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Napoli: Maltempo e polemiche, insulti ad Acampora, Vitelli (Pd)

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“Con Gennaro Acampora condivido un percorso fatto di impegno politico,
lavoro sul territorio ma soprattutto piena trasparenza verso i
cittadini. Attaccare chi vive le istituzioni in questo modo,
colpendolo con parole tanto offensive quanto diseducative nei
confronti dei più giovani, è semplicemente vigliacco e vergognoso”.
Questo il commento di Mariagrazia Vitelli, consigliera del Partito
Democratico del Comune di Napoli, sugli attacchi subiti dal capogruppo
dem Gennaro Acampora in merito alla questione maltempo e la decisione
del Comune di non chiudere le scuole cittadine.

“Le parole che ho letto io come altre migliaia di cittadini in queste
ore sono innanzitutto vergognose – spiega Vitelli – perché manifestare
disaccordo rispetto a scelte politiche non può né deve mai portare ad
attacchi personali. Ma sono anche parole vigliacche, perché si
manifesta una cosiddetta opinione attaccando dietro una tastiera,
magari anche con account falsi, senza che nessuno sanzioni questi
comportamenti”.

Vitelli poi ricorda come “insieme a Gennaro, cui rinnovo stima e piena
solidarietà, e a tutto il gruppo del Pd in Consiglio Comunale portiamo
avanti scelte che, diversamente dal passato, non possono più seguire
logiche di populismo o allarmismo. I cittadini si fidino delle
istituzioni se si decide di tenere aperte le scuole, oggi più che mai
presidi di legalità prima ancora che di educazione”.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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