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Rifiuta di mettere la mascherina, colpisce l’autista con un pugno in faccia

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Ancora un’aggressione ai danni di un autista di Air Campania, azienda regionale di TPL. È accaduto nella serata di ieri ad Avellino, alla vigilia dello sciopero nazionale proclamato dai Sindacati per chiedere misure urgenti per contrastare gli atti di violenza ai danni di conducenti e controllori registrati negli ultimi mesi.

L’autista, che aveva invitato un passeggero ad indossare la mascherina (obbligatoria fino al 30 settembre), è stato colpito da un pugno. Protagonista un extracomunitario che gli ha sferrato un gancio colpendolo sotto il mento. Allertate le Forze dell’Ordine, sul posto è giunta la Polizia che ha avviato le indagini. Nessuna traccia dell’uomo, che subito dopo aver sferrato il colpo si è dato alla fuga. L’autista è stato trasportato al Pronto Soccorso di Avellino per le cure del caso e dimesso in nottata. Per lui 6 giorni di prognosi a causa di una contusione alla mandibola e un taglio al labbro superiore interno.

Dall’inizio del 2022 è la quinta aggressione che si registra ai danni degli autisti di Air Campania. Due i casi in provincia di Caserta, tre gli episodi verificatisi ad Avellino centro. L’ultimo lo scorso maggio, quando un giovane, richiamato perché si era acceso una sigaretta sul bus, ha aggredito brutalmente con schiaffi e calci l’operatore. L’azienda regionale di TPL procederà in queste ore a sporgere denuncia contro ignoti per interruzione di pubblico servizio e aggressione ad incaricato di pubblico servizio.

«Quella di ieri è l’ennesima barbara violenza da parte di un delinquente ai danni di un nostro autista. La situazione è diventata intollerabile. Esprimo vicinanza e solidarietà al nostro dipendente e all’intera categoria, che oggi sciopera per chiedere al legislatore misure specifiche contro le aggressioni. Da parte mia massima disponibilità a partecipare ai tavoli istituzionali per trovare una soluzione condivisa per la tutela del personale», ha dichiarato l’Amministratore di Air Campania, Anthony Acconcia.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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