Resta sintonizzato

campania

Napoli. La Leader di FDI Giorgia Meloni vuole togliere il Reddito, i boss si ribellano.

Pubblicato

il

La squadra mobile ha intercettato conversazioni tra boss, nelle quali si fa preciso riferimento alla cancellazione del Reddito di cittadinanza: “La Meloni vuole togliere il Reddito, non ci resta che scendere in strada a fare le rapine. Insomma c’è preoccupazione generale. Fino a oggi usando stratagemmi vari, gruppi criminali sono riusciti ad arrotondare i mancati guadagni delle piazze di spaccio in crisi, percependo il Reddito. Ma ora i ras si pongono due domande: la prima è cosa farà il nuovo governo? Giorgia Meloni vuole rimodulare il Reddito e ha detto pubblicamente che al sud bisogna evitare i sussidi per rilanciare l’economia: insomma più lavoro e incentivi per l’occupazione. La seconda è cosa faranno loro, per compensare i mancati incassi.

Recenti indagini della Finanza hanno rivelato che il fenomeno è diffuso: alcuni boss usano il Reddito per pagare le mesate agli affiliati e così risparmiano sulle casse. Le Fiamme Gialle hanno scoperto decine di casi: riescono a evitare il perimetro della legge. Poi le verifiche, che se pur sistematiche avvengono a campione. Una sorta di vulnus, al quale non è stato posto rimedio (se non una brusca accelerata nelle indagini). Intanto ne hanno approfittato i clan in forte crisi, dopo la lunga emergenza per la pandemia. A parte il dato anagrafico, i requisiti che danno diritto al reddito di cittadinanza prevedono che l’Isee non superi i 9.360 euro all’anno. Non solo, per il patrimonio mobiliare è previsto il tetto massimo dei 6.000 euro.

campania

Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

Pubblicato

il

Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

Continua a leggere

campania

Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

Pubblicato

il

PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

Continua a leggere

campania

Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

Pubblicato

il

Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

Continua a leggere
Pubblicità
Pubblicità

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy