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M5S, Villani: “Il Decreto ‘Salva infrazioni’ mette a rischio i bilanci familiari dei lavoratori precari”

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“Il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto noto come ‘Salva infrazioni’, solleva preoccupazioni significative per i bilanci delle famiglie dei lavoratori della scuola, numerosi in Campania. Secondo l’attuale disposizione normativa vigente, un insegnante con 10 anni di anzianità pre-ruolo, calcolati sulla base di un servizio di 180 giorni lavorativi all’anno, avrebbe diritto al riconoscimento di un totale di 8 anni di anzianità pre-ruolo. Tuttavia, il sistema proposto dal Governo, che calcola il servizio effettivo e lo divide per 365 giorni, limiterebbe il riconoscimento di anzianità a soli 5 anni per il docente. Questa proposta solleva gravi preoccupazioni per le famiglie dei lavoratori della scuola, in particolare in Campania, dove vi è una numerosa presenza di insegnanti. L’impatto finanziario derivante da tale cambiamento potrebbe avere conseguenze negative significative sulle loro finanze personali, creando difficoltà nel soddisfare le esigenze quotidiane e ostacolando ulteriormente la stabilità economica delle famiglie coinvolte”. A denunciarlo è la Coordinatrice del Movimento 5 stelle in provincia di Salerno Virginia Villani.

“Ridurre l’anzianità a soli 5 anni potrebbe penalizzare ingiustamente gli insegnanti con un servizio più lungo, privandoli di un riconoscimento adeguato al loro impegno e la loro dedizione nell’educazione delle future generazioni. Invito il Governo ad ascoltare attentamente le richieste delle organizzazioni sindacali dei lavoratori della scuola e a adottare misure adeguate a garantire che la revisione del sistema di calcolo dell’anzianità sia equa e giusta per tutti gli insegnanti coinvolti. Solo attraverso un dialogo costruttivo e l’attenzione alle necessità delle famiglie dei lavoratori della scuola si potrà raggiungere un sistema equo e sostenibile per il futuro dell’istruzione in Campania e in tutto il paese” – conclude Villani-.

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Maltempo, domani allerta gialla in dieci regioni

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“La perturbazione posizionata sul nostro Paese, continua a determinare precipitazioni temporalesche sparse, concentrandosi in particolare, a partire dalla serata di oggi, sulle aree adriatiche centro-meridionali e sul basso Tirreno”.

Lo rende noto il Dipartimento della Protezione Civile che ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quelli diramati nei gironi scorsi.
“L’avviso prevede dalla tarda serata di oggi, lunedì 19 agosto, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Calabria e Sicilia, oltre al persistere di tali fenomeni su Abruzzo e Molise, specie sui rispettivi settori adriatici, e sulla Puglia“.

“Le precipitazioni saranno accompagnati da fulmini, locali grandinate e forti raffiche di vento – spiega la Protezione Civile -. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, martedì 20 agosto, allerta gialla su alcuni settori di Emilia-Romagna e Marche, sull’Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e parte della Sicilia”.

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Incendi boschivi, Regione Campania dirama tutti i divieti nel periodo di ‘grave pericolosità’: ecco quali sono

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E’ entrato in vigore il 15 giugno il periodo di “grave pericolosità” per gli incendi boschivi in Campania. Lo ha stabilito la Protezione Civile della Regione Campania, con atto del Direttore Generale, Italo Giulivo, sulla base delle valutazioni sul quadro climatico. 

Tale stato di allerta dovrebbe terminare, salvo proroghe, il 20 settembre prossimo.

Al fine di salvaguardare il patrimonio boschivo, durante il periodo di grave pericolosità scattano cinque importanti divieti:
Divieto di combustione dei residui vegetali agricoli e forestali;
Divieto di abbruciamento delle stoppie ed erbe infestanti, anche negli incolti (già in vigore dal primo giugno);
Divieto di compiere le seguenti attività nei boschi e nei pascoli (art. 75, c. 4, Reg. regionale tutela patrimonio forestale n. 3/2017): usare motori o fornelli che producano faville o brace; usare apparecchi a fiamma od elettrici per tagliare metalli; far brillare mine; fumare o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio come, ad esempio:  sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate fatta eccezione per i mezzi di servizio e per le attività agro-silvo-pastorali nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti.gettare fiammiferi o sigarette accese.
Divieto di accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o mongolfiere di carta, meglio note come “lanterne volanti”, dotate di fiamme libere, nonché altri articoli pirotecnici a una distanza non inferiore a 1 km dalle superfici boscate.

La Protezione Civile della Regione Campania richiama l’attenzione dei Sindaci, sulla necessità di rafforzare le attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento e allarme per incendi boschivi sul proprio territorio, anche avvalendosi delle associazioni di volontariato di protezione civile, nonché di sensibilizzare i cittadini e le associazioni di categoria degli agricoltori e degli allevatori, promuovendo la cultura di protezione civile e le corrette norme di comportamento per la salvaguardia dell’ambiente.

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‘Fondi Coesione’: il Consiglio di Stato dà ragione alla Campania

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Il Consiglio di Stato ha accertato con una sentenza l’obbligo del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnnr “di definire il procedimento di stipula dell’Accordo di coesione con la Regione Campania per la destinazione dei fondi”.

La Regione Campania aveva fatto ricorso lo scorso gennaio lamentando il ritardo nella conclusione dell’accordo, stipulato invece con la maggior parte delle altre Regioni e Province autonome.

Il Tar per la Campania accolse il ricorso con sentenza oggi confermata dal Consiglio di Stato. “Si tratta dei fondi già assegnati alla Regione Campania con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile”.

(fonte: Ansa.it)

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