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Forcella. Sorpresi con la droga, arrestati.

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Ieri pomeriggio gli agenti del Commissariato Decumani, durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno controllato l’abitazione di un uomo in via Forcella dove hanno sorpreso lo stesso con  altre due persone, di cui una intenta a confezionare della sostanza stupefacente e l’altra con una bustina contenente circa 0,4 grammi di cocaina; inoltre, hanno trovato  due donne davanti ad un monitor acceso che riproduceva le immagini registrate da cinque telecamere collegate ad un sistema DVR (impianto di videosorveglianza) che inquadrava la pubblica via.

I poliziotti, grazie al supporto di un’ Unità cinofila antidroga della Guardia di Finanza, hanno rinvenuto nell’appartamento tre involucri contenenti circa 21 grammi di cocaina, 5 bustine di hashish del peso di circa 12 grammi, un bilancino di precisione, diverso materiale per il confezionamento della droga e 16.875 euro. Inoltre, con il supporto di personale tecnico dell’Enel, hanno verificato che il contatore dell’energia elettrica era allacciato abusivamente alla rete pubblica. P.D.M. e D.D.M., napoletani di 48 e 66 anni, con precedenti di polizia,

sono stati arrestati per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti mentre le due donne, napoletane di 25 e 51 anni, sono state denunciate per lo stesso reato; inoltre il 48enne è stato, altresì, denunciato per furto aggravato di energia elettrica. L’uomo trovato in possesso della bustina di cocaina, un 51enne napoletano, è stato, invece, denunciato per favoreggiamento personale, poiché al momento del controllo non ha saputo giustificare la provenienza della bustina, nonché sanzionato amministrativamente per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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