Resta sintonizzato

Afragola

AFRAGOLA, gli alleati a muso duro contro Tuccillo hanno congelato qualsiasi prospettiva

Pubblicato

il

AFRAGOLA – Come sempre e come più spesso sta accadendo negli ultimi giorni. A Minformo l’arduo compito di ristabilire la verità al di fuori di ogni logica di partito e di parte. Ieri si è tenuta la “famosa” riunione di maggioranza indetta dal sindaco Tuccillo, quella tanto richiesta specialmente dalla parte moderata della maggioranza. Ad aprire le danze è stato proprio il sindaco che dopo aver comunicato ai propri commensali di aver messo a posto le cose all’interno del proprio partito era pronto ad appianare anche con il resto della maggioranza e soprattutto a dettare le linee guida per una prossima proiezione verso il futuro a patto che tutti in quella sede facessero chiarezza sulle proprie volontà di appartenenza a quest’alleanza che lo sta vedendo sindaco fino a fine mandato.

Logicamente un po’ duro da digerire il comportamento di un primo cittadino che attraverso incontri bilaterali pianifica prima il proprio futuro col suo partito di appartenenza e poi si rivolge al resto della maggioranza. In un caso normale potrebbe anche avere un senso, visto che spesso i numeri un sindaco li ha a priori grazie al suo partito. Ad Afragola, in realtà, non è così e se Tuccillo è ancora in piedi lo deve principalmente a quei consiglieri che lui continua a trattare come seconde linee. Evidentemente il fatto che ripetette anche in Consiglio, che tutti gli accordi fatti prima della sua scesa in campo erano vani, è rivolto proprio a quel partito che alle scorse elezioni ha fatto da “ionta” così come la definì il consigliere Giustino in un’Assise pubblica. Infatti, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che proprio Gennaro Giustino, all’interno della riunione di maggioranza, abbia ripreso il sindaco Tuccillo a muso duro, comunicandogli che per quanto riguarda il gruppo di “A viso Aperto” non si può parlare ancora di “proiezioni” o “prospettive” almeno fino a quando lo stessa fascia tricolore non ravveda una volta e per tutte le sue modalità di governo, definite sia dai moderati che dallo stesso partito del sindaco come assolutiste e autoritarie. Tanto è vero che per mettere tutti d’accordo il segretario del PD Francesco Zanfardino ha avanzato una proposta. Quella di redigere delle linee guida per amplificare la partecipazione da parte di tutti i gruppi politici sulle decisioni da prendere, ma soprattutto sulle pianificazioni e progetti da adottare se quest’alleanza dovesse continuare anche col Tuccillo bis. Dalla proposta del segretario del PD si evince tutta la distonia di un partito che da un lato appoggia il proprio sindaco trovando accordi negli incontri bilaterali e dall’altro lato non lesina di bacchettare lo stesso Tuccillo sulle sue modalità di comando, dando, di fatto, ragione a chi, ultimamente, lo sta criticando aspramente.

Al di là delle indiscrezioni che Tuccillo lascia trapelare alla stampa prezzolata e alle dichiarazioni rilasciate alla “TV” di “Stato”, il primo cittadino deve capire che attualmente i numeri non ce li ha e non ce li ha avuti neanche dopo la riunione di maggioranza di ieri, visto che tutti tranne il PD hanno chiesto il congelamento delle prospettive future per colpa del suo comportamento da uomo solo al comando. Quindi a questo punto la fascia tricolore si dovrebbe preoccupare se al prossimo consiglio conserva ancora i numeri o farà un’altra figuraccia come nell’ultima Assise, prima di far credere agli afragolesi di essere in una posizione tale da poter dettare condizioni. Tuccillo, attualmente, senza l’ala moderata sarà costretto a ritirarsi a vita privata in quel di Napoli. Inutile andare a braccio di ferro con chi non ha nulla da perdere. Molto meglio fare ammenda e cercare mediazioni. Neanche le tattiche con le false notizie fa presa e quindi tanto vale scendere dal piedistallo e cercare dialogo con i moderati di maggioranza. Anche se arrivati a questo punto sembra che sia dura far scendere giù ulteriori mortificazioni a quelli di “A Viso Aperto” che sicuramente lasceranno che Tuccillo finisca il suo mandato.

