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POLITICA

Covid, De Luca: “I dati pubblicati sono falsi. Cominciamo ad avere casi di contagio pesante”

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Consueto appuntamento con la diretta del venerdì pomeriggio di Vincenzo De Luca che ha fatto il punto della situazione coronavirus nella Regione Campania.

“Registriamo la totale inesistenza del Ministero della Salute nel nostro paese. Abbiamo un ministro che si presenta ormai come un raccomandatore, non come un ministro. Non prende decisioni, raccomanda. Raccomanda l’apertura di reparti per l’aumento del Covid, si sono accorti perfino a Roma che il Covid è aumentato. Un raccomandatore, questa è la nuova funzione assunta dal sedicente ministro della Salute nel nostro Paese”

“Tutti i dati che vengono pubblicati sono sostanzialmente falsi. Falsi perché sono sottodimensionati almeno del 50%. Abbiamo ormai decine di migliaia di persone che o sono asintomatiche o vanno in giro pur avendo una positività al Covid. Quindi i dati sono falsi per questo motivi, ma sono totalmente falsi i dati che si registrano a livello del Ministero della Salute perché vengono fatti i calcoli sulle percentuali di occupazione dei posti letto e di terapia intensiva che sono virtuali. Siamo un Paese in cui l’abitudine di dire la verità è uno stile di lavoro che non esiste. In Italia dobbiamo accontentarci della politica come farsa permanente”.

“In Campania, facciamo innanzitutto il raffronto tra 2021 e 2022 dello stesso periodo. I casi di positivi che avevamo nel 2021, prima settimana di luglio, 208; oggi 13.214. Ricoveri nei reparti ordinari, lo scorso anno 218 e oggi 606: abbiamo il triplo dei ricoveri nei reparti ordinari. Terapia intensiva, lo scorso anno 17 ricoveri e oggi 34, cioè il doppio. Persone isolate a casa, lo scorso anno 7.055 e oggi 15.785. Il dato più preoccupante è quello delle terapie intensive perché per quanto ricorda i ricoveri nei reparti ordinari sono aumentati di 4 volte ma non registriamo situazioni di particolare gravità. Quando si raddoppiano i ricoveri in terapia intensiva invece la situazione diventa preoccupante. Vuol dire che cominciamo ad avere casi di contagio pesante. Insomma, siamo in una situazione seria. Oggi registriamo un boom di contagi in età pediatrica, al Santobono cominciamo ad avere difficoltà perché abbiamo ormai decine di bambini ricoverati per Covid”.

“Se la tendenza è questa, oggi ho il dovere di dire ai nostri concittadini che da settembre in poi noi avremo una situazione di grandissima pesantezza. Avremo il mese di agosto con un rimescolamento sociale, tanti eventi che determinano assembramento. Dopo le due o tre settimane conclusive di agosto vedremo i risultati a settembre e ricominceremo con i problemi che riguardano le scuole, la dad, i trasporti, i centri commerciali. Queste cose vanno dette con grande chiarezza perché ognuno sia consapevole della situazione”. 

POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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