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Napoli. Arresti, deferimenti ed attività commerciali sospese. Continuano i controlli dei Carabinieri

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I militari della Compagnia Napoli-Stella insieme a quelli del Reggimento Campania, durante un servizio di controllo mirato nelle zone limitrofe di Piazza Garibaldi hanno effettuato 3 arresti. A finire in manette, rispettivamente per 3 provvedimenti di custodia cautelare emessi dal Tribunale di Napoli, sono stati Mario Forte* 42enne di Scampia, Angelo Della Torre** 46enne delle “case nuove” ed Azzurra Venza*** 24enne del quartiere mercato. Per il primo un aggravamento della misura cautelare a cui era sottoposto dopo che lo scorso 16 gennaio i Carabinieri avevano constatato l’evasione dal suo appartamento dove era agli arresti domiciliari. Della Torre dovrà invece rispondere di detenzione illegale di materiale esplodente. La donna per reati relativi agli stupefacenti.

I due uomini sono trasferiti nel carcere di Poggioreale mentre la 24enne è stata sottoposta agli arresti domiciliari. I militari dei reparti specializzati NIL, NAS e NOE durante le operazioni hanno invece denunciato un napoletano 28enne ed un algerino 46enne titolari rispettivamente di un autolavaggio nelle case nuove e di un ristorante/macelleria nel quartiere Vasto. L’autolavaggio, all’interno del quale i Carabinieri hanno trovato un lavoratore in nero, è stato sequestrato per inquinamento ambientale. Per il titolare una sanzione di circa 15mila euro. Il titolare del ristorante/macelleria è stato invece sanzionato per un importo di circa 17mila euro con contestuale sospensione dell’attività imprenditoriale. Anche in questo caso i militari hanno trovato un lavoratore in nero.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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