Resta sintonizzato

campania

Non si ferma all’alt: inizia l’inseguimento, sul giovane pendeva anche un ordinanza di custodia cautelare

Pubblicato

il

Sono le 11 a Scampia in via Bakú. I militari sono impegnati in uno dei tanti controlli alla circolazione stradale ma la zona merita una particolare attenzione non solo legata al codice della strada. Da lontano si avvicina un’utilitaria bianca – si tratta di una Panda – con all’interno due giovanissimi. Il carabiniere intima all’autista di fermarsi, l’invito non viene accolto: parte l’inseguimento. La corsa dura poco e fortunatamente nessuno si fa male. I militari fermano il conducente mentre il passeggero riesce a fuggire a piedi tra i palazzoni che cinturano le vie limitrofe.

Fermato l’autista iniziano gli accertamenti. La persona che i carabinieri hanno davanti è una vecchia conoscenza nonostante la sua carta di identità possa dire il contrario. Il fermato ha infatti 16 anni e i carabinieri devono contestargli i reati di guida senza patente e resistenza a pubblico ufficiale. Gli accertamenti però vanno ben oltre le denunce a piede libero perché sul quel ragazzo pende un’ordinanza di custodia cautelare nell’istituito minorile di Nisida. Il provvedimento è stato emesso lo scorso 15 febbraio dal Tribunale per i minorenni di Napoli a seguito dei diversi allontanamenti del giovane dalle comunità in cui era stato collocato. Il 16enne si trova nell’istituto minorile, mentre sono in corso indagini da parte dei Carabinieri sul passeggero fuggito e su quell’auto dove i due viaggiavano, poi risultata a noleggio.

campania

Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

Pubblicato

il

Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

Continua a leggere

campania

Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

Pubblicato

il

PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

Continua a leggere

campania

Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

Pubblicato

il

Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

Continua a leggere
Pubblicità
Pubblicità

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy