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Cultura e spettacolo

FRATTAMAGGIORE. L’ Ass. ex alunni del Liceo “F. Durante” organizza “Agòn politikós” – Gara internazione di greco antico

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FRATTAMAGGIORE – L’Associazione ex alunni del Liceo Classico “F. Durante”, in collaborazione con la Città di Frattamaggiore, il Liceo classico e delle Scienze Umane “F. Durante”, l’I.C. Capasso-Mazzini e l’Associazione Italiana di Cultura Classica, delegazione di
Frattamaggiore, indice la decima edizione della gara internazionale di Greco antico Agòn politikós, avente come tema la cittadinanza attiva, con l’intento di promuovere un approfondimento della cultura greca sotto il profilo linguistico e letterario.

La partecipazione è riservata agli studenti del penultimo ed ultimo anno dei licei classici italiani e degli istituti degli Stati esteri che prevedono nel loro curriculum formativo lo studio del greco antico, promossi con valutazione non inferiore ad 8/10 a giugno 2022.

La gara s’inserisce a pieno titolo fra le iniziative tese a promuovere la cultura dell’eccellenza e, in particolare, le Olimpiadi nazionali di lingue e civiltà classiche, patrocinate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, per le quali risulta tra i certamina accreditati.

Hanno concesso il loro patrocinio alla gara: il Ministero della Cultura, il Consiglio regionale della Campania, la Città metropolitana di Napoli, l’Ambasciata di Grecia in Italia, le Università degli Studi di Napoli “Federico II”, “l’Orientale”, “Suor Orsola Benincasa”, il Dipartimento di lettere e beni culturali dell’Università della Campania “L. Vanvitelli”, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, la Comunità ellenica di Napoli e Campania, l’Istituto di Studi Atellani, il Lions club di Frattamaggiore, il Rotary club Afragola-Frattamaggiore “Porte di Napoli”, l’European network of Associations of law judges e l’Associazione Clarae Musae.

Calendario delle conferenze propedeutiche all’Agòn

Giovedì 19 gennaio 2023, ore 17.30, Sala consiliare del Comune di Frattamaggiore Conferenza I filosofi al potere. Paradossi di una proposta Resp 473c-e del prof. Eduardo Federico, docente di Storia greca presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II

Giovedì 23 febbraio 2023, ore 17.30, Sala consiliare del Comune di Frattamaggiore Conferenza Aspetti del mito nella Repubblica del prof. Giuseppe Nardiello , docente di Lingua e Letteratura greca presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli

Venerdì 3 marzo 2023, ore 17.30, Sala consiliare del Comune di Frattamaggiore Conferenza Il medico ed il legislatore: il tema della “cura” nella Repubblica platonica del dott. Carlo Delle Donne dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

Giovedì 16 marzo 2023, ore 17.30, Sala consiliare del Comune di Frattamaggiore Conferenza Osservazioni sul demos pantodapos nella Repubblica di Platone della prof.ssa Daniela Borrelli, docente di lettere classiche presso Liceo classico P. Giannone di Caserta e di Storia del teatro antico presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.

LE CONFERENZE SARANNO TRASMESSE IN DIRETTA STREAMING

Manifestazione

Venerdì 31 marzo 2023 Ore 17,00 Hotel Giardino degli aranci di Frattamaggiore Arrivo delle delegazioni dei Licei non campani Cerimonia di accoglienza con l’Orchestra dell’IC Capasso- Mazzini

Ore 18,00
Alla scoperta del territorio atellano

Ore 21,30
Cena conviviale con musica

Sabato 1 aprile 2023 Dalle ore 8,30 Svolgimento dell’Agòn per gli allievi presso la sede centrale del Liceo classico e delle Scienze umane “F.Durante” di Frattamaggiore, via Matteotti 132 In mattinata: per gli accompagnatori visita guidata agli scavi archeologici di Pompei (percorso a cura della prof.ssa Marina Albamonte D’Affermo e della dott.ssa Rita Laurenzano) Nel pomeriggio visita guidata del centro storico di Napoli con aperitivo.

Ore 21,30 Serata conviviale

Domenica 2 aprile 2022 Ore 10,00 Hotel Giardino degli aranci di Frattamaggiore Conferenza: Intanto la Grecia viaggia viaggia sempre (G.Seferis) di Jannis Korinthios promotore della Giornata Mondiale della Lingua greca. Proclamazione dei vincitori.

