Resta sintonizzato

campania

Calci alla pancia fino a ucciderlo: caccia alla gang di giovanissimi

Pubblicato

il

Un pestaggio ad opera del branco. E’ questa la pista battuta dagli investigatori per spiegare la morte del clochard africano, Frederick, trovato senza vita a Pomigliano d’Arco. Secondo quanto spiega Il Mattino, il senzatetto bazzicava la zona di via Principe di Piemonte, vicino al Parco delle Acque, chiedendo l’elemosina e vivendo di stenti. L’uomo era stato preso di mira da un banco di bulli, che si faceva beffe di lui e del suo aspetto trasandato. Già lo scorso inverno nei suoi confronti il gruppo aveva scatenato un pestaggio. Poi una tregua, fino a quanto accaduto l’altra notte, alle due mezza, quando Frederick è stato brutalmente picchiato a morte nei pressi del parcheggio di un noto supermercato.

Una scena in stile “Arancia Meccanica”, il celebre film di Stanley Kubrick in cui una banda di giovani ammazza di botte un senza fissa dimora. Quando è stato ritrovato riverso in una pozza di sangue, per Frederick, ieri mattina, non c’è stato niente da fare. Inutile la corsa in ospedale.Il 40enne è spirato dopo due ore di sofferenze all’ospedale civile di Nola prima di morire per le gravi ferite riportate. Fatale un’emorragia interna addominale provocata dai numerosi calci subiti. A fornire ulteriori elementi sono le telecamere della zona. Le immagini di videosorveglianza sono state acquisite dagli investigatori. I principali sospettati sono tutti giovanissimi.

campania

Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

Pubblicato

il

Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

Continua a leggere

campania

Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

Pubblicato

il

PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

Continua a leggere

campania

Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

Pubblicato

il

Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

Continua a leggere
Pubblicità
Pubblicità

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy