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“C’è di nuovo la valigia sul letto” sarà girato dopo dieci anni

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Dopo le rocambolesche disavventure in “La valigia sul letto”, la sgangherata banda di anti-eroi composta da Eduardo Tartaglia, Veronica Mazza, Biagio Izzo, Maurizio Casagrande e Francesco Procopio, torna al cinema in “C’è di nuovo la valigia sul letto”, con la partecipazione straordinaria di Mariano Rigillo. Scritto e diretto dallo stesso Tartaglia, il film è ambientato in Cilento e racconta la nuova missione impossibile di Achille, Brigida e “Antimo fuggente”, tra risate e sentimenti.

Dopo 10 anni si imbatteranno in una emergenza nazionale che li vedrà affrontare i servizi segreti e la criminalità organizzata per una montagna di denaro. Prodotto da La Valigia Film in associazione con Giallo Limone Movie di Raffaella Nappo e Run Film, con il contributo della Fondazione Campania Film Commission, il film è distribuito nelle sale da Medusa e successivamente sulle reti televisive Mediaset. Completano il cast Gianni Parisi, Mario Porfito, Massimo De Matteo, Franco Pinelli, Anna Teresa Rossini, Stefano Sarcinelli, Nuvoletta Lucarelli, Helen Tesfazghi, chef Gennaro Esposito, nei panni si sé stesso, e per la prima volta sullo schermo Marco Tartaglia.
   

Nella colonna sonora è presente anche il brano “Parlammene dimmane” di Gigi D’Alessio. La vicenda parte quando convocati in una riunione super confidenziale, i massimi Funzionari dei Servizi Segreti Italiani discutono con toni allarmati delle condizioni inderogabili che l’Europa ha posto per assegnare al Bel Paese miliardi di euro. Per evitare che così tanti soldi arrivino in mani sbagliate, come troppo spesso in passato, è necessario affidare alla giustizia i capi delle due fazioni criminali più potenti. E allora entrerà in scena la sgangherata banda.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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