Tanta paura e nessun ferito all’ufficio postale di San Giuseppe Vesuviano, a piazza Garibaldi, in provincia di Napoli, dove si è verificato il crollo di una controsofittatura all’interno dei locali.

Al momento dell’incidente, nell’ufficio c’erano decine di persone che, comprensibilmente, si sono spaventate: qualcuno è scappato fuori, tutti hanno dato l’allarme.

Sul posto sono arrivati i carabinieri, che hanno provveduto a mettere in sicurezza la zona e disposto la chiusura dell’ufficio. Secondo una prima ipotesi il crollo si è verificato in seguito ad infiltrazioni dell’acqua piovana. La controsoffittatura era in alluminio e in muratura.

(fonte: ilmattino.it)

Attimi di paura nel quartiere Mercato di Napoli.
I carabinieri della Compagnia Stella hanno trovato un borsone sospetto in una delle scale di un palazzo in via Cosenza. Le operazioni hanno richiesto particolare perizia; la probabilità che si trattasse di un ordigno, visti i tempi che corrono, erano molto alte. Scongiurata questa evenienza, all’interno del borsone sono state trovate una pistola Beretta 950 (probabilmente prebenda di un furto dello scorso 13 febbraio nel comune di San Giuseppe Vesuviano), 134 proiettili di vario calibro, un involucro contenente 12 grammi di marijuana, due bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.
Il materiale è stato ovviamente sequestrato. A breve ci saranno esami balistici e dattiloscopici per verificare se l’arma sia stata utilizzata in fatti di sangue.

Insulti e maltrattamenti erano quotidiani. Non passava attimo senza che il compagno la vessasse. Alla base pretesti insensati, fomentati verosimilmente da sentimenti di odio nei confronti della popolazione ucraina. In più occasioni, infatti, non aveva nascosto di essere favorevole all’invasione russa. La compagnia è proprio ucraina e le liti sono all’ordine del giorno. Nessuna denuncia era mai stata presentata, nonostante le percosse, gli insulti e le minacce.

Poi l’evento che ha rotto gli argini del silenzio. La voce si è nuovamente alzata e il 69enne di San Giuseppe Vesuviano ha colpito la donna con una bottiglia di vetro e poi le ha puntato contro un bastone di legno. L’ha minacciata e poi ha tentato di incendiare casa, dando fuoco ad alcuni abiti della compagna. La vittima, 50enne, non ha abbassato la testa e ha atteso che l’uomo si allontanasse in un’altra stanza per comporre il 112. I carabinieri della stazione di San Giuseppe Vesuviano sono arrivati in pochi istanti. Il 69enne è finito in manette ed è ora in carcere in attesa di giudizio.