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San Pasquale a lutto: morto Rocco Papaccioli, stamane battenti chiusi per l’Antica Latteria.

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La storia dell’Antica Latteria Papaccioli risale agli inizi del secolo scorso, quando la signora Giovanna partiva a piedi da Cardito, all’alba, spingendo un carrettino, per vendere a Chiaia le uova delle sue galline e alcuni prodotti della sua terra, in particolare olio e legumi. La forza di compiere ogni giorno quel cammino, qualsiasi fossero le condizioni del tempo, la signora Giovanna la trovava nel suo grande sogno: un bel negozio tutto suo, che richiamasse i “signori della bella Napoli” per la qualità e l’eccellenza dei prodotti. Quel sogno la signora Giovanna lo lasciò in eredità al figlio, Rocco Papaccioli, classe 1943, che, con duro lavoro e grossi sacrifici, verso la fine degli anni Sessanta, riuscì ad aprire una piccola salumeria in via Carlo Poerio, lato San Pasquale. Per la sua affabilità e abilità nel preparare straordinari panini con i migliori prodotti della tradizione napoletana, in breve tempo Rocco Papaccioli divenne una vera istituzione nel quartiere. 

Rocco sentiva però che il sogno di sua madre non era ancora stato realizzato in pieno. Ne parlava spesso con i figli, Antonio e Giuseppe, con lui a bottega fin da ragazzini, per imparare tecniche e segreti di un mestiere tutt’altro che facile, che raccolgono quel sogno e nei primi anni duemila uniscono le forze e fanno un primo grande salto spostandosi da via Poerio a via San Pasquale per poi rilevare i locali che furono del mitico Bar Moccia, punto di riferimento di generazioni di napoletani, che hanno trasformato in un vero e proprio tempio per i gourmet, con una straordinaria scelta dei migliori prodotti da salumeria, dal vino al formaggi freschi e stagionati, dai legumi ai salumi. Stamane, tuttavia, gli abitanti di Chiaia hanno trovato chiusa la saracinesca dell’Antica Latteria: Rocco ha chiuso gli occhi per sempre, ma il suo grande sogno continua a vivere con i figli e i nipoti      

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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