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Nazionale

Elezioni politiche. Forza Italia gestione familistica e patronale. Grandi epurati in casa azzurra.

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NAPOLI – Dichiarazioni e Comunicati Stampa al veleno si apprestano ad essere pubblicati all’indomani delle presentazioni ufficiali delle liste che avverrà tra pochi minuti.

Tra i più avvelenati saranno quelli in casa Berlusconi. Il partito azzurro in Campania sotto la guida del fedelissimo del cavaliere, Fulvio Martusciello, ha fatto sfaceli in materia di delusioni e illusioni. Tanti, forse troppi i nomi altisonanti che sono rimasti a bocca asciutta, specialmente dopo i corteggiamenti asfissianti del coordinatore regionale.

Uno su tutti è quello della deputata Michela Rostan che dopo le varie promesse si vede sedotta e abbandonata dal partito azzurro attraverso un messaggio whatsapp dove viene informata che il suo nome è fuori dal proporzionale per far posto al Cavaliere e i suoi fedelissimi.

Infatti, nel partito patronale di Forza Italia Silvio Berlusconi sarà il ‘front-man’ e con lui ci sarà anche il numero due Antonio Tajani. Sono ormai pronte le liste di Forza Italia in Campania, dove, raccontano, non sarebbe stato confermato nessun ‘uscente’. Il Cavaliere sarà capolista al Senato nel proporzionale, seguito dal capogruppo a palazzo Madama, Annamaria Bernini. Tajani, invece, guiderà il listino a Montecitorio. Dietro di lui Marta Fascina, la ‘quasi moglie’ del leader azzurro, che avrà un seggio blindato. ‘Lady B’ dovrebbe correre in tutti e quattro i collegi proporzionali, Campania 1 e 2.

Ma non è finita qui. Un altro grande epurato è l’ex coordinatore regionale Senatore Domenico De Siano che intanto rilascia un’intervista al vetriolo sulle pagine de Il Mattino. Al suo posto il neocoordinatore regionale Martusciello pensa di piazzare al Senato nel listino bloccato il fratello Antonio confermando la squadra del 2018 anche con la sorella di Giuseppe Maisto da Giugliano Monica.

Insomma una gestione del tutto familistica e amicale. Forza Italia non lascia spazio ai nuovi arrivati che da delusi, ognuno di loro sta preparando un vero e proprio battaglione di fuoco da dare in pasto alla Stampa in questi giorni. Tra i tantissimi sedotti dal duo Martusciello-Silvestro si annovera il vicecoordinatore provinciale Stefano Palomba che negli ultimi mesi ha fondato anche il gruppo di Forza Italia a Cardito, il Sindaco di San Paolo Belsito e Presidente dell’Ato Torre del Greco Raffaele Barone, il Sindaco di Carbonara di Nola Antonio Iannicelli, il capo dell’opposizione di Sant’Anastasia Carmine Pone che alle ultime elezioni amministrative collezionò 5500 voti, Joselita Ruggiero Consigliera di Cimitile e il Consigliere del Comune di Napoli Luigi Grimaldi e tutto il gruppo “Grande Napoli”.

Insomma, una vera e propria delusione la gestione Fulvio Martusciello con l’aiuto del coordinatore provinciale Franco Silvestro che pure in alcune città a nord di Napoli preferiscono farsi appoggiare da personaggi politici da poco arruolati e lasciare indietro politici di tutto rispetto che in passato hanno anche collezionato il traguardo di essere primi eletti. Questione di scelte, ovviamente, adesso non resta altro da fare che verificare se queste scelte sono state azzeccate ma soprattutto se i soliti nomi, tutelandoli e paracadutandoli, stimolano il palato degli elettori. Ai posteri l’ardua sentenza.

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Nazionale

Autonomia Differenziata. Rossella Sessa FI: “Bene il lavoro del Senatore Silvestro su livelli LEP”

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ROMA – “Le dichiarazioni del Senatore Franco Silvestro, Presidente della Commissione Bicamerale Affari Regionali, sull’impegno per la individuazione delle risorse necessarie a garantire, in ogni territorio, livelli di assistenza minimi, nell’ambito del piano per l’Autonomia Differenziata, sono la migliore garanzia per tutti i cittadini, in modo particolare quelli delle Regioni meridionali, a cominciare dalla Campania, dove la pessima gestione del sistema sanitario, a livello regionale, ha messo in discussione il sacrosanto Diritto alla Salute. Il tour che i rappresentanti della Commissione, a breve, inizieranno in tutta Italia, compresa la Campania, è la conferma di una grande sensibilità da parte dell’attuale maggioranza di Governo nei confronti del tema della Sanità.”
E’ quanto dichiara Rossella Sessa, già parlamentare e Responsabile Regionale di FI per disabilità e disagio. 
In questo senso Forza Italia, con i suoi Ministri e Parlamentari, insieme a tutta la maggioranza di Governo, sta attuando una politica che va nella direzione dell’uguaglianza di trattamento su tutti i territori, eliminando gli errori commessi, a livello locale, in modo particolare all’interno delle Regioni, da chi si è preoccupato solo di criticare e mai di costruire un corretto rapporto istituzionale.

