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M5S, Villani: “Inizia il nuovo corso del Movimento 5 Stelle con la partenza dei gruppi territoriali”

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“I gruppi territoriali in Provincia di Salerno sono pronti a partire, in particolare nei comuni di Angri, Cava de Tirreni, Eboli e Battipaglia. Entro questo mese partiranno le riunioni in ogni gruppo e le attività. È dai nostri territori, dai luoghi in cui i problemi nascono e hanno una ricaduta diretta sulla vita quotidiana, è dalle nostre comunità dove è sempre più necessario agire per una giustizia sociale, per la lotta alle disuguaglianze, per la tutela del lavoro, dei redditi, della casa e per attuare quelle iniziative necessarie al processo di transizione ecologica e digitale da cui si rinforzerà il nostro operato”. Ad annunciarlo è la Coordinatrice provinciale del Movimento 5 stelle Salerno Virginia Villani.

“Un percorso difficile, complicato dalle gravi crisi attraversate dal Paese negli ultimi anni, che Giuseppe Conte ha portato a termine con grande determinazione. Il coordinatore provinciale costituirà un presidio fondamentale per garantire la nostra presenza capillare sui territori – conclude Villani -. Un presidio sempre a disposizione delle comunità di riferimento. Tale funzione sarà decisiva soprattutto adesso che saranno i gruppi territoriali ad assumere una posizione centrale per l’attività politica del Movimento 5 Stelle. Al tempo stesso, però, non potrà mancare l’apporto dei nostri attivisti, ognuno dei quali avrà un ruolo decisivo per dare voce alle istanze dei cittadini e per portare avanti le nostre battaglie”.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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