Ed è qui che emergono anche tutti gli errori di Gennaro Giustino che imperterrito ha voluto per forza cavare il ragno dal buco e alla fine non ci è riuscito perché si sa, chi nasce tondo non muore quadro. E alla fine il leader di “A Viso Aperto” dovrà spiegare alla platea afragolese, laddove dovesse lasciare Tuccillo a piedi, quali sono stati i veri motivi dell’abbandono e cosa non lo fa passare per un traditore, dato che, molto probabilmente questo sarà il leit motiv che userà chi vorrà strumentalizzare i moderati. Senza tenere conto che è naturale e democratico far parte di una fazione politica per cinque anni e poi magari allearsi ad una coalizione che si reputi più vicina ai propri ideali. Logicamente chi è abituato alla politica degli interessi questa cosa non è concepibile. Ma gli eventi non sono stati ancora determinati e cosa farà questa maggioranza è ancora da scoprire ma i fatti ad oggi, stanno come li abbiamo descritti, poi chi vivrà vedrà.

Un altro dato certo e che anche il PD con Boccellino è consapevole che Tuccillo senza i moderati non conserva i numeri né tanto meno riesce ad aggregare altro ed è per questo che pur mantenendo un profilo basso col primo cittadino, continua a nascondersi dietro il conflitto dei moderati e sott’acqua naviga per un piano B che vede il capogruppo democratico intensificare i rapporti con Cosimo Boemio e il vicepresidente della Regione  Campania Tommaso Casillo per un disegno afragolese targato Campania Libera.

Afragola

AFRAGOLA. Raccolta Rifiuti come a Giugliano? Parenti e amici di politici assunti dalle vecchie ditte del servizio igiene urbana

Pubblicato

il

AFRAGOLA – Da poco più di un mese nel comune normanno si è insediata la nuova ditta del servizio di igiene urbana, affidataria di un appalto di svariati decamilioni per la durata di nove anni. Un appalto mostruoso mai visto prima in tutto l’hinterland napoletano. A vincerlo è stata una ditta che ha sede legale a Imperia ma il cui Amministratore è di origini afragolesi.

Premesso che per una querela sporta ai danni dell’ex Senatore Vincenzo Nespoli in merito proprio alle modalità che lo stesso voleva imporre alla funzionaria denunciante su come istruire l’indizione di gara sulla raccolta rifiuti, oggi è in corso un processo che vede coinvolti il dominus afragolese e l’attuale dirigente alle Finanze Marco Chiauzzi, oggi la nostra attenzione si focalizza su altre anomalie che riguardano lo stesso settore.

Prima che le chiavi del cantiere passassero nelle mani della Ecology srl il servizio era affidato alla Buttol mediante una gara indetta nell’ottobre del 2020 ma affidata nel dicembre 2021, quattordici mesi dopo e nel frattempo era sempre la Buttol ad espletare tale servizio, come? Non si sa. Ma andiamo oltre. La gara prevedeva l’affidamento per la durata di mesi 6+2 per un importo complessivo pari a € 4.009.967,62 iva esclusa di cui € 41.102,72 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.

L’anomalia della nostra cronistoria sta nel fatto che la ditta Buttol, dopo la scadenza di 8 mesi previsti da questo affidamento abbia goduto di altre proroghe per altri 30 mesi per un valore pari a cinque volte a quello dell’affidamento previsto dal bando di gara.

Insomma. Per un appalto di circa 4 milioni di euro si è arrivati a far incassare alla ditta Buttol srl prima e Velia Ambiente srl poi una somma di 20 milioni di euro.

Ma le stranezze e le anomalie non finiscono qui. Fin dall’affidamento della prima gara ad oggi per quanto riguarda i 38 mesi presi in esame dal nostro articolo, non è stato mai firmato alcun contratto che potesse far valere un accordo tra le parti né dalla ditta Buttol srl e ne dalla ditta Velia Ambiente srl subentrata alla prima nello stesso appalto. Quindi le anomalie aumentano se si considera la possibilità di poter far subentrare una ditta in un appalto mai sottoscritto tra le parti.

