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Forio di Ischia: Sembrava fosse un topo d’appartamento in realtà è un violentatore seriale. Carabinieri arrestano 39enne

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E’ entrato in un appartamento di Forio e agli occhi dei vicini sembrava un topo d’appartamento, in realtà c’era ben altro. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ischia hanno arrestato per violenza sessuale e violazione di domicilio un 39enne del posto. Da qualche giorno alcuni residenti di Panza avevano denunciato dei tentativi di intrusione nelle loro abitazioni da parte di un uomo e i Carabinieri hanno aumentato i controlli notturni nel quartiere. Nonostante ciò, l’altra notte un uomo si è introdotto in un appartamento ma è stato notato dai vicini.

Non potendo proseguire nel suo intento ha tentato di fuggire lanciandosi dal terrazzo. Non è andata bene al 39enne che è stato bloccato dai militari riportando nella caduta anche lesioni per 7 giorni. I Carabinieri intervenuti hanno scoperto nello smartphone dell’uomo diversi video che lo ritraggono mentre si masturba davanti all’ignara vittima che dorme. Dai video è emerso che il 39enne si era già introdotto in passato nello stesso appartamento all’insaputa della proprietaria di casa. Sono scattate le manette per il 39enne mentre proseguono le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Ischia per capire se l’uomo sia lo stesso indicato da altri cittadini nei tentativi di intrusione avvenuti nei giorni scorsi.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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