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POLITICA

De Luca sulla guerra in Ucraina “Stiamo andando verso l’allargamento del conflitto militare”

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Nella consueta diretta del venerdì, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca ha voluto dire la sua sulla guerra in Ucraina che perdura da un mese e sugli scenari futuri.

Continuo a registrare una valanga di follia e conformismo che sta eliminando ogni spazio per la ragione critica. Stiamo andando verso l’allargamento del conflitto militare con uso di armi nucleari e coinvolgimento di paesi della Nato con un’irresponsabilità che io considero sconvolgente. Quello che conta per me è il destino della povera gente, di questo popolo massacrato di cui sembra che nessuno abbia voglia di interessarsi seriamente. Sembrano carne da macello sugli altari delle iniziative di potere, nessuno vuole tutelare la vita di milioni di esseri umani. Come lasciamo ai nostri figli e nipoti decenni di pace e non di guerra? Come tuteliamo l’economia italiana e le imprese di fronte a posizioni irresponsabili? Il presidente ucraino mi sembra un coraggioso, malato politicamente di irresponsabilità, ha proposto due cose: copertura aera della Nato quindi terza guerra nucleare e blocco delle forniture energetiche, cioè messa in ginocchio dei paesi occidentali (in primis Germania e Italia). Una posizione un po’ esagerata. Cosa ha cambiato la scena internazionale? La richiesta dell’Ucraina di entrare nella Nato e noi abbiamo risposto che era un paese libero che poteva entrare quando voleva. Un conflitto regionale si sta trasformando in uno mondiale, l’ira di Dio con armi e tutto”.

“La Nato ha bombardato Belgrado, non è un’alleanza difensiva perché sono innumerevoli le iniziative prese senza il consenso come la guerra in Libia, la seconda occupazione dell’Iraq. Ho ricevuto ieri l’ambasciatore cinese a Napoli ed era presente quando il segretario di stato americano fece vedere una provetta bianca come prova di armi di sterminio, era un falso costruito dalla Cia e dall’America. Così per l’Afghanistan, abbiamo avuto il blocco navale a Cuba e ha fatto benissimo Kennedy a farlo. Io ero giovane quando ho visto il massacro dei Cileni e la morte di Allende. Noi dobbiamo difendere l’identità territoriale ma nella guerra dei sei giorni, Israele ha occupato la parte meridionale della Siria, io credo che Israele abbia fatto bene e non solo tra quelli che ritengono di ripristinare l’identità della Siria. Leopoli faceva parte della Polonia non dell’Ucraina, la Crimea è stata aggregata negli anni ’50, il 90% della popolazione è russo. La Russia è colpevole ma nessuno è innocente, è colpevole perché ha dato via alla guerra preventiva, stesso metodo adottato da Bush e dai teorici inaugurati con l’invasione dell’Iraq. Quando noi riteniamo che in un paese ci sia un regime o un orientamento pericoloso noi riteniamo nostro dovere intervenire con la guerra. L’Occidente non è innocente perché l’Ucraina ha violato gli accordi di Minsk, doveva garantire l’autodeterminazione del Donbass, anzi si è avviata una sorte di pulizia linguistica. Il mondo deve essere unipolare altrimenti arriviamo alla terza guerra mondiale e solo Papa Francesco lo ha capito. Oggi l’obiettivo degli Stati Uniti è mettere in ginocchio la Russia, non è nel nostro interesse avere un conflitto che duri in eterno o metta in difficoltà l’energia. Adesso stiamo andando in giro per il mondo alla ricerca di forniture di gas ma prima di due anni non arriva nulla e se si bloccano dalla Russia noi siamo in ginocchio e questo è inaccettabile. Dobbiamo essere consapevoli di un proverbio arabo, mi è amico chi mi dice la verità non chi mi da sempre ragione. Noi dobbiamo essere amici eterni degli Stati Uniti ma avere la dignità e parlare un linguaggio di verità. Quando sento parlare chi rappresenta l’Europa non capisco in base a cosa, auguriamoci che ad un certo punto ripresa fiato la ragione. Oggi la ragione laica è scomparsa dall’Europa. Noi 5 mesi fa dovevamo riconoscere la Crimea alla Russia, sarebbe la guerra civile in eterna, poi un’autonomia del Donbass e la neutralità dell’Ucraina. Se avessimo formalizzato questa proposta non lo so, magari l’invasione la facevano lo stesso ma non avevano motivi per farla. Io anche per ragioni di età guardo con angoscia al mondo che lasceremo ai nostri figli e nipoti, sarà difficile vivere. Sono indignato per il livello di superficialità, un mondo dipinto in bianco e nero. Stiamo inondando l’Europa di una montagna di mistificazioni. Aspetteremo l’esito della guerra che sarà tragico, ma mi dovevo sfogare mi sta venendo il mal di fegato a sentire le stupidaggini che danno giornali e televisioni“.

POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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