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GDF Napoli. Cambio al vertice del comando provinciale di Napoli

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Dopo tre anni alla guida delle Fiamme Gialle partenopee il Generale di Brigata Gabriele Failla cede il comando al Generale di Brigata Paolo Borrelli, con una cerimonia interna tenuta nella storica sede della caserma “Zanzur” di Via De Gasperi, alla presenza del Comandante Regionale Campania, Generale di Divisione Giancarlo Trotta. Il Generale Gabriele Failla lascia il complesso incarico di Comandante Provinciale dopo oltre tre anni di indiscusso impegno istituzionale, caratterizzato anche da una intensa sinergia con tutte le Forze dell’ordine e le
Istituzioni dello Stato nella lotta contro l’illegalità che ha permesso al Corpo di raggiungere risultati eccezionali contro le frodi alle entrate e alle uscite del bilancio pubblico nazionale ed europeo, nonché alla criminalità economica e a quella organizzata.

Gli subentra il Generale Paolo Borrelli, 49 anni, di origini napoletane. L’ufficiale, quadrilaureato, ha assunto, negli anni, numerosi incarichi operativi (tra gli altri, presso i Nuclei di polizia economico finanziaria di Roma e Milano, il Nucleo di Vicenza, di cui ha assunto la responsabilità per un quadriennio, il Comando Provinciale di Livorno, che ha retto per un triennio) e di Stato Maggiore presso il Comando Generale del Corpo, ove, fino a
pochi giorni fa, è stato a capo dell’Ufficio Tutela Uscite e Mercati del III Reparto Operazioni.

Il Generale Borrelli, nel corso della cerimonia di passaggio di consegne, nel ringraziare sia la Gerarchia che il Gen. Failla e nell’esprimere vicinanza al personale dipendente, ha manifestato orgoglio ed emozione nell’assumere il delicato e prestigioso incarico, definendolo “sfidante e molto complesso, in una città che ha tante anime e contraddizioni, bellissima e realmente straordinaria, con un proprio cuore, per la quale sarà necessario proseguire nel solco delle sinergie interistituzionali da tempo tracciato”.

Il Comandante Regionale ha rivolto al Generale Gabriele Failla parole di profonda stima e di riconoscenza per tutto il lavoro e i risultati ottenuti dalla Guardia di Finanza in un triennio contrassegnato da sfide senza precedenti, accogliendo il Generale Paolo Borrelli con i migliori auspici di buon lavoro.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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