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Il deputato salernitano Franco Mari (Avs) eletto segretario della Commissione parlamentare 

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Il deputato salernitano di Alleanza Verdi Sinistra, Franco Mari, è stato eletto segretario della Commissione di inchiesta sullo sfruttamento e sulla sicurezza del lavoro durante la sua prima seduta di insediamento. Nello specifico, questa commissione parlamentare ha il compito di indagare sulle condizioni di lavoro in Italia e svolgerà anche attività “sul campo” con i poteri dell’autorità giudiziaria. Il suo lavoro porterà alla formulazione di proposte legislative, in particolare per apportare le necessarie modifiche al testo unico sulla sicurezza del lavoro, alla luce dell’elenco lungo e preoccupante di incidenti e morti sul lavoro che ancora affligge il Paese.

La commissione opererà con i poteri dell’autorità giudiziaria, il che significa che avrà la facoltà di raccogliere prove, ascoltare testimonianze e richiedere documenti e informazioni pertinenti.
“L’obiettivo principale della commissione sarà quello di indagare sulle condizioni di lavoro nel nostro Paese. Ciò implicherà esaminare attentamente i vari settori e le diverse realtà lavorative per identificare eventuali abusi, sfruttamento o violazioni delle norme di sicurezza. Questa indagine “sul campo” consentirà alla commissione di avere una visione completa delle problematiche e delle sfide che i lavoratori italiani affrontano quotidianamente”, ha detto Mari.

Una volta raccolte le informazioni e le prove necessarie, la commissione formulerà proposte legislative. In particolare, si concentrerà sulle modifiche al testo unico sulla sicurezza del lavoro, che è uno strumento legislativo fondamentale per garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose. L’obiettivo sarà identificare le lacune nella legislazione esistente e proporre soluzioni concrete per migliorare la protezione dei lavoratori e prevenire incidenti e morti sul lavoro.

“Il lungo elenco di incidenti e morti sul lavoro che ancora caratterizza il nostro Paese richiede un intervento deciso e tempestivo. La commissione di inchiesta avrà quindi un ruolo cruciale nel promuovere un dibattito pubblico e politico sul tema, sensibilizzando l’opinione pubblica e contribuendo a creare un clima di attenzione e urgenza sulle questioni relative alla sicurezza e al benessere dei lavoratori. Sono onorato di farne parte”, ha continuato Mari. “Speriamo che questo lavoro possa contribuire a creare un cambiamento positivo e a garantire un ambiente lavorativo sicuro in ogni parte d’Italia”.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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