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Cyberbullismo, sei scuole di Gragnano in rete con il progetto “Dico no perché so”

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Sei scuole in rete per dire no al cyberbullismo e permettere a studenti, genitori e docenti di acquisire gli strumenti per arginare i crescenti fenomeni legati in particolare all’uso distorto del web. È il senso del progetto “Dico no perché so”, che vede come capofila il comprensivo Gragnano 3 guidato dal dirigente scolastico Augusto Festino e il coinvolgimento degli istituti Fucilli-Roncalli, Gragnano 1-Giuseppe Ungaretti, Gragnano 2-Oreste Lizzadri, Enzo Ferrari e Don Milani, con la partnership di Comune di Gragnano, centro provinciale per l’istruzione Gragnano e ufficio scolastico regionale della Campania (che ha finanziato il progetto attraverso un apposito bando).

Oggi la presentazione nell’aula consiliare cittadina. Ad aprire i lavori, il sindaco Nello D’Auria: “Questo momento per noi estremamente delicato, ha aperto una fase di grossa riflessione. Anche le indagini delle forze dell’ordine hanno avuto il merito di creare maggiore consapevolezza. La tragedia di Alessandro (il ragazzo di 13 anni che potrebbe essersi tolto la vita perché vittima di bullismo) ha lasciato il segno: da quel giorno la città non è più la stessa”. A richiamare l’attenzione sulle responsabilità degli adulti, l’assessore alla Scuola e vicaria dell’istituto Gragnano 3, Filomena Di Maio: “È giusto fornire i dovuti strumenti ai genitori e questo progetto può consentire loro di venire a conoscenza non solo delle atroci conseguenze di una sottovalutazione del problema, ma soprattutto degli strumenti per affrontarlo”.

La criminologa Odile Mannini ha invece parlato agli alunni presenti, delle “sfide” presenti su alcuni canali social: “Un bullo è un disadattato che non ha collegamenti con la società” ha affermato. Il comandante della stazione dei carabinieri di Gragnano, Angelo Di Santo, ha invece fatto il punto sulle attività dell’Arma nelle scuole: “Incontri periodi che ci auguriamo, dopo due anni di pandemia, di riprendere ora a ritmo continuo”. Ha posto l’accento sull’importanza dello sport per far crescere l’autostima l’allenatore e opinionista Luigi De Canio: “Sono 51 anni che sono nel mondo dello sport. Gli allenatori e i preparatori, insegnando ai ragazzi il rispetto delle regole, consentono loro di poter prevenire fenomeni gravi e talvolta estremi”.

Ad illustrare il progetto che fino a fine anno vedrà impegnati alunni, genitori e docenti il dirigente scolastico del comprensivo Gragnano 3: “L’obiettivo è dare ad ognuno di loro gli strumenti idonei all’assunzione delle singole responsabilità” ha detto Augusto Festino, che ha anche evidenziato l’importanza di “non fornire troppo presto ai ragazzini strumenti elettronici come i cellulari”. Per lo psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Errico, scopo del progetto è agire “sulla formazione rispetto all’area di prevenzione”, spiegando come sia fondamentale per i ragazzi “l’istigazione alla bellezza”. Infine il referente Raffaele Galasso ha spiegato le principali prerogative del progetto, illustrando il contest Cyber-Factor e la formazione di specifici ambasciatori della lotta al cyberbullismo tra gli studenti delle scuole medie.

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Per la prima volta in Europa sperimentato il treno Hyperloop: viaggerà a 700 km/h

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Al via i primi test in Europa per Hyperloop, l’innovativo treno capace di viaggiare a velocità record all’interno di cilindri vuoti, senza la resistenza dell’aria. Nel neonato Centro Europeo Hyperloop, nei Paesi Bassi, sono stati fatti viaggiare i primi vagoni per 100 metri e l’obiettivo finale è realizzare i primi collegamenti rapidi nel 2030.

Inaugurata poco meno di 6 mesi fa la struttura di test del centro, di appena 420 metri di lunghezza, ha ora visto viaggiare su rotaia i primi vagoni senza attrito con l’aria. I vagoni hanno raggiunto una velocità massima di poco più di 30 chilometri orari percorrendo appena 100 metri, ma si tratta di un primo test per analizzare tutte le possibili difficoltà per l’implementazione del progetto su larga scala.

La tecnologia Hyperloop punta infatti a costruire nuove tipologie di treni superveloci, in grado di superare 700 chilometri l’ora, per collegare città distanti poche centinaia o migliaia di chilometri in modo più rapido ed efficiente degli aerei. Un sogno reso possibile dalla creazione di lunghi cilindri perfettamente sigillati da cui poter eliminare l’aria, così da eliminare l’attrito.

Hyperloop sfrutta la levitazione magnetica e tubi sotto vuoto per ottimizzare velocità e consumi. L’Hyperloop è inoltre progettato per essere completamente automatizzato, per garantire ai viaggiatori la massima sicurezza e riducendo il rischio di errori umani, spesso alla base degli incidenti ferroviari e di cancellazioni e ritardi dei treni.

Il piano per l’Italia prevede inizialmente tratte brevi per collegare gli scali aeroportuali alle grandi città. Sarà possibile percorrere Milano-Malpensa e Roma-Fiumicino in circa due minuti.
L’obiettivo principale è però collegare Milano e Roma in meno di mezz’ora. In futuro si prospettano anche collegamenti tra altre grandi città come Torino e Venezia, creando una vera e propria rete di trasporto ultraveloce, inizialmente limitata al Nord Italia.


(fonte: thegap_media)

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Italia, parla il ministro Musumeci: “Obbligo di polizze sulle case contro i rischi del clima”

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In occasione dell‘Insurance High-Level Conference dell’Ania, il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha così parlato della delicata situazione calamita naturali che stanno investendo il nostro Paese. Ecco le sue parole:

“Nel disegno di legge sulla ricostruzione abbiamo messo la necessità, anche per le famiglie e i cittadini, di sottoscrivere una polizza assicurativa contro i rischi naturali. Si fa presto a parlare di nuova patrimoniale sulla casa quando sarà affrontato il tema della polizza, ma è più utile tutelare il mercato immobiliare o il bene della propria vita e di quella dei propri cari?”.

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San Gennaro fa davvero il miracolo: abbraccio tra Borbone e Savoia

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Storico abbraccio tra Emanuele Filiberto di Savoia e Carlo di Borbone nella Cattedrale di Napoli in occasione del Miracolo di San Gennaro.
Un gesto avvenuto davanti alla folla dei fedeli, a dispetto della storica diatriba tra le due famiglie reali. Il primo ad arrivare questa mattina nel Duomo è stato Carlo di Borbone, seguito pochi minuti dopo da Emanuele Filiberto.

L’esponente della famiglia dei Savoia, dopo la celebrazione, ha stretto la mano e ha scambiato alcune frasi con il Governatore della Campania De Luca e con il Sindaco di Napoli, Manfredi.

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