Controlli serrati dei carabinieri della compagnia di Mercato San Severino a Pellezzano, nel Salernitano, dove negli ultimi tre giorni hanno svolto un servizio straordinario volto a contrastare i reati contro il patrimonio in relazione ai furti in abitazione e nelle attività commerciali.

Nel corso dell’operazione sono stati controllati 113 veicoli, identificate 163 persone e comminate 23 sanzioni per violazioni al Codice della Strada, anche per il mancato uso delle cinture di sicurezza nonché per l’utilizzo del cellulare alla guida.

Inoltre sono stati sottoposti a fermo amministrativo 7 veicoli, poiché privi della prevista assicurazione obbligatoria di responsabilità civile verso terzi, ovvero per assenza di revisione. Infine sono state sequestrate amministrativamente ingenti quantità di hashish, cocaina e crack, con sei assuntori segnalati alla Prefettura di Salerno.

Siamo a Napoli, all’interno del carcere di Secondigliano, dove alcuni giorni fa un agente della Polizia Penitenziaria ha tentato di introdurre ben 800 grammi di hashish all’interno della struttura, nascondendoli in una sorta di panciera, venendo però scoperto e arrestato dai suoi colleghi.

Pertanto, dopo l’arresto, l’uomo è stato trasferito nel carcere militare casertano di Santa Maria Capua Vetere. Tale arresto è stato accolto con soddisfazione dal presidente dell’USPP, Giuseppe Moretti, e dal segretario del SAPPE, Ciro Auricchio:

“Ci congratuliamo con i nostri colleghi della penitenziaria per l’arresto dell’agente infedele. Fatti del genere non dovrebbero mai accadere: chi si rende protagonista di questi episodi deve essere prontamente intercettato e allontanato, perché non degno di indossare la nostra uniforme. La Polizia Penitenziaria è un’istituzione sana, che crede fortemente nei valori democratici. Il tradimento della fiducia riposta dallo Stato, dalla direzione del carcere e dai suoi colleghi è un fatto doloroso. Proprio per questo motivo rivolgiamo un apprezzamento al personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Secondigliano che, tra mille difficoltà quotidiane, assolve alla missione istituzionale che la Legge e la Costituzione ci ha affidato, riuscendo a garantire l’ordine e la sicurezza interna e il rispetto della legalità”.

Shock a Bari, dove la scorsa notte un 20enne di origini sudanesi sarebbe stato aggredito e lanciato sui frangiflutti del molo di Santo Spirito.

In particolare la vittima sarebbe stata accerchiata da più persone che l’avrebbero picchiata, legata e poi scaraventata sugli scogli, rimanendo incastrato con una gamba.

Pertanto, a soccorrerlo è stato un pescatore, il quale ha allertato il 112 e i Vigili del Fuoco, che hanno liberato il giovane dagli scogli affidandolo alle cure dei sanitari del 118. A quel punto è stato trasportato in ospedale perché ferito e in ipotermia.