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De Luca sulla crisi dell’Ospedale Cardarelli: “Stiamo lavorando per cancellare quelle immagini che ci fanno male”

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NAPOLI – Registriamo una grave emergenza al Cardarelli. Stiamo lavorando per cancellare quelle immagini che ci fanno male. Lo ha detto il Presidente della Regione Campania durante una diretta Facebook postata tramite la sua pagine personale.

“Fanno male – prosegue De Luca – soprattutto, quando si è impegnati in un lavoro all’ultimo respiro e ci si ritrova con immagini che sporcano l’immagine della nostra sanità.Occorre, anzitutto, un primo chiarimento rispetto a cose che si sono sentite in questi giorni.I pronto soccorso chiusi: FALSO. A Napoli, noi, i pronto soccorso li abbiamo aperti: Ospedale del Mare, Frattamaggiore, CTO (che era stato chiuso), rimane aperto il Pellegrini. Sono stati chiusi Loreto Mare e San Giovanni Bosco per far fronte alla valanga di malati covid che andavano accolti da qualche parte. Anche al Cardarelli sono stati sacrificati una serie di reparti e posti letto per accogliere pazienti covid. Siamo ancora in una fase di transizione (abbiamo ancora 700 ricoveri da covid) e dobbiamo recuperare i posti letto.”

“Intanto, dobbiamo dare una mano al Cardarelli a liberare posti letto e questo, purtroppo, non è stato fatto a sufficienza da altri ospedali di Napoli. C’è stato un ritardo che va recuperato immediatamente, confido che si riesca, già nella serata di oggi, ad ottenere i primi risultati.Fatta questa dovuta premessa, dobbiamo spiegare che il problema Cardarelli, sebbene non con quella gravità, riguarda l’Italia intera e interessa due volte la Regione Campania.Riguarda l’Italia intera perché in tutta Italia non vi sono medici per i pronto soccorso. Si stanno facendo, anche qui da noi, concorsi per i medici dell’emergenza che vanno deserti. Senza un incentivo economico diverso, avremo sempre meno disponibilità dei medici ad andare nei pronto soccorso: questo problema c’è da Nord a Sud.

“C’è un secondo problema che riguarda il personale in generale: siamo ancora in una situazione che vede il blocco per le spese per il personale a livello del 2004 meno l’1,4% in base ad una legge dello Stato italiano. Sarebbe ora che il Ministero della Salute si convincesse che non possiamo avere questa spesa bloccata ai livelli di 18 anni fa. Questo blocco ha determinato un’ulteriore sperequazione tra Nord e Sud. Com’è noto, la Campania deve gestire la sua sanità con oltre 10mila dipendenti in meno rispetto agli standard di altre regioni. Nel periodo che va dal 2000 al 2018, la Regione Campania ha ridotto la spesa per il personale, altre regioni l’hanno fatta crescere, fino ad oltre 1 miliardo.Al di là del rapporto Nord-Sud, è necessario che si vada oltre i parametri del 2004. Questo è il problema che c’è in tutta Italia e che al Cardarelli, per i motivi detti, è esploso. Cercheremo di riaprire in tempi rapidi il San Giovanni Bosco per dare una mano. Stiamo lavorando in queste ore per fare in modo che vengano assorbiti una quota dei pazienti che oggi vanno sul Cardarelli. Purtroppo, ribadisco, non tutti gli ospedali hanno dimostrato la sensibilità necessaria in questo senso. Sono due settimane che stiamo chiedendo anche ad altri nosocomi di essere sensibili e di non avere chiusure particolaristiche. Vediamo se riusciamo a far soddisfare questa richiesta.In ogni caso il problema c’è e lo risolveremo prima possibile.Quelle immagini sono intollerabili.Poi, apriremo col Governo e col Ministero della Salute un contenzioso relativo al personale che in Campania è sottodimensionato di almeno 10mila unità.” – ha concluso il presidente.

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Elezioni regionali 2025, Piantedosi chiarisce la sua posizione: “Sono onorato, ma faccio un altro mestiere”

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Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è intervenuto ieri sera durante la presentazione del libro di Italo Bocchino a Napoli, rispondendo alle domande dei cronisti sulla diffusione delle armi tra i giovani nel capoluogo campano. Ecco le sue parole:

“C’è un piano straordinario che stiamo affinando e che si alimenterà, realizzabile anche attraverso un notevole sforzo di attribuzione di altre risorse che faremo adesso da dicembre a gennaio, e comunque nei primi mesi dell’anno tra Polizia e carabinieri. Metteremo a disposizione delle risorse che saranno quasi tutte dedicate al rafforzamento di questi servizi, che saranno fatti in quadranti cittadini e in orari soprattutto notturni, che sono quelli in cui certi fenomeni hanno fatto registrare la maggiore incidenza”.

Poi, aggiunge: “C’è sicuramente questa grande iattura che riguarda soprattutto Napoli, non solo ma soprattutto Napoli, di una diffusione che crea una disponibilità soprattutto per i ragazzi. Siamo impegnatissimi su questo, sono grato al Prefetto Questore e autorità giudiziaria. Abbiamo avuto uno scambio proficuo di opinioni sul punto anche con il procuratore Gratteri, che ringrazio per il supporto che dà con l’attività giudiziaria che porta avanti ma anche per il contributo che dà all’attività di prevenzione. Io spero di poter ritornare quanto prima e di poter commentare e raccontare anche qualche risultato tangibile di quello che verrà messo in campo”.

Inoltre, il ministro ha risposto alle domande su una sua eventuale candidatura alle prossime elezioni regionali del 2025:

“Sono molto onorato e ringrazio persone come Cirielli, ma faccio un altro mestiere, il ministro dell’Interno; è molto difficile, per motivi soggettivi e oggettivi, che ci sia la mia candidatura. Non sarei un papa straniero, sono avellinese nato a Napoli, sono intimamente legato, ma è giusto che ci sia qualcosa che maturi dalla classe dirigente locale”.

Poi, conclude parlando del diverso peso che potrebbero avere i partiti del centrodestra:

“Segnalo che tutti i partiti del centrodestra registrano un margine di crescita, la stessa Lega registra in alcune province del Sud percentuali maggiori rispetto ad altre del nord e lo stesso accade per Forza Italia, lo dico non per contraddire il rapporto squilibrato tra i partiti, con Fdl che è accreditato al 30%”.

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Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia: i particolari

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Il comune di Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia per la Provincia di Napoli in vista delle elezioni regionali del 2025.

L’incontro si terrà domani, sabato 23 novembre, a partire dalle 16:30 presso Palazzo Lancellotti. Pertanto saranno presenti all’appuntamento vari sindaci, consiglieri e dirigenti azzurri per discutere del rilancio politico del territorio e del ruolo centrale di Forza Italia nella prossima campagna elettorale. Ad aprire i lavori sarà il senatore Francesco Silvestro, in qualità di Commissario Provinciale.

Inoltre sono previsti gli interventi degli amministratori locali, sindaci, consiglieri metropolitani, consiglieri regionali e dirigenti del partito azzurro. Le conclusioni politiche saranno affidate a due figure chiave del partito: l’onorevole Tullio Ferrante, Sottosegretario al MIT, e l’onorevole Fulvio Martusciello, Segretario regionale di Forza Italia Campania.

A chiudere l’incontro sarà il senatore Maurizio Gasparri, Capogruppo di Forza Italia al Senato, con un intervento sulle prospettive nazionali e regionali del partito.

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Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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