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CALCIO, Napoli Fiorentina le pagelle. Partita deludente, Albiol e Allan i migliori

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NAPOLI – Dopo un’altra partita deludente fatta dal Napoli, l’unica nota positiva è quella che le alternative si fanno trovare pronte e giocatori come Rog e Ounas possono anche essere considerati complementari ai titolari.

Reina 6 – Non è stato impegnato particolarmente, anche se si è fatto superare facilmente da Simeone nel primo tempo, fortuna per il Napoli che era finito già in fuorigioco.

Hysaj 6 – Ha dato un buon apporto alla squadra, le azioni maggiormente si sono sviluppate dalla sua parte così ha potuto dare un buon contributo alla causa, anche se non è potuto essere sempre incisivo come nella prima parte del match.

Mario Rui 6 – Molto più in partita a differenza delle altre prestazioni passate, segno che sta recuperando la forma ideale per mantenere i novanta minuti ad alti ritmi. Bisogna che però rodi ancor di più il fraseggio con i propri compagni ma si è fatto trovare pronto anche in fase di copertura.

Allan 6,5 – Il solito motorino napoletano. Effettua una precisa e costante interdizione del gioco e lotta su ogni pallone. Stranamente è stato l’unico giocatore oggi che è riuscito a saltare qualche volta l’uomo creando buone occasioni di gioco.

Jorginho 5 – Un po’ sottotono la sua prestazione, è apparso lento e non è riuscito quasi mai a dettare le geometrie del gioco napoletano. Buona il suo inserimento al 7′ minuto ma poi l’ha sprecato malamente. Un po’ lento e macchinoso e non sempre presente al supporto del gioco che partiva dalle retrovie.

Hamsik 5 – Anche lui come il suo compagno di reparto, è apparso lento e macchinoso. Al 58′ fa gridare al goal ma pone la palla all’esterno della rete. Quando prende palla difficilmente riesce ad impostare o avanzare palla al piede, molto frequenti i suoi passaggi all’indietro.

Callejon 5,5 – Corre tanto come sempre, ma difficilmente riesce a incidere, senza Insigne sembra aver smarrito la strada degli inserimenti alle spalle della difesa e difficilmente riesce a saltare l’uomo. Stanco sia dal punto di vista fisico che mentale.

Mertens 5,5 – Prestazione sbiadita quella dell’attaccante belga, più per meriti della difesa della Fiorentina che per demeriti suoi. Servito poco dai compagni, molte volte è dovuto uscire dalla linea difensiva gigliata per procurarsi qualche pallone. Molto deludente il tiro fatto in occasione del goal mancato che lo ha visto tirare solo davanti alla porta.

Zielinski 4,5 – E’ stato il più scarso in campo, complice anche la sua posizione fuori ruolo e poche volte provata in allenamento. Dal primo minuto appare nervoso e sbaglia parecchi passaggi e anche qualche occasione da goal tra le poche create dal Napoli.

Sarri 5 – La sua colpa rimane quella di aver portato i titolari all’estremità delle forze. Il Napoli non arriva mai nell’area della Fiorentina almeno fino al goal annullato a Simeone. La fiducia tra i giocatori del Napoli, anche se lievemente, cresce col passare del tempo. Anche l preparazione della gara è stata sbagliata, non tentando Ounas o Giaccherini dal primo minuto e facendo in modo che il Napoli giocasse il proprio calcio piuttosto che stravolgerlo cercando ostinatamente verticalizzazioni impossibili o soluzioni dalla destra. Complice in tutto del pareggio odierno e delle opache prestazioni delle ultime gare.

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Calcio, l’Italia batte il Belgio e si qualifica ai quarti di Nations League: decide un gol di Tonali

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Alzi la mano chi, dopo gli Europei tedeschi dello scorso giugno, avrebbe scommesso ancora sulla Nazionale di Luciano Spalletti. Probabilmente pochi o nessuno, ma quello che emerge dalla vittoria ottenuta ieri sera contro il Belgio che ci consente di staccare il pass per i quarti della Nations League, ci fa sicuramente ben sperare.