Sarebbe tutto quasi normale se ci fermassimo qui. Invece no. L’Amministrazione Pannone su quest’affidamento si è superata. Oltre alle proroghe, sicuramente illegittime, che superano di gran lunga il valore dell’appalto iniziale e la mancanza delle firme sui contratti, quindi l’assenza di una legittimità da parte dell’azienda ad espletare il servizio, c’è da aggiungere, inoltre, che a tali ditte, prive di ogni legittimità – è bene ricordarlo sempre – sono stati affidati anche una serie di servizi aggiuntivi per diverse centinaia di migliaia di euro e la totale assenza di penali e ricorsi. Come se queste due ditte avessero sempre esplicato in maniera eccellente il proprio servizio di raccolta rifiuti.

Ma l’Amministrazione Pannone non si accontenta di farci chiudere le riflessioni sul vecchio appalto dei rifiuti in questo modo. Abbiamo ancora dell’altro. Poi non venissero a lamentarsi i cittadini sui costi esorbitanti della TARI. Da una parte devono uscire tutti questi soldi che beneficiano chissà chi. Ma andiamo avanti.

Durante questi 38 mesi queste due ditte hanno anche assunto del personale e da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che le due ditte abbiano anche ricevuto alcune pressioni da addetti ai lavori per far assumere parenti e amici e da quello che trapela, sembrerebbe che dietro ai camion della raccolta rifiuti ci siano finiti parenti o affini di consiglieri e/o di candidati nelle liste del Sindaco Pannone. Il dubbio che ci sovviene ora è: In che modo sono state assunte queste persone, tempo determinato o indeterminato? Hanno anche diritto al passaggio di cantiere e quindi sono finiti per essere dipendenti della nuova ditta? Lo scopriremo in questi giorni e vi daremo aggiornamenti.

Praticamente la vicenda somiglia tanto a quella di Giugliano che ha visto indagati il Sindaco Nicola Pirozzi e il vicesindaco Antonio Poziello. Solo che qui ad Afragola non si hanno traccia di mazzette e orologi di lusso e si spera tanto per l’Amministrazione ma soprattutto per il Sindaco Pannone, persona onesta, perbene e ottimo professionista, che il disegno portato avanti dai settori non sia lo stesso.

Continua a leggere

Afragola

AFRAOGLA. Processo SEAN. I PM della Corte di Appello chiedono la conferma della pena di primo grado. 8 anni di reclusione per Nespoli

Pubblicato

il

AFRAGOLA – In queste ore si è conclusa l’udienza di Appello al Processo “SEAN” che vede coinvolti l’ex Senatore Vincenzo Nespoli e il commercialista Maurizio Matacena accusati in relazione alla vicenda della bancarotta fraudolenta e riciclaggio. In riferimento al complesso residenziale in Afragola al rione San Marco.

I PM hanno chiesto la conferma delle condanne di primo grado, che per Nespoli prevedevano una pena di otto anni di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre per Maurizio Matacena la condanna ad anni quattro di reclusione e interdizione di 5 anni dai pubblici uffici.

Questa vicenda giudiziaria non è solo che la punta dell’iceberg che vede il vero dominus dell’Amministrazione afragolese coinvolto in altri procedimenti.

Infatti solo pochi mesi fa la stessa Corte di Appello conferma e condanna l’ex Senatore a 9 anni di reclusione in merito al processo “La Gazzella” accusato, anche in questo caso di bancarotta fraudolenta, riguardante il fallimento della società di vigilanza La Gazzella di Afragola, che presentava un passivo di 25 milioni di euro.

Per gli stessi fatti a Luglio scorso Nespoli è stato condannato dalla Corte di Appello di Napoli, quinta sezione civile, a risarcire il Curatore del fallimento de La Gazzella S.R.L. per i danni arrecati alla società e ai suoi creditori. La somma complessiva, aggiornata alla data della decisione, ammontava a € 16.231.428,71. Inoltre, Nespoli si dovette farsi carico anche delle spese legali dei due gradi di giudizio relative alla controversia, quantificate in € 127.729,00.

