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GDF Napoli: Sgominata compagine criminale dedita al traffico di stupefacenti

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Su delega della Procura della Repubblica di Napoli, nella mattinata di ieri, oltre 40 Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Napoli, con il supporto di unità cinofile, hanno dato esecuzione a un’ordinanza con cui il G.l.P. del Tribunale partenopeo ha disposto l’arresto di 8 soggetti, tutti residenti nel napoletano, di cui 7 ristretti in carcere e 1 agli arresti domiciliari nonché una misura di divieto di dimora. Tra gli indagati, due i percettori di reddito di
cittadinanza. Le investigazioni, condotte da militari della Compagnia di Pozzuoli, hanno disvelato l’esistenza di una vera e propria piazza di spaccio dedita al traffico di ingenti quantitativi di droga – eroina, cocaina, marijuana e shaboo (droga dello stupro) – e alla successiva vendita nella zona flegrea.

Più in particolare, le attività di indagine erano state avviate nel corso del 2021, quando i militari del citato Reparto, a seguito di alcune attività di iniziativa, procedevano a tenere in osservazione alcuni soggetti in località “Licola”. Attività, queste, in parte documentate in un servizio mandato in onda nel gennaio 2022 dalla nota trasmissione televisiva “Striscia la Notizia”. Oltre alla ricostruzione dei ruoli dei singoli indagati, le indagini hanno consentito di accertare ben 2.165 episodi di spaccio di sostanze stupefacenti da parte dei soggetti destinatari dell’Ordinanza, in alcuni casi procedendo al sequestro di diversi quantitativi di eroina, cocaina, marijuana e shaboo. In tale ambito, sono stati posti sotto sequestro oltre 1,3 kg di sostanze stupefacenti e tratti in arresto due degli indagati.

Ulteriori due soggetti sono stati arrestati per il reato di evasione in quanto, pur essendo agli arresti domiciliari, si trovavano nelle adiacenze della piazza di spaccio. Acquisito così un ampio e grave quadro indiziario atto a ricostruire nel dettaglio l’intera filiera criminale del
traffico e della distribuzione dello stupefacente, ritenuta la pericolosità dei soggetti indagati e la loro assiduità nell’attività delinquenziale, il G.I.P. del Tribunale di Napoli ha disposto le citate misure restrittive della libertà personale. Le attività condotte testimoniano l’impegno profuso dalla Guardia di Finanza di Napoli sul territorio per combattere ogni forma di illecito, anche nel settore in esame, a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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