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Politica

CAIVANO – Il Parlamento incontra i Sindaci.

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CAIVANO– Complice la disponibilità del Sindaco di Caivano Vincenzo Falco, ospite eccellente, l’ascolto è stato il protagonista indiscusso dell’incontro di stamane nei locali della biblioteca comunale.

Ricco di contenuti il confronto durato circa 90 minuti, durante il quale l’on. Pasqualino Penza e il senatore Luigi Nave, eletti soltanto poche settimane fa, hanno voluto da subito raccogliere le istanze dei 14 Sindaci dei Comuni appartenenti al collegio elettorale di Casoria.

Si tratta in realtà di una naturale prosecuzione del loro percorso di attivisti del Movimento Cinque Stelle iniziato anni addietro, che li ha visti entrambi impegnati in veste di amministratori locali, offrendo loro la possibilità di toccare con mano tematiche complesse.

Le problematiche trattate in questo primo incontro sono sostanzialmente comuni a tutti i territori rappresentati dai primi cittadini, uniti in un solo unanime “grido di dolore”, con le evidenti differenze dovute alle dimensioni territoriali e alle loro caratteristiche.

La scarsità di risorse economiche e di personale, le difficoltà nell’accesso ai fondi, le mostruosità burocratiche in alcune fattispecie come le verifiche in materia edilizia legate all’erogazione dei crediti del “110 per cento”, lo storico sottodimensionamento degli organici, l’alta percentuale di evasione fiscale relativa ai tributi locali, l’iter complesso nel processo di utilizzo dei percettori del RDC, la criminalizzazione diffusa della classe dirigente e la difficoltà nel rimuovere la pesante etichetta di illegalità in Comuni sciolti per infiltrazioni camorristiche i cui responsabili, siano essi funzionari o politici, restano sostanzialmente impuniti e in alcuni casi vengono addirittura ricandidati: tutte tematiche che necessitano di adeguamenti normativi non più rinviabili.

Inevitabile allora il richiamo all’unità e al superamento di barriere ideologiche e di appartenenze politiche, in particolar modo in questo periodo post-pandemico che richiede uno sforzo immane per sfruttare al massimo le opportunità derivanti dal processo di ricucitura del tessuto socio-economico consentito dalle risorse del PNRR.

L’auspicio è che ogni singola richiesta sia attentamente analizzata e successivamente trattata nelle sedi competenti, compatibilmente con gli impegni istituzionali, approdando sui tavoli delle relative commissioni parlamentari.

È fondamentale operare, nel contempo, un recupero dell’evidente “scollamento” con i livelli istituzionali superiori unanimemente denunciato dalle fasce tricolori presenti.

L’intenzione è quella di creare, a partire da questa prima esperienza positiva, un percorso privilegiato che veda i Sindaci permanentemente rappresentati in Parlamento da chi ha vissuto in prima persona le difficoltà di territori abbandonati da troppi anni, vittime inconsapevoli di un’autonomia differenziata che ha alimentato solo ingiustizie e divisioni, lasciando il campo libero a pratiche di malaffare.

La speranza è che iniziative di questo tipo possano essere il primo passo verso una nuova stagione di virtuosa condivisione di intenti e buone pratiche, anche da parte di tutte le altre forze politiche, siano esse al Governo o meno.

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POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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