Resta sintonizzato

Afragola

AFRAGOLA, Tuccillo senza maggioranza, ma chi è che realmente ha sancito la debacle in Consiglio?

Pubblicato

il

AFRAGOLA – Stamattina, come anticipato da Minformo, si è svolto il Consiglio Comunale in seduta straordinaria che è succeduto a quello scorso nel quale si era sancito il rinvio dei punti all’ordine del giorno, successivi a quello del bilancio consolidato, così come proposto dai consiglieri Giustino e Pannone.

Dall’aula chi ne è uscita con le ossa rotte è stata sicuramente la maggioranza che grazie ad un’opposizione compatta a respingere qualsiasi proposta si sono registrate sia la bocciatura di un emendamento presentato dal consigliere Boccellino sul tema della destinazione d’uso legata a degli immobili acquisiti a patrimonio comunale e sia la bocciatura della variazione del bilancio con conseguente piano economico triennale.

Nel primo punto all’ordine del giorno si discuteva della destinazione d’uso di due appartamenti acquisti a bene patrimoniale, poiché costruiti in maniera abusiva. Il consigliere Boccellino prende la parola e comincia a fare un excursus che parte dalla genesi dell’immobile. L’impressione è stata lampante, il PD non volveva che il primo piano, ovvero uno dei due immobili venisse tolto agli attuali occupanti. Il motivo sembra essere il segreto di Pulcinella, voci di corridoio indicano gradi di parentela o affini degli occupanti con alcuni consiglieri comunali. Addirittura in un suo passaggio il consigliere Boccellino descrive il manufatto abusivo come il nido d’amore costruito per esigenza matrimoniale, quasi come se volesse far scappare una lacrima ai presenti in Assise. Tant’è vero che quando gli viene chiesto di formulare l’emendamento per iscritto, addirittura il capogruppo del PD tenta anche di dare direttamente l’indirizzo politico, dopo aver richiesto l’intervento dell’ufficio tecnico per verificare l’attuale stato di cose, visto il protrarsi del tempo, sarà il sindaco poi a chiedere di modificare quanto scritto per rendere l’emendamento non unilaterale. Le intenzioni del consigliere democratico sono chiare: il primo piano è da stralciare dalla delibera. Ma veniamo al dunque. Arriva il momento della votazione all’emendamento e la maggioranza si fa vedere spaccata. L’emendamento di Boccellino non passa. Da sottolineare le astensioni di Di Mauro, Boemio e i tre di “A Viso Aperto”. Si passa alla votazione della delibera e qui emerge un dato politico allarmante. Il PD si dissocia dall’idea del proprio sindaco appartenente allo stesso partito. Tuccillo vota favorevole la delibera di giunta, ovviamente non poteva fare altrimenti, voleva dire sconfessare se stesso e i consiglieri del suo partito si astengono. Per motivi di natura sociale e per il bene pubblico quelli di “A viso Aperto” votano favorevole così come ha fatto il sindaco, l’opposizione e UDC si astengono. La delibera passa con soli cinque voti favorevoli e sedici astenuti. Un dato politico allarmante che fa registrare la prima battuta d’arresto di questa maggioranza che determina l’isolamento di un sindaco che ormai non ha più i numeri per governare.

