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Napoli. Influenza australiana “E’ molto aggressiva. Evitate i contagi”

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L’influenza australiana continua a diffondersi velocemente in tutte le fasce d’età, ma ad essere colpiti maggiormente restano i bambini sotto i 5 anni. Gli ambulatori dei pediatri di famiglia come i Pronto Soccorso degli ospedali pediatrici sono sotto pressione per i molti casi di Covid, influenza e broncholiti. Gli esperti parlano di “tri-epidemia”, ovvero della rapida diffusione di tre virus in contemporanea. 

Come possiamo limitare la propagazione dei virus e proteggere i più piccoli? “Oltre al vaccino, prima arma di prevenzione – precisa Tipo -, può tornare utile tutto quello che abbiamo imparato a fare con il Covid, quindi utilizzare mascherine, lavarsi le mani, limitare la frequentazione di posti affollati. State attenti a evitare che si contagino: più che l’influenza, per loro, è temibile la bronchiolite che, ugualmente, si sta diffondendo a macchia d’olio. E’ una sindrome influenzale molto più aggressiva di quelle degli anni scorsi. E’ caratterizzata da febbre elevata, sintomi respiratori, cefalea, dolori muscolari. Una caratteristica è la durata: superiore ai canonici 3-4 giorni e, in qualche caso, con complicanze respiratorie come bronchiti e polmoniti. Nei bambini più piccoli la difficoltà, spesso, è nel controllo della temperatura corporea”.

E’ praticamente impossibile, almeno nei bambini, riconoscere le due patologie soltanto dalla clinica. I sintomi, tutto sommato, sono quelli di una infezione virale. Ovviamente la presenza di altri soggetti del nucleo familiare affetti da Covid fa propendere per questa diagnosi. Oggi per la grande semplicità di avere test anti-Covid rapidi e sensibili è sempre consigliato procedere all’esecuzione di un tampone, anche casalingo, alla comparsa dei sintomi descritti. Il Santobono sta registrando numeri di accessi al Pronto Soccorso che difficilmente sono stati toccati negli anni passati. Nello scorso fine settimana, complice anche il ponte dell’Immacolata, si è arrivati a circa 400 accessi al giorno. Tutto questo si riflette, naturalmente, sui ricoveri, per cui, allo stato attuale, l’ospedale risulta pieno in tutti i suoi posti letto. I bambini sono particolarmente colpiti perché pagano, più degli adulti, il “riposo forzato” .

Per quanto aggressiva è pur sempre un’influenza. Nella maggior parte dei casi basta somministrare i farmaci antipiretici e liberare le vie respiratorie quando sono intasate da secrezioni. Ovviamente i bambini vanno seguiti dal pediatra di famiglia che, una volta visitati, saprà consigliare la migliore terapia. L’accesso in ospedale dovrebbe essere riservato ai casi più difficili o quando lo richiede il pediatra curante dopo la visita. Per me è d’obbligo ricordare che, per quanto ampie e confortevoli, le sale di attesa del Santobono sono pur sempre luoghi chiusi dove, con centinaia di persone presenti, risulta impossibile garantire un minimo di distanziamento. Questo può essere una condizione favorevole alla rapida diffusione di forme virali”.

L’influenza è, per definizione, una malattia virale contro cui non c’è una terapia specifica come per le malattie da batteri. La terapia è sostanzialmente sintomatica: antipiretici, prodotti per la detersione delle alte vie aeree, qualche blando sedativo della tosse se questa crea disturbo alle normali attività. Naturalmente in quei casi, non molto frequenti, in cui c’è il sospetto di una sovra infezione batterica sarà utile anche la terapia antibiotica. Ma questa deve essere prescritta solo e solamente dal medico. Il vaccino è una fondamentale arma di prevenzione. Una vaccinazione di massa è in grado di rallentare la diffusione del contagio. I bambini vanno protetti anche perchè possono essere veicolo di trasmissione per gli adulti e gli anziani fragili. Secondo alcuni lavori scientifici, la formulazione a spray, per la via di somministrazione, sarebbe in grado di stimolare la produzione di anticorpi specifici nella mucosa nasale che poi è la principale porta d’ingresso del virus”.

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Guerra, Putin avverte: “Il conflitto è globale, pronti a colpire Usa e Gran Bretagna”

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Durante un drammatico discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il test su un obiettivo militare in Ucraina di un nuovo missile balistico ipersonico, l’Oreshnik. Ecco le dichiarazioni del leader del Cremlino:

“Il permesso dato dagli Usa e dalla Gran Bretagna a Kiev di attaccare in profondità il territorio russo con i missili da loro forniti ha fatto assumere al conflitto un carattere globale, e Mosca si riserva il diritto di colpire anche le infrastrutture militari di Washington e Londra”.

Inoltre Putin ha precisato che contro il nuovo missile, capace di viaggiare a 2-3 km al secondo, non esistono difese aeree efficaci. Mosca continuerà a testarlo in questo conflitto, scegliendo gli obiettivi “sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa”, ma avvertendo in anticipo i civili perché abbandonino le aree che potrebbero essere attaccate.

Tuttavia, il monito più inquietante lo ha lanciato agli Usa e alla Gran Bretagna, confermando che sei missili Atacms americani e un numero imprecisato di Storm Shadow britannici sono stati lanciati tra martedì e mercoledì sulle regioni russe di Bryansk e Kursk.

Pertanto, Putin ha aggiunto: “Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei Paesi che permettono l’impiego delle loro armi contro le nostre strutture. E in caso di un’escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo deciso e simmetrico”.

Secondo il presidente, “la Russia è pronta a risolvere pacificamente tutti i problemi, ma è pronta anche a qualsiasi sviluppo degli eventi”.

Poi, l’attenzione del leader russo, si sposta sugli Stati Uniti e sul nuovo presidente Trump, il quale aveva promesso di riportare la pace tra Mosca e Kiev:

“Gli Stati Uniti hanno sbagliato a stracciare unilateralmente il Trattato sulle forze intermedie nucleari (Inf) che, firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, aveva messo al bando gli euromissili. E la decisione di abbandonarlo fu presa proprio durante la presidenza Trump, nel 2019. Quindi Mosca deciderà se e dove schierare missili a corto e medio raggio sulla base delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti”.

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Salvini sulla decisione della Corte Penale Internazionale: “Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto”

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Il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto a margine dell’assemblea Anci, parlando della recente decisione della Corte Penale Internazionale di elevare un mandato d’arresto nei confronti del leader israeliano Netanyahu.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri. Non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. Adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medioriente mi sembra irrispettoso e pericoloso, perché Israele non difende solo se stesso ma difende anche le libertà, le democrazie e i valori occidentali. Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali”.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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