PREMI

  • 1° Premio € 700,00 offerto dall’avvocato Michele Dulvi Corcione in memoria
    della madre prof.ssa Rosita Pannone
  • 2° Premio € 400,00
  • 3° Premio € 300,00
  • 4° Premio € 200,00

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Caivano

29 anni dalla scomparsa di Peppe Crispino. Il ricordo della moglie ed ex sindaco Franca Falco

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24 agosto 1995 – 24 agosto 2024
Nel ricordare Peppe Crispino, a ventinove anni dalla scomparsa, la moglie Francesca Falco
esprime una pacata riflessione sulla situazione di Caivano
Sono passati ormai ventinove anni dalla prematura scomparsa del preside Giuseppe Crispino, uomo di
scuola, politico integerrimo, marito e padre affettuoso, ma rigoroso ed intransigente.
Per il venticinquesimo anniversario della sua morte volli ricordarlo, nel senso etimologico di riportarlo
nel cuore a quanti lo avevano frequentato, e farlo conoscere anche ai più giovani con la pubblicazione
del testo “1995-2020, passano i giorni lieti incalzano quelli tristi succedono ancora i lieti” di cui feci
dono ai partecipanti a due eventi in suo ricordo: la commemorazione religiosa nella chiesa di San Pietro
e la presentazione del testo ai cittadini presso l’Istituto Comprensivo Milani di Caivano.
Oggi, a distanza di un anno in cui il nostro Paese è diventato tristemente famoso in Italia e non solo e
Caivano non è più toponimo ma un nome comune, sinonimo di degrado, stupro, spaccio, corruzione,
camorra, e il decreto Caivano è un marchio di infamia per tanti cittadini onesti e perbene, provo ad
orire una riflessione pacata ed obiettiva su quanto accaduto, come cittadina, donna di scuola,
amministratrice (sindaco dal novembre 1997 al luglio 2000) e come conoscitrice della storia di Caivano
sin dagli anni “60 del secolo scorso.
Lungi da me ogni difesa della classe politica, che ha ampiamente demeritato sia per mancati interventi
sia per colpevoli omissioni, intendo portare alla luce la Caivano di un tempo, perché possa essere di
monito per una rinascita, che sicuramente non passa per interventi, pur importanti e di grande impatto
mediatico, ma di scarsa utilità soprattutto per il Parco Verde.
Questo quartiere residenziale, costruito a seguito del terremoto del 1980 dal Commissariato di Governo
della Regione Campania per la ricostruzione, per far fronte agli sfollati napoletani solo per dieci anni, fu
nel possesso e nella gestione dello stesso Commissariato dal 1985 al 2001.
Solo dopo sedici anni la proprietà e la gestione di tutto il complesso di residenze e di edifici pubblici
furono trasferite dall’anzidetto commissariato di governo al comune di Caivano con verbale di
trasferimento consensuale e con relativa provvista finanziaria numero 1632/CGS del 27-04-2001.
Ai fini catastali, invece, tutte le proprietà immobiliari risultarono intestate al comune di Caivano a far
data dal 20-01-2004.
Il comune di Caivano aidò la gestione della riscossione dei canoni all’ex Igica fino al 2011 e
successivamente al CRESME (centro di ricerca di mercato) compresa l’alienazione delle unità abitative.
Orbene, se del 1985 al 2001 la proprietà e la gestione degli alloggi furono in capo al commissariato di
governo della Regione Campania, in tale periodo il comune di Caivano non aveva nessun potere e
nessuna conoscenza dell’assegnazione degli alloggi e quindi non era aatto responsabile, come
ampiamente propagandato, degli abusi e dei guasti che erano già stati perpetrati.
Molto si è mentito anche sul Parco Verde, perché gli stupri delle due bambine non sono avvenuti in quel
quartiere, come è stato più volte accertato e dichiarato dalla Procura di Napoli Nord;
Il gigantesco murales con le due bambine vestite di rosso, che segna come un marchio quel quartiere,
andrebbe immediatamente rimosso.
Il Parco Verde è sorto “come un peccato originale” e, ritornando a Peppe Crispino, di cui sono note a chi
lo ha conosciuto la lungimiranza la chiaroveggenza, mi piace riportare un suo intervento dal “Convegno
cittadino sulla scuola a Caivano: problemi e prospettive del 23 e 24 ottobre 1985: Credo sia lecito nutrire
forti perplessità sulle scelte urbanistiche post-terremoto, operate dal commissariato di governo della
regione Campania. Non sarebbe stato più logico prevedere, in tutti i comuni dell’hinterland napoletano,