Al secondo punto all’ordine del giorno si doveva votare la variazione di bilancio col conseguente piano triennale. Praticamente la pianificazione politica dei prossimi tre anni ad Afragola. Anche qui si ripete il teatrino del PD. Boccellino, ormai l’agnello sacrificale, ci mette di nuovo la faccia e chiede il rinvio dell’ordine del giorno. A quel punto è Gennaro Giustino che non ci sta e fa valere la sua posizione, quella in cui quando è stato lui a richiederlo la settimana scorsa il sindaco Tuccillo si è astenuto dal voto e oggi è lui a non capire la posizione del sindaco e del suo partito ed è per questo che al momento del voto al rinvio si è astenuto. Ma anche se avesse votato a favore, il rinvio sarebbe stato bocciato lo stesso perché oggi, la maggioranza non aveva peso dal punto di vista proprio numerico. Infatti quello che sono pesate di più al primo cittadino oggi, sono state le assenze fisiche di alcuni consiglieri di maggioranza che hanno determinato anche la bocciatura della variazione del bilancio. Da registrare comunque, anche in questo caso, l’astensione del gruppo “A Viso Aperto” che rivendica il fatto di essere andati in Consiglio Comunale senza che le sue proposte siano state accolte dalle attenzioni del primo cittadino. La bocciatura, quindi, della variazione di bilancio arriva per questioni politiche e non tecniche. Cosa ancor più grave perché laddove si fosse entrati nel merito, si fosse visto anche come alcuni capitoli di bilancio fossero stati sfruttati ad hoc per la prossima campagna elettorale. Perché se si sceglie di asfaltare una strada piuttosto che un’altra, sarebbe bello sapere anche la motivazione. Ma tutto questo non è dato sapere visto che è stato tutto bocciato. Variazione e piano triennale. Questo Consiglio non approva la pianificazione redatta dalla propria giunta. Il fallimento è in atto e il sindaco ne deve fare ammenda. E la cosa più naturale che potrebbe fare il primo cittadino adesso, così come chiesto anche dal consigliere Boemio in aula, è quella di recarsi al protocollo e rassegnare le proprie dimissioni. Ma capiamo che il pregio di arrivare a fine mandato è superiore a qualsiasi opera di bene comune.

Ma analizziamo però chi ha davvero ha determinato questa debacle. Tutti sanno che il sindaco Tuccillo ha la maggioranza risicata sancita dal suo voto in aula e tutti sapevano gli impedimenti di Giuseppe Cerbone – attualmente fuori Italia – e i problemi di tipo medicale che attanagliano il consigliere Raffaele Falco. Addirittura c’era il pericolo che anche il consigliere Gennaro Castaldo potesse assentarsi a questo consiglio per problemi di salute. Se poi ci mettiamo qualche assente imprevisto (vedi Concas ndr) è logico che i numeri in maggioranza vengono meno. Ma chi ha voluto fortemente che il Consiglio si svolgesse oggi 5 Dicembre, in fretta e in furia, consapevoli delle assenze giustificate di alcuni consiglieri di maggioranza? Chi ha voluto fortemente quest’Assise pur consapevole che una forza di maggioranza avesse fatto esplicitamente richiesta di una convocazione di maggioranza pre consiglio? Siamo sicuri che oltre la dissidenza verace e trasparente di Gennaro Giustino non ci siano altri che nell’ombra tramano alle spalle di Tuccillo?

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo pare che il presidente del Consiglio Nicola Perrino, fedele fino alla fine a questa consiliatura, stia tentando lo sgambetto al primo cittadino e la convocazione repentina di questo consiglio può esserne una testimonianza valida, perché tolta la credibilità a Tuccillo, automaticamente si apriranno le porte delle primarie di centro sinistra all’attuale presidente del Consiglio da disputare in concorrenza con Boccellino per aggiudicarsi la leadership. Quindi, se fossero confermate le nostre indiscrezioni si potrebbe benissimo affermare che Giustino stia solo passando per il capro espiatorio, mentre i “pupari” dell’attuale debacle tucciliana siano da ascrivere in altre file della maggioranza.

Continua a leggere
Pubblicità
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Afragola

AFRAGOLA. Raccolta Rifiuti come a Giugliano? Parenti e amici di politici assunti dalle vecchie ditte del servizio igiene urbana

Pubblicato

il

AFRAGOLA – Da poco più di un mese nel comune normanno si è insediata la nuova ditta del servizio di igiene urbana, affidataria di un appalto di svariati decamilioni per la durata di nove anni. Un appalto mostruoso mai visto prima in tutto l’hinterland napoletano. A vincerlo è stata una ditta che ha sede legale a Imperia ma il cui Amministratore è di origini afragolesi.

Premesso che per una querela sporta ai danni dell’ex Senatore Vincenzo Nespoli in merito proprio alle modalità che lo stesso voleva imporre alla funzionaria denunciante su come istruire l’indizione di gara sulla raccolta rifiuti, oggi è in corso un processo che vede coinvolti il dominus afragolese e l’attuale dirigente alle Finanze Marco Chiauzzi, oggi la nostra attenzione si focalizza su altre anomalie che riguardano lo stesso settore.

