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Cronaca

Funerali Flavia Franzoni, l’addio di Prodi alla moglie: “Sono stati 54 anni sempre insieme”

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Si sono tenuti questa mattina, presso la chiesa di San Giovanni in Monte a Bologna, i funerali di Flavia Franzoni. moglie dell’ex premier Romano Prodi. Lo stesso Prodi, che ha voluto ricordarla con queste parole:

“Flavia mi ha sorriso per l’ultima volta nel sentiero tra Gubbio e Assisi, dopo due giorni di pura felicità, con la compagnia dei nostri cari amici. Sono stati 54 anni sempre insieme, in tanti momenti di gioia e anche nel dolore, nella salute e nella malattia e come dice la preghiera, in tutti i giorni della nostra vita. Ai 54 anni vorrei aggiungere anche i due anni di corteggiamento, anche un po’ di più. Mai mi sono pentito di aver tanto insistito”.

Poi, il cardinale Matteo Zuppi, ha così spiegato in un passaggio dell’omelia:

“Stando insieme tanti anni si entra in simbiosi, si assomigliano perfino le calligrafie, stare insieme è garanzia di armonia nella diversità. L’amore è concreto, prende tutto il corpo ma anche tutta l’anima. È un legame abbondantemente d’oro che ha legato Flavia a Romano, dove si confonde la metà dell’uno alla metà dell’altro. Dove lo sguardo li univa tanto da sembrare che non ci fosse, ma c’era. È giusto ricordare come con Achille Ardigò e tanti altri, scelse una branca della sociologia vicina alla marginalità, che per certi versi verifica e corregge le decisioni anche degli effetti degli economisti: certi tagli alla spesa ad esempio, con conseguenze spesso lasciate ai più fragili o a chi viene dopo”.

Pertanto, a rappresentare il governo, la ministra dell’Università Bernini e il viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami, il quale ha così dichiarato:

“È una persona sicuramente importante, che ha vissuto a fianco di una persona che ha dato alle istituzioni italiane molto, e credo che sia doveroso stringersi attorno alla famiglia per questo commiato”.

Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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