cerasuolo, anch’essa presente in piazza insieme alle mamme del quartiere, ha ottenuto l’invio da parte del Coni regionale della rete – dovrebbe arrivare già nei prossimi giorni – per delimitare e proteggere il campo da basket e i suoi giovanissimi atleti. «Per fortuna – ha dichiarato Immacolata Cerasuolo – ci sono ancora piazze dove i bambini giocano rincorrendo una palla e non un cellulare.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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