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Napoli. Teatro San Carlo: bilancio di previsione approvato, Realfonzo esprime il suo voto contrario

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Il Consiglio di indirizzo del Teatro di San Carlo ha approvato il Bilancio di previsione 2023, con il solo voto contrario del rappresentante della Regione Campania. Il prof. Riccardo Realfonzo, rappresentante dell’ente di Palazzo Santa Lucia nel Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro di San Carlo, ha messo a verbale le motivazioni che nelle scorse ore hanno determinato il suo voto contrario al bilancio di previsione della Fondazione per il 2023. “In particolare – spiega nel dettaglio una nota della Regione Campania – sono stati eccepiti:

1) Previsioni in bilancio di ingenti extra costi collegati ai contratti della dirigenza apicale;

2) Utilizzo del criterio del finanziamento storico per la determinazione delle entrate indicate in bilancio, in difformità ai principi in materia e pure in presenza della conclamata assenza di alcune risorse;

3) Previsioni in aumento delle entrate da bigliettazione e abbonamenti a fronte della chiusura del Teatro, causa lavori, nei primi tre mesi del 2023;

4) Previsione di un piano di assunzioni di personale di dubbia compatibilità con la normativa in materia e discutibile sostenibilità economico-finanziaria;

5) Previsione di significativi decrementi di alcuni costi non comprovati da istruttoria;

6) Sottostima del fondo accantonamento rischi;

7) Incoerenza tra somme dichiarate a credito della Fondazione e somme verificate a debito di enti terzi”. 

“In merito alle osservazioni prodotte dal Consigliere rappresentante della Regione a giustificazione del proprio voto contrario all’approvazione del budget 2023, la Fondazione fa presente che le richieste di chiarimenti prodotte dallo stesso in data 20 dicembre 2022 hanno ricevuto un puntuale e analitico riscontro con nota inviata allo stesso Consigliere il 22 dicembre 2022. Inoltre, nel corso della riunione odierna, sono stati forniti al Consigliere ulteriori chiarimenti e l’illustrazione della relazione del Collegio dei Revisori al bilancio in approvazione con la quale l’organo di controllo ha espresso parere favorevole”, conclude la nota della Fondazione. 

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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