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Cronaca

Blitz dei carabinieri, chiedevano il pizzo per conto del clan dei Casalesi: 10 arresti

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Blitz dei carabinieri della sezione operativa della Compagnia CC di Casal di Principe, che questa mattina hanno arrestato dieci persone appartenenti al clan dei Casalesi. In particolare, essi sono gravemente indiziati per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Le indagini partite da agosto 2017 fino a gennaio 2018, hanno consentito di monitorare un gruppo d’individui dediti all’attività estorsiva nei territori di Casal di Principe, Teverola, Frignano, San Cipriano d’Aversa, Marcianise e Castel Volturno.

Pertanto, la compagine ricostituitasi sotto la guida di Mario De Luca, storico membro del clan dei Casalesi, ha posto in essere un sistema di controllo integrato delle attività commerciali agendo sia direttamente nei confronti dei commercianti che indirettamente, tramite l’acquisizione di una tangente sul recupero crediti di somme dovute.

Inoltre, le somme sarebbero state estorte anche a chi versava in difficili situazioni economiche, che per ovviare alla richiesta hanno tramutato il compenso in ceste di generi alimentari e beni di consumo.

Infine, le perquisizioni domiciliari effettuate all’alba di questa mattina, hanno permesso di rinvenire e sequestrare ben 16.330,00 euro in banconote di vario taglio, raccolte con elastici e custodite in una cassaforte nella disponibilità di uno dei destinatari del provvedimento.

Ecco i nomi degli indagati raggiunti dalla misura cautelare:

In carcere:

Antonio Barbato, 47enne nato a Caserta;

Mario De Luca, 54enne nato a Casal di Principe;

Mario Raffaele De Luca, 41enne nato a Caserta;

Vincenzo Chiarolanza, 56enne nato a Villa Literno;

Giovanni Improta, 50enne nato a Teverola.

Ai domiciliari:

Antonio Chiacchio, 51enne nato a Caserta;

Antonio De Luca, 46enne nato a Casal di Principe;

Carmine Lucca, 52enne nato ad Aversa;

Antonio Palumbo, 36enne nato a Capua;

Alessandro Pavone, 35enne nato ad Aversa.

Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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