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Cronaca

È morto Freddy Rincon, ex calciatore del Napoli, aveva 55 anni

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 Freddy Rincón, ex calciatore del Napoli, Real Madrid e della Colombia è morto nelle ultime ore. Era ricoverato da lunedì 11 Aprile in ospedale a causa di un incidente stradale nei pressi di un incrocio a Cali, in Colombia. e le sue condizioni di salute erano peggiorate.

A dare la notizia è stata la Federcalcio Colombiana, che ha scritto in un comunicato: “La Federcalcio colombiana si rammarica profondamente per la morte di Freddy Eusebio Rincón Valencia e invia un messaggio di sostegno e incoraggiamento alla sua famiglia, agli amici e ai parenti in questo momento difficile. Rincón ha fatto parte della nostra nazionale colombiana ai Mondiali di Italia 1990, Stati Uniti 1994 e Francia 1998. Così come nella CONMEBOL Copas América Cile 1991, Ecuador 1993 e Uruguay 1995. Ha fatto anche parte di Independiente Santa Fe e América de Cali in Colombia. Oltre a diversi club in Brasile e in Italia, è stato anche il primo colombiano a indossare la maglia del Real Madrid in Spagna. Ciò costituisce una grande perdita per la sua famiglia e i suoi amici, ed è anche una sfortunata partenza per il nostro sport, dove ci mancherà e lo ricorderemo con grande affetto, apprezzamento, rispetto e ammirazione. Inviamo forza, sostegno e le nostre condoglianze alla sua famiglia, sperando che possano sopportare questa triste e dolorosa perdita”.

La SSC Napoli ha pubblicato un post su Twitter: “La SSC Napoli si unisce al dolore della famiglia Rincon per la scomparsa del caro Freddy, calciatore azzurro nella stagione 94/95”. Con la maglia del Napoli, nel ruolo di centrocampista, Freddy Rincon ha giocato 28 partite segnando 7 gol: le doppiette a Padova e Lazio più le rete a Reggiana, Cremonese e Genoa

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Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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