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GDF Napoli. Sequestrati oltre 750.000 articoli contraffatti o pericolosi per la salute.

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Nell’ambito di un più ampio piano provinciale finalizzato a prevenire e contrastare condotte illecite di contraffazione marchi e di immissione in commercio di materiale non sicuro, di falsa o fallace indicazione dell’origine o della provenienza della merce, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato oltre 750.000 prodotti non conformi, tra giocattoli, articoli per la ricorrenza di Halloween, accessori per la casa e capi d’abbigliamento.

36 responsabili sono stati segnalati alla Camera di Commercio per violazioni amministrative e 2 denunciati all’Autorità Giudiziaria, a vario titolo, per commercio di prodotti contraffatti, ricettazione e frode in commercio. In particolare, presso un emporio gestito da un cittadino di etnia cinese, le Fiamme Gialle del Gruppo di Nola hanno sottoposto a sequestro circa 586.700 articoli tra prodotti per l’estetica, per la scuola e accessori dedicati alla festività di Halloween, liberamente detenuti ed esposti per la vendita nonostante fossero privi di marcatura e
adeguata nota informativa, segnalando alla locale Camera di Commercio il responsabile.

I finanzieri del Gruppo di Frattamaggiore, tra Casoria, Frattaminore e Caivano, hanno tolto dal commercio circa 40.000 accessori e gadget vari, esposti per la vendita, privi della nota informativa in lingua italiana e di indicazioni sulle caratteristiche merceologiche del prodotto, all’interno di 3 negozi gestiti da cittadini cinesi, segnalati alla Camera di Commercio. Nel quartiere Ponticelli del capoluogo, i Baschi Verdi del Gruppo pronto Impiego di Napoli hanno sottoposto a sequestro 32.325 articoli non conformi, con marchio CE privi di certificazione di conformità, denunciando il titolare di un emporio per contraffazione, ricettazione e frode in commercio.

Il dispositivo si inserisce nella costante opera condotta dai militari delle Fiamme Gialle partenopee, a difesa del made in Italy e della sicurezza prodotti, a contrasto delle varie forme di contraffazione e abusivismo commerciale, a tutela degli imprenditori corretti e dei consumatori, soprattutto dei più piccoli

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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