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Nazionale

Infrastrutture. Il senatore Franco Silvestro (FI) elogia Salvini: “Uomo di Garanzia”

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“Le parole del ministro Salvini, che oggi ha risposto in Senato ad un’interrogazione di Forza Italia, sulla necessità di garantire al più presto la completa viabilità della strada statale 562 denominata Mingardina nel Cilento vanno nella direzione da noi auspicata. Si tratta infatti di un’arteria stradale, chiusa forzatamente per la messa in sicurezza e riaperta dopo 5 mesi a corsia alternata, che costituisce l’accesso principale a Marina di Camerota ed è utilizzata dai turisti e dai residenti per raggiungere gli ospedali e i plessi scolastici di Vallo della Lucania e Sapri, oltre ad essere la via di fuga principale nel piano di protezione civile comunale vigente. Le continue dispute tra il Comune di Camerota, la Soprintendenza di Salerno e l’Ente Parco nazionale del Cilento, alle quali assistiamo da mesi, non fanno altro che rallentare le attività di messa in sicurezza e di riapertura. Siamo convinti che il ministro Salvini sia la persona giusta per intervenirepresso gli enti preposti, così come ci ha assicurato, per appianare queste controversie nell’esclusivo interesse dei cittadini”. Lo ha detto in Aula il senatore di Forza Italia, Francesco Silvestro, intervenendo in replica al question time con il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

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Napoli

Elezioni Politiche. Napoli si conferma una nazione a parte. Nel resto d’Italia vince il centrodestra a Napoli il M5S

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NAPOLI – In gergo, noi napoletani, quando andiamo all’estero siamo soliti dire: “Nun ce sta niente a fa, c’avimma sempre distinguere” ed è vero. Napoli è una piccola nazione nella nazione. Siamo la terza repubblica all’interno dello stivale dopo San Marino e Città del Vaticano e lo dimostrano i risultati delle ultime elezioni politiche.

Mentre il resto d’Italia si tinge di blu, ai napoletani invece piace il giallo, quello dell’assistenzialismo, del pressapochismo, della sprovvedutezza, del precariato della politica e dell’incompetenza.

Mentre gli italiani portano agli onori della cronaca politica Giorgia Meloni col suo 26,06% nella coalizione di centrodestra vincitrice di queste elezioni col 43,87%, a Napoli si registra la vittoria del Movimento 5 stelle col 41,36% facendo registrare sette dei nove seggi uninominali assegnati al partito di Conte.

Una visione della politica in controtendenza da sempre quella dei napoletani, che da sempre con le proprie scelte relegano la propria città ai margini della società.

Adesso sarà bello vedere, magari con la guida di Giorgia Meloni chissà, come si comporterà il futuro governo di centrodestra, nei confronti della città di Napoli, che non solo non ha preferito il programma dei conservatori italiani ma che presenta pure un’Amministrazione targata PD.

Purtroppo a farla da padrona nella vecchia capitale del Regno di Napoli è ancora quel sentimento personalistico che consente ad ogni singolo individuo di pensare prima e solo ai propri interessi. Per intenderci, il sentimento del “si salvi chi può”.

Ed è proprio quel sentimento, basato sulla voglia di tutelare e rinforzare i sussidi del Reddito di Cittadinanza che ha permesso al partito di Conte di far entrare in Parlamento gente semianalfabeta che pone la nostra città ai margini della futura agenda politica.

Si miei cari lettori, avete letto bene: semianalfabeti.

Perché chi ha votato il M5S in realtà non conosceva affatto i personaggi che questa legge elettorale balorda ha consentito di far eleggere. Una legge che ai partiti tradizionali, almeno a Napoli, gli si è ritorta contro.

E ora!? Ora i napoletani non hanno più alcun alibi. Se le cose, in questa città, per i prossimi cinque anni, non andranno secondo i loro desideri, a partire dalla conferma del Reddito di Cittadinanza, sarà solo ed esclusivamente colpa loro.

D’altronde è da un mese che non si fa altro che dire che Giorgia Meloni, una volta eletta, si batterà affinché sarà abolita la misura del Reddito di Cittadinanza e con Conte, oramai relegato all’opposizione, quali garanzie avranno i percettori? Nessuna. Ecco perché la cosa utile da fare è sempre quella di informarsi sulla vita politica del proprio Paese e non alzarsi dalla sedia solo quando si deve votare, scegliendo, tra l’altro, sempre quello che fa più comodo a se stessi.

Purtroppo per Napoli e per i napoletani l’aforisma che recita: “Il livello culturale della politica che amministra un Paese è di pari livello a quello di chi lo elegge” non è mai stato così attuale.

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