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Città

Sant Antimo. Il sindaco incontra il prefetto Claudio Palomba

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Il sindaco incontra il prefetto, un impegno assunto in campagna elettorale, anche alla luce di oltre due anni di gestione straordinaria del comune, a seguito di scioglimento dell’assemblea cittadina. “Questa mattina, al palazzo di Governo di Napoli, ho avuto un proficuo e cordiale incontro con il prefetto Claudio Palomba. Lo avevo dichiarato in campagna elettorale che sarebbe stata una delle prime cose che da sindaco avrei fatto e così è stato. Lo dovevo alla città ed ai cittadini che, anche su questo impegno, mi hanno dato fiducia” ha spiegato il sindaco Massimo Buonanno che ieri ha ufficializzato la giunta.

Al centro dell’incontro, la volontà rappresentata al Prefetto, da parte della mia amministrazione, di ampliare a tutta la sfera amministrativa il protocollo di legalità, centrale per affermare la cultura della trasparenza, l’opportunità da parte del Ministero dell’Interno, per il comune di Sant’Antimo, di implementare il sistema di videosorveglianza per assicurare maggiore sicurezza ai cittadini e la necessità di intensificare la presenza delle forze dell’ordine, che in sinergia ed a supporto della polizia locale, possano reprimere e contrastare fenomeni di illegalità e di criminalità diffusa che spesso, vedono protagonisti anche giovanissimi” ha spiegato ancora Buonanno che ha rappresentato al prefetto “la chiara volontà che ha Sant’Antimo di voltare pagina e di essere conosciuta come città normale e laboriosa”.

Ed il riscontro è stato positivo: “In quest’ottica, S.E. ha accolto con grande entusiasmo il mio invito ad essere presente a settembre in città per una giornata di legalità che coinvolgerà scuole, associazioni, parrocchie e cittadini e sarà l’occasione per testimoniare, e, non solo simbolicamente, che l’amministrazione comunale intende avviare una rinascita culturale che non solo sia riferibile alle best practice amministrative ma anche alla trasmissione alle giovani generazioni l’importanza della legalità nelle azioni e nei comportamenti sia nella vita pubblica che privata” ha concluso Buonanno.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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