Infatti, se quella con la Francia a settembre era stata la partita della rinascita, quella di ieri sera allo stadio Re Luigi Baldoino di Bruxelles è stata una dimostrazione di forza e compattezza, una vittoria di grande carattere, dopo una partita nella quale l’Italia ha spesso dominato il gioco e controllato la manovra, ma dove ha saputo anche soffrire.

Insomma, la Nazionale inizia ad assumere i tratti del suo allenatore: bella e cattiva quanto basta, capace di giocare a calcio e di combattere quando l’occasione lo richiede. Alla fine la decide un gol di Tonali nel primo tempo, al termine di una splendida azione corale che ha visto l’ex milanista battere il belga Casteels con un comodo tap-in.

Ora testa a domenica e al big match con la Francia al Meazza, con il cuore sgombro dalle pressioni di una qualificazione ormai già ottenuta e con la consapevolezza di aver aperto un nuovo ciclo azzurro che si spera possa darci tante soddisfazioni.

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Calcio, l’Inter domina ma non va oltre il pari con il Napoli: è 1-1 al Meazza

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Si è concluso con un pareggio il big match della 12esima giornata di Serie A, che ha visto affrontarsi allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro i padroni di casa dell’Inter e il Napoli allenato da Antonio Conte.

Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita, ma è il Napoli a passare in vantaggio grazie ad uno schema su palla inattiva concluso dal tocco sotto porta dello scozzese McTominay, bravo a sfruttare la disattenzione di Dumfries in marcatura. Sembra in discesa la gara per gli azzurri, fino a quando Hakan Calhanoglu non decide di buttare giù la porta con un destro imparabile che si infila nel sette, senza lasciare scampo a Meret.

La ripresa è un monologo dell’Inter, che tiene in mano il pallino del gioco e crea tante occasioni da gol non finalizzate dagli uomini di Inzaghi, su tutte il rigore sbagliato da Calhanoglu alla mezz’ora, per fallo in area su Dumfries.

Nel finale occasione anche per gli ospiti, con Simeone che non inquadra lo specchio della porta da pochi metri, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore. Un punto che fa bene soprattutto al Napoli, che esce indenne dal Meazza e mantiene la vetta della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio.

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Napoli, che bello senza coppe: batte il Milan e consolida il primato

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Una vittoria convincente, senza quasi mai rischiare di prendere gol e segnandone due in un tempo, sufficienti per vincere la sfida del Meazza contro il Milan.

I padroni di casa si presentano al match con gli azzurri senza gli squalificati Theo Hernandez e Reijnders, cui si aggiunge il forfait dell’ultimo minuto di Pulisic per un attacco di gastroenterite.

Gli uomini di Conte entrano in campo con un’idea ben precisa, che si tramuta nel gol di Lukaku dopo appena 5 minuti, grazie al filtrante di Zambo Anguissa che taglia la difesa rossonera e consente al numero 11 belga di siglare il vantaggio. Poi ci pensa Kvaratskheila a raddoppiare sul finire del tempo, con un assolo degno dei tempi migliori e un tiro che seppur non irresistibile supera Maignan.

Il secondo tempo è uno sterile monologo del Milan, che trova il gol con Morata a inizio ripresa, giustamente annullato per il fuorigioco dell’attaccante spagnolo. Poi nulla più, con un Napoli che si limita a difendersi chiudendo ogni spazio e un Milan che non si sveglia nemmeno con gli ingressi dell’acciaccato Pulisic e di Rafael Leao, l’escluso eccellente.

Conte porta il vantaggio dall’Inter a 7 punti, in attesa del match dei nerazzurri sul campo dell’Empoli, e tenta la prima fuga della stagione, grazie ad un calendario favorevole e al vantaggio di non giocare le coppe.

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