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Cronaca

Truffa da 400 mila euro sui bonus Covid per lo sport: 100 indagati

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Una truffa da 400mila euro sui bonus per collaboratori delle associazioni sportive durante il Covid con cento persone indagate: è un primo bilancio dell’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), che ha chiesto e ottenuto dal gip l’emissione di un decreto di sequestro di conti correnti riconducibili a tutti gli indagati per un importo pari al valore del raggiro.

L’inchiesta è partita da alcuni accertamenti realizzati dalla Guardia di Finanza di Caserta su un’associazione sportiva dilettantesca (Asd) di Macerata Campania, che aveva fatto incetta di bonus durante il Covid.

Proprio l’enorme numero di collaboratori sportivi dichiarati dall’associazione, anche in relazione alla sua attività – promuovere il calcio nelle categorie giovanili e dilettantistiche fino alla Terza Categoria organizzando appositi corsi – ha insospettito i finanzieri, che hanno iniziato ad indagare dopo che il 41enne titolare dell’associazione ha chiesto e ottenuto dall’ente pubblico (Sport&Salute spa) il sussidio per circa 100 collaboratori, producendo altrettanti contratti di assunzione relativi agli anni 2019-2020.

Gli investigatori delle Fiamme Gialle hanno scoperto, analizzando le chat intercorse tra il titolare e i beneficiari del bonus e la documentazione acquisita perquisendo la sede dell’associazione, che i contratti erano falsi e retrodatati, e che il titolare, insieme al genitore di tre ragazzi che frequentavano il corso di calcio, aveva avvicinato tra il 2020 e il 2021 amici e parenti convincendoli ad associarsi con tessere che riportavano una data precedente a quella del tesseramento per apparire come dipendenti impegnati in mansioni nell’associazione del tutto fantomatiche; nell’Asd c’era un numero di allenatori, massaggiatori o addetti alla segreteria, del tutto sproporzionato rispetto all’attività svolta, e ai finanzieri questa circostanza non è sfuggita; peraltro nessuno dei cento indagati, hanno accertato la Procura e la Finanza, ha mai svolto alcuna attività. Dalle indagini è infine emerso che il bonus veniva diviso a metà tra il titolare dell’Asd e il beneficiaio

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Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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