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Arrestati presunti autori di una rapina nel napoletano l’evento programmato non è stato consumato

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Su delega del Procuratore della Repubblica f.f. di Nola, si comunica che nella mattinata odierna la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P del Tribunale di Nola, su richiesta della locale Procura, nei confronti di: autori di una tentata rapina aggravata, avvenuta nel maggio 2022 a Volla (NA), in concorso tra loro e con GALLETTO Giovanni, nato a Napoli il 28.7.1998, in danno di un soggetto che aveva ricevuto euro 55.000 (cinquantacinquemila) in denaro contante  da una ditta con sede a Volla (NA).
In particolare, dalle investigazioni svolte dalla Squadra Mobile di Napoli è emerso che gli indagati avrebbero pianificato il delitto con le seguenti modalità:
–    il TARANTINO si sarebbe occupato del reclutamento degli autori materiali della rapina da affiancare all’ESPOSITO;
–    l’ESPOSITO con la propria auto e il CORRADO insieme al GALLETTO con un’altra vettura (alla quale sono state apposte targhe provento di furto) si sarebbero occupati della fase realizzativa del reato, facendo rallentare l’autovettura della vittima per poi “attaccarla”, utilizzando una replica di una pistola marca Beretta, priva di tappo rosso;
–    l’IBELLO e il SIFO, rispettivamente dipendente e rappresentate legale della ditta che aveva consegnato il denaro alla persona offesa, avrebbero coadiuvato i sodali svolgendo il ruolo di “basista”, segnalando gli spostamenti della vittima all’ESPOSITO, in cambio della promessa di vedersi corrisposta una parte della refurtiva.

L’evento programmato non è stato consumato solo per il tempestivo intervento degli operatori della Squadra Mobile di Napoli che hanno tratto in arresto GALLETTO Giovanni il quale è stato poi giudicato separatamente nell’ambito di un altro procedimento penale ed è tuttora detenuto.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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