A dicembre è stata fissata la data per le arringhe difensive degli avvocati di Nespoli e Matacena. Una volta concluse le arringhe, si attende la sentenza entro la fine dell’anno o, al limite, nel primo bimestre del nuovo anno.

Tempi duri per il deus ex machina dell’Amministrazione afragolese. Per lui l’anno prossimo sarà un anno molto intenso che si spera, lo vedrà un po’ più occupato nelle sue faccende personali e un po’ più lontano dalla vita pubblica afragolese.

Continua a leggere

Afragola

AFRAGOLA. Il Parco residenziale che doveva sostituire il Cinema Splendido non sarà più costruito. Annullato in autotutela il PDC.

Pubblicato

il

AFRAGOLA – Sono passati cinque mesi da quando l’Ufficio Tecnico del Comune di Afragola rilascia il Permesso di Costruire legato ad una Convenzione Urbanistica che vedeva la monetizzazione degli standard urbanistici nel lotto di terreno dove una volta sorgeva il Cinema Splendido.

Rilasciato il Permesso, iniziano i lavori di abbattimento di quello che fino a poco tempo fa rappresentava un luogo di aggregazione e di cultura. La ditta firmataria della Convenzione e richiedente del PDC nonché esecutrice dei lavori di abbattimento e ricostruzione è la Ditta Gralise Costruzioni srl di Afragola.

All’indomani di questo provvedimento amministrativo si è messa in moto una macchina investigativa che ha perfino interessato gli alti piani della Procura della Repubblica di Napoli, infatti tante sono state le visite delle Forze dell’Ordine delegate che in questi cinque mesi hanno raccolto documenti ed escusso quasi tutti i funzionari comunali coinvolti nell’iter burocratico inerente la Convenzione di cui sopra, fino ad arrivare alle ore 14:42 di oggi pomeriggio quando al protocollo compare la determinazione della sospensione dei lavori e di avvio del procedimento di annullamento in autotutela del Permesso di Costruire sopra citato.

Ma cosa è successo di così tanto grave al punto da scomodare la Procura della Repubblica? A un certo punto si è messa in moto una imponente azione info investigativa e in pochi giorni sono stati escussi dalla caserma dei carabinieri di Afragola funzionari e dirigenti comunali, l’ingegnere dell’urbanistica Valerio Esposito, Maria Pedalino e quattro responsabili dell’ufficio Gare e Appalti.

L’oggetto delle investigazioni era quello di verificare se prima del rilascio della Convenzione e della relativa produzione edilizia si è provveduto a fare le verifiche preliminari e quello che è emerso è che le verifiche preliminari sono state fatte in maniera tardiva e soprattutto sono state effettuate sulla base di autocertificazioni ma la cosa più eclatante emersa è che il richiedente del Permesso era detentore di un debito tributario di circa € 130mila nei confronti del Comune di Afragola e per i regolamenti dei tributi e regolamento di contabilità con tale difformità non avrebbe mai potuto firmare quella convenzione.

Allora le domande che ci poniamo sono: Se non si fosse mossa la Procura, per giunta una Sezione non di competenza territoriale dato che Afragola è sotto la giurisdizione di Napoli Nord, quindi non è escluso un interessamento diretto del Procuratore Capo di Napoli e della DDA, il Comune di Afragola nello specifico l’Amministrazione Pannone avrebbe mai sospeso questi lavori? Perchè i controlli non sono stati fatti prima di far firmare la Convenzione e prima dell’abbattimento del Cinema Splendido? Saremmo mai stati messi in grado di sapere tali difformità nell’iter burocratico al netto delle indagini?

A tal proposito, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, per le stranezze attuate dall’Ufficio Tecnico circa l’andamento burocratico di certi provvedimenti, anche la concessione edilizia di via Ciaramella sarà annullata in autotutela perché, allo stesso modo, dopo aver abbattuto l’immobile pre esistente, dagli uffici competenti si sono accorti che in quella porzione di area nel sottosuolo dovrà sorgere la stazione della Metropolitana. Insomma una sprovvedutezza tale da mettere l’Ufficio Tecnico ancor di più sotto la lente di ingrandimento.

Continua a leggere
Pubblicità
Pubblicità

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy