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Cronaca

Follia in carcere: detenuto colpisce agente penitenziario con olio bollente

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Episodio di violenza avvenuto ieri mattina presso il carcere di massima sicurezza di Parma, dove dove un detenuto italiano ha lanciato olio bollente contro un agente della Polizia Penitenziaria, colpendolo al volto, alle mani e al collo. Ecco la denuncia del SAPPE:

“L’agente è attualmente ricoverato nell’ospedale cittadino, nel reparto dei grandi ustionati, avendo appunto riportato ustioni a più parti del corpo. Speriamo che al collega non restino segni permanenti. Quanto accaduto, è ancora una volta l’esempio più lampante delle difficoltà che il personale deve affrontare quotidianamente, peraltro, con grave carenza di organico e senza protocolli operativi. Con questa organizzazione, l’isolamento non garantisce nemmeno le minime condizioni di sicurezza del personale. Ricordiamo che ogni anno, in Italia, sono oltre 11.000 le aggressioni, i ferimenti e le colluttazioni, circa 1700 i tentativi di suicidio. Al governo che verrà, chiediamo di affidare la gestione della sicurezza alla Polizia Penitenziaria ed ai suoi dirigenti, poiché altre figure hanno dimostrato di non essere in grado di farlo”.

A tal proposito, ha espresso il suo cordoglio anche Emanuele Prisco, deputato e responsabile del Dipartimento delle Forze dell’Ordine di Fratelli d’Italia:

“Esprimo sincera solidarietà al giovanissimo agente di Polizia Penitenziaria, vittima di un feroce attacco da parte di un detenuto nel carcere di Parma. L’agente, si trova ora ricoverato nel reparto grandi ustionati, dopo che gli è stato lanciato olio bollente addosso. Questo, è l’ultimo atto di violenza che subiscono le donne e gli uomini in divisa in servizio, presso gli istituti penitenziari. Da sempre, Fratelli d’Italia, si è battuta per lo stanziamento di risorse adeguate e per l’implementazione dell’organico: non vediamo l’ora di cominciare a lavorare, per garantire quello che gli agenti meritano per operare nella massima sicurezza”.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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