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Politica

SANT’ANTIMO. Il Sindaco Buonanno rischia la poltrona. I Revisori dei Conti bocciano il Bilancio stabilmente riequilibrato

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SANT’ANTIMO – Non ne va bene una al Sindaco Buonanno. La sua Amministrazione fa acqua da tutte le parti. Dopo la revoca dell’appalto nepotistico di 98mila euro e la scoperta di collegamenti che alcuni consiglieri di maggioranza intrattengono con imprenditori in odore di mafia, che testimoniano la sprovvedutezza della sua gestione, arriva, da parte dei Revisori dei Conti, il parere sfavorevole sul Bilancio stabilmente riequilibrato.

Per un Comune in dissesto come è quello di Sant’Antimo la procedura sull’approvazione di bilancio varia rispetto ad un ente comunale che abbia i conti in regola. Infatti l’ente santantimese ha l’obbligo di presentare al Ministero degli Interni la redazione del proprio bilancio seguendo le prescrizioni dettate dal Viminale e questo prende il nome di “Bilancio stabilmente riequilibrato”. Ovviamente tutta la programmazione descritta in quella redazione deve passare al vaglio proprio del Ministero, ma prima di inviare tutto a Roma, proprio come avviene per la presentazione del Bilancio in Consiglio Comunale, si necessita di un previo parere dei Revisori dei Conti, dove quest’ultimo può essere accolto oppure no dall’Amministrazione che redige il resoconto. Naturalmente, nel caso specifico, al Sindaco Buonanno, visto che deve attenersi all’approvazione del Ministero, non conviene presentare un bilancio corredato di parere sfavorevole dei Revisori, ma il tempo stringe, lunedì in aula si vota e molto probabilmente si deciderà di inviare al Viminale la bozza di bilancio stabilmente riequilibrato già bocciata dai Revisori dei Conti con il conseguente rischio di incassare anche la bocciatura del Ministero e di dover andare tutti a casa anzitempo! Si, Buonanno sul bilancio rischia la poltrona, dato che la pena per un’Amministrazione che non è in grado di far approvare il proprio Bilancio è lo scioglimento del Consiglio Comunale che può decretare una volta e per sempre il fallimento dell’Amministrazione Buonanno.

Di seguito riportiamo quanto tutte le criticità che i Revisori dei Conti hanno riscontrato all’interno della loro relazione:

✓ La mancata attuazione della lotta all’evasione e alla elusione, in uno al miglioramento del grado di riscossione delle entrate proprie. Stagnante anche la velocità con cui vengono riscossi i tributi propri. Si dà comunque atto dell’adozione da parte del civico consesso nella seduta del 30/1/2023 del nuovo atto di indirizzo per l’esternalizzazione della fase della riscossione delle entrate proprie. Sisollecita il prosieguo delle attività amministrative in attuazione all’atto di indirizzo del Consiglio Comunale.
✓ Si registra l’assenza di attività tese a dare inizio al piano di dismissione immobiliare utile per il finanziamento della massa passiva.
✓ Si riscontra una percentuale di copertura dei servizi a domanda individuale pari al 42%, dato di cui è relazione del IV settore, prot. 4608, del 24/02/2023, in cui si effettua una disamina dei servizi rientranti sotto il predetto settore. Confortante il dato sulla riscossione delle tariffe derivanti dai servizi a domanda individuale, per i quali si è proceduto alla loro digitalizzazione con l’effetto di avere nell’immediato contezza delle movimentazioni finanziarie.
✓ Nessun riscontro all’attualità sulla percentuale di riscossione dei fitti attivi rispetto alle previsioni del bilancio 2022, da comunicazioni per le vie brevi è in fase di chiusura del consuntivo 2022.
✓ La riscossione dei canoni di acque reflue e depurazione continua a registrare basse percentuali di realizzo. Si invita l’ente ad aggiornare l’emissione dei ruoli entro brevissimo tempo.
✓ In merito al risparmio delle utenze (energetica, telefonica, metano), si riscontra la nota del VI settore, prot. 4117 del 15/02/2023. All’attualità, nonostante la nomina di un energy management avvenuta nel 2021, non si registra alcun miglioramento in termini di riduzione di spesa corrente rispetto alle precedenti annualità. Per le utenze elettriche l’ente risulta essere ancora in regime di salvaguardia, peraltro, si percepisce nella nota a firma del responsabile del VI settore, che si è ancora in assenza di una effettiva e reale quantificazione di Poid of Delivery (Pod), adempimento non solo necessario ed improcrastinabile, ma fondamentale per certificare la reale certezza delle pretese creditorie dei fornitori. Tali attività di censimento, peraltro, sono necessarie per la fuoriuscita dal regime di salvaguardia e per l’adesione a più economiche e convenienti convenzioni, non esclusa Consip. Si consiglia di dare priorità assoluta a tali attività, considerato anche i costi delle attuali forniture energetiche.
✓ Non è stata ancora comunicata, né confluita in idoneo atto amministrativo, l’esatta quantificazione del saldo di cassa al 31.12.2020, sebbene si sia registrato l’inizio di una concreta revisione delle scritture di cassa.
✓ Stessa criticità si rappresenta per la quantificazione, puntuale ed esaustiva, delle somme a destinazione vincolata, di competenza OSL e di competenza ente, nonché di quelle da trasferire al Consorzio per la gestione dei servizi dell’ambito.

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POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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