un recupero abitativo per limitati nuovi insediamenti, onde scongiurare gli enormi problemi di natura
socioeconomica, che subentrano quando si registrano esodi biblici in quartieri popolari di enormi
dimensioni? Per quanto urbanisticamente attrezzati, (ma l’esperienza del passato ci dice che questo
non sempre avviene) c’è il problema del concentramento, in quartieri ghetto, di migliaia di persone di
un’unica fascia sociale, con gli inevitabili, conseguenti fenomeni di emarginazione, ghettizzazione,
criminalità diusa”.
Non era diicile prevedere quello che sarebbe successo, tanto più che gli alloggi erano stati predisposti
per ospitare i terremotati solo per dieci anni.
Oggi è sotto gli occhi di tutti il degrado di case fatiscenti, che trasudano acqua dai tetti e dal sottosuolo.
Siamo tutti ben lieti ed in modo particolare io, che l’11 settembre 1999 inaugurai quella struttura,
per il ripristino del centro sportivo, attuato
dal massiccio e positivo intervento del governo centrale; ma quale utilità ne deriverà agli abitanti del
parco verde? Costoro vorrebbero veder migliorate le loro condizioni abitative, che sono in una situazione
da terzo mondo e desirerebbero avere certezza di un lavoro che possa distogliere i mercanti di morte
dallo spaccio, il quale, a quanto pare, si è solo trasferito.
Con una furia iconoclasta è stato poi completamente abbattuto il teatro Caivano arte, sempre da noi
inaugurato nel dicembre del 1998. Era proprio necessario distruggere una struttura che ha avuto una
storia gloriosa per le importanti rassegne teatrali e cinematografiche e per i tanti eventi culturali che lì
si sono svolti?
Dio solo sa con quanto lavoro e con quante lotte inaugurammo alla fine del secolo scorso queste
strutture che fecero di Caivano un centro importante per lo sport, l’arte e la cultura e che attiravano
abitanti di tutta l’area a nord di Napoli!
Ad un anno, poi, dell’insediamento della triade commissariato, fornita di poteri straordinari, coadiuvata
da altri sovraordinati e dopo la massiccia assunzione di vigili urbani, assistenti sociali, personale
tecnico e informatico, educatori scolastici, non si vedono ancora i frutti di un’amministrazione attenta
e sollecita ai bisogni dei cittadini.
In queste sere di agosto molte strade tra cui importanti arterie sono completamente al buio, con grande
pericolo per i pedoni che vi transitano; il campo sportivo Ernesto Faraone, che dovrebbe diventare villa
comunale, è da mesi un cumulo di macerie, e il suo muro perimetrale è deposito di rifiuti di ogni genere,
così come tanti altri luoghi di Caivano dove non si eettua nessun controllo degli organi preposti per
scoraggiare l’inciviltà dei cittadini.
La grave situazione richiede un intervento massiccio soprattutto culturale: abbiano tutte le scuole come
primo obiettivo l’educazione alla legalità, non predicata ma praticata!
Comincino tutte le forze politiche a fare programmi seri di riqualificazione di un territorio martoriato,
non si rinchiudano nelle stanze cercando spazi di potere, coinvolgano i giovani, attivino quella politica
del “marciapiede” tanto cara a Peppe Crispino, riprendano il contatto con la gente, cerchino di riempire
in ogni modo quel vuoto che nell’ultima tornata elettorale del giugno scorso ha portato al voto solo un
terzo degli elettori di Caivano.
Anche in questo Peppe Crispino era stato un profeta, quando in suo intervento del consiglio comunale
del 02-08- 1985, nel sostenere la necessità di una verifica seria e pubblica della funzione dei partiti si
chiedeva: “i partiti sono ancora uno strumento democratico della vita dei cittadini o devono continuare
ad essere quello che sono stati in questi anni? Ognuno risponda alla propria coscienza e dica se i partiti
hanno assolto pienamente il ruolo fondamentale dell’organizzazione dei cittadini alla vita pubblica o
sono diventati, piuttosto, dei clan di amici e di fan. Se è così, essi hanno tradito la funzione delineata
dalla Costituzione e per questo i cittadini non li riconoscono più come strumento democratico e
popolare e si disaezionano alla politica”
.
Da Giacinto Libertini “in attesa di Peppe Crispino”: In una fase in cui la nostra comunità è scoraggiata
e avvilita, è forte l’attesa che altri come Lui si assumano il carico di lottare con sincerità, eicacia e
disinteresse personale per gli interessi comuni, in particolare a tutela di chi è debole ed indifeso o
calpestato ed emarginato”
.

