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POLITICA

De Luca: “Rischio pesante crisi economica nel 2022”

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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca in diretta Facebook ha parlato di lavoro, in vista del 1 maggio, ha espresso la sua preoccupazione al rischio di andare incontro ad una grave crisi economica.

Queste le sue parole: “Ci avviamo al 1 maggio che sarà ovviamente anche una giornata di preoccupazione. Intanto ci avviamo alla festa dei lavoratori come Regione Campania avendo avviato la stabilizzazione di 436 dipendenti del Ctp, l’azienda di trasporto della provincia di Napoli che è fallita. Faremo circa 70 pre-pensionamenti, dobbiamo avere i conti in ordine perché vengono assorbiti dall’Eav e dall’Air, aziende di proprietà della Regione.

Mettiamo in servizio 45 autobus nuovi, investiamo come Regione altri 15 milioni di euro per acquistare un’altra ventina di autobus per garantire il servizio nella provincia di Napoli e in parte Caserta. Stiamo facendo uno sforzo enorme, salviamo centinaia di posti di lavoro”.

“Le aziende regionali hanno già assunto 2mila dipendenti, entro l’anno ne assumeremo altri 300. Nei centri per l’impiego sono in atto grandi investimenti, abbiamo già fatto un concorso con il quale abbiamo dato lavoro ad altri 500 giovani. Faremo altre assunzioni insieme con i nuovi investimenti”.

Il governatore ha sottolineato ancora una volta i rischi derivanti dal conflitto in Ucraina: “Dobbiamo avere qualche preoccupazione. Cominciamo ad avere qualche problema serio. La Russia ha interrotto le forniture di gas alla Polonia e alla Bulgaria. Il ministro dell’economia italiano ha detto che avremo una diminuzione di Prodotto Interno Lordo dell’1,4% nel 2022. Avremmo avuto questa diminuzione anche nel primo trimestre se non avessimo avuto un effetto di trascinamento della crescita del 2021. Passato il primo trimestre la prospettiva è negativa”.

“Negli Stati Uniti c’è già stata una flessione nel primo trimestre. Il livello di inflazione è diventato estremamente preoccupante. Arriveremo al 5% o 6% in Italia. Potremmo avere davanti una prospettiva nella quale si rischia la carenza di fonti energetiche, riduzione del Prodotto Interno Lordo, inflazione altissima e caduta della domanda. Ci sono tutte le condizioni per avere una crisi economica pesante già nel 2022″.

Quanto al problema delle forniture di gas: “Mi auguro che non ci siano interruzioni per l’Italia. Se questo dovesse avvenire noi avremo problemi drammatici. Altro che missili, contro missili e carri armati. Ribadisco la mia opinione. Bisogna difendere gli interessi dell’Italia in maniera esplicita. Dobbiamo essere pienamente dentro l’alleanza atlantica ma è un dovere dire con chiarezza ai nostri alleati che nessuno può chiedere all’Italia di mettere in ginocchio il proprio apparato produttivo, cioè togliere il lavoro, e quindi il pane, ai nostri lavoratori e mettere in crisi le nostre imprese”.

“Questo primo segnale che arriva di interruzione delle forniture deve preoccuparci e spingere l’Italia ad avere toni meno oltranzisti. Sento dichiarazioni pubbliche e sembra che l’Italia sia il paese più oltranzista d’Europa. Più di noi c’è solo Johnson, il presidente del consiglio in Gran Bretagna che a 60 anni non ha ancora scoperto l’esistenza del barbiere. Sarebbe bene stare un po’ più con i piedi per terra”. 

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Politica

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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