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Cultura e spettacolo

Torna ‘Restate a Napoli’ con la direzione artistica di Lello Arena: 24 spettacoli ad ingresso libero

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Torna, per la sua quarta edizione, la rassegna Restate a Napoli ancora una volta con la direzione artistica di Lello Arena.

Dal 9 al 16 agosto piazza del Plebiscito ospiterà 24 spettacoli ad ingresso libero su prenotazione.

Finanziata dal Comune di Napoli, e voluta dal sindaco Manfredi, la manifestazione offrirà ai turisti e ai cittadini spettacoli dal vivo con artisti di diversi generi e un forte richiamo a quelli partenopei.
Le serate saranno presentate dall’attore Biagio Musella con gli interventi comici di Alessandro Bolide e del trio “Gli Ancora No” con special guest Massimiliano Gallo e Vincenzo De Lucia in interventi tra teatro d’autore e comico.
Poi spazio a tanta musica con il Premio Oscar Nicola Piovani, il fenomeno nazionale dell’urban jazz Serena Brancale, i ritmi latin ska del trombettista Roy Paci, la comicità surreale di Valerio Lundini, in scena con la sua live band, i concerti di diciotto tra bands e solisti partenopei e un Gala di Danza dell’ACSI. Infine il tributo a James Senese che torna ad esibirsi al Plebiscito dove incontrerà, dopo anni, Lello Arena. Tra i nomi di spicco della scena napoletana in programma troviamo le Ebbanesis, KamAak, Jovine con Francesco Di Bella, Zulù, Simona Boo, Andrea Tartaglia, Divieto di Swing e tanti altri.

 Per partecipare è necessaria la prenotazione. Dal giorno 6 agosto (ore 15:58 – i numeri che Massimo Troisi e Lello Arena chiedevano a San Gennaro) gli utenti potranno prenotare i loro posti a sedere attraverso la piattaforma Etes al link https://www.etes.it/sale/list/10491/RestateaNapoli.

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Cultura e spettacolo

100 anni fa nasceva Corrado, il presentatore dall’ironia garbata e pungente

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Impossibile dimenticare quella garbata, inimitabile, ironia. Normalità, semplicità, sobrietà e umiltà sono caratteristiche che lo hanno reso popolare e amato. Corrado Mantoni per il pubblico semplicemente Corrado, per Totò il presentatore “scognomato” nato a Roma il 2 agosto 1924.
Sono 100 anni dalla nascita (a giugno sono trascorsi 25 dalla morte): impossibile dimenticarsi di lui che la televisione l’ha vista nascere, l’ha attraversata, e ha saputo dargli il suo personalissimo tocco di originalità all’insegna dell’educazione, della lingua italiana perfetta, della curiosità e dell’ironia british.
Ciclicamente Corrado ritorna, attraverso la sua creazione più celebre, La Corrida (prima in radio tra fischi e campanacci, poi approdata in in tv su Canale 5 dal 1986), il programma che dava l’occasione ai “dilettanti allo sbaraglio” di mettersi in mostra cantando, ballando, proponendo spettacoli a volte fantasiosi altre inguardabili, e inascoltabili. Diciamo che il reality show lo ha inventato Corrado o almeno ha messo le basi.
Ma Corrado prima di approdare nelle televisione appena nata, negli anni Cinquanta, aveva già alle spalle un’esperienza in radio: speaker del radiogiornale in tempo di guerra, annunciò lui la fine della seconda guerra mondiale e la vittoria referendaria della Repubblica sulla Monarchia, ‘voce amica’ dei militari nel dopoguerra con le trasmissioni per le Forze Armate (Radio Naja), inventando una nuova maniera di fare radio, coinvolgente e confidenziale.
Fu poi colonna dell’intrattenimento radiofonico Rai con programmi di successo come Corrado fermo posta, Corrado otto e mezzo, Rosso e nero, che poi porto’ anche in tv.
Con l’avvento del piccolo schermo, insieme a Mike Bongiorno, Enzo Tortora e Pippo Baudo tenne a battesimo le prime trasmissioni sperimentali della televisione italiana.
Il primo grande successo televisivo nel 1960 fu Rosso e Nero. Fu poi la volta de “L’amico del giaguaro”, di “Canzonissima” con la Carrà a mostrare l’ombelico nel tuca-tuca.
Calco’ da presentatore anche il palco del Festival di Sanremo.

ANSA

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