Prima che le chiavi del cantiere passassero nelle mani della Ecology srl il servizio era affidato alla Buttol mediante una gara indetta nell’ottobre del 2020 ma affidata nel dicembre 2021, quattordici mesi dopo e nel frattempo era sempre la Buttol ad espletare tale servizio, come? Non si sa. Ma andiamo oltre. La gara prevedeva l’affidamento per la durata di mesi 6+2 per un importo complessivo pari a € 4.009.967,62 iva esclusa di cui € 41.102,72 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.

L’anomalia della nostra cronistoria sta nel fatto che la ditta Buttol, dopo la scadenza di 8 mesi previsti da questo affidamento abbia goduto di altre proroghe per altri 30 mesi per un valore pari a cinque volte a quello dell’affidamento previsto dal bando di gara.

Insomma. Per un appalto di circa 4 milioni di euro si è arrivati a far incassare alla ditta Buttol srl prima e Velia Ambiente srl poi una somma di 20 milioni di euro.

Ma le stranezze e le anomalie non finiscono qui. Fin dall’affidamento della prima gara ad oggi per quanto riguarda i 38 mesi presi in esame dal nostro articolo, non è stato mai firmato alcun contratto che potesse far valere un accordo tra le parti né dalla ditta Buttol srl e ne dalla ditta Velia Ambiente srl subentrata alla prima nello stesso appalto. Quindi le anomalie aumentano se si considera la possibilità di poter far subentrare una ditta in un appalto mai sottoscritto tra le parti.

Sarebbe tutto quasi normale se ci fermassimo qui. Invece no. L’Amministrazione Pannone su quest’affidamento si è superata. Oltre alle proroghe, sicuramente illegittime, che superano di gran lunga il valore dell’appalto iniziale e la mancanza delle firme sui contratti, quindi l’assenza di una legittimità da parte dell’azienda ad espletare il servizio, c’è da aggiungere, inoltre, che a tali ditte, prive di ogni legittimità – è bene ricordarlo sempre – sono stati affidati anche una serie di servizi aggiuntivi per diverse centinaia di migliaia di euro e la totale assenza di penali e ricorsi. Come se queste due ditte avessero sempre esplicato in maniera eccellente il proprio servizio di raccolta rifiuti.

Ma l’Amministrazione Pannone non si accontenta di farci chiudere le riflessioni sul vecchio appalto dei rifiuti in questo modo. Abbiamo ancora dell’altro. Poi non venissero a lamentarsi i cittadini sui costi esorbitanti della TARI. Da una parte devono uscire tutti questi soldi che beneficiano chissà chi. Ma andiamo avanti.

Durante questi 38 mesi queste due ditte hanno anche assunto del personale e da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che le due ditte abbiano anche ricevuto alcune pressioni da addetti ai lavori per far assumere parenti e amici e da quello che trapela, sembrerebbe che dietro ai camion della raccolta rifiuti ci siano finiti parenti o affini di consiglieri e/o di candidati nelle liste del Sindaco Pannone. Il dubbio che ci sovviene ora è: In che modo sono state assunte queste persone, tempo determinato o indeterminato? Hanno anche diritto al passaggio di cantiere e quindi sono finiti per essere dipendenti della nuova ditta? Lo scopriremo in questi giorni e vi daremo aggiornamenti.

Praticamente la vicenda somiglia tanto a quella di Giugliano che ha visto indagati il Sindaco Nicola Pirozzi e il vicesindaco Antonio Poziello. Solo che qui ad Afragola non si hanno traccia di mazzette e orologi di lusso e si spera tanto per l’Amministrazione ma soprattutto per il Sindaco Pannone, persona onesta, perbene e ottimo professionista, che il disegno portato avanti dai settori non sia lo stesso.

Continua a leggere

Afragola

AFRAOGLA. Processo SEAN. I PM della Corte di Appello chiedono la conferma della pena di primo grado. 8 anni di reclusione per Nespoli

Pubblicato

il

AFRAGOLA – In queste ore si è conclusa l’udienza di Appello al Processo “SEAN” che vede coinvolti l’ex Senatore Vincenzo Nespoli e il commercialista Maurizio Matacena accusati in relazione alla vicenda della bancarotta fraudolenta e riciclaggio. In riferimento al complesso residenziale in Afragola al rione San Marco.

I PM hanno chiesto la conferma delle condanne di primo grado, che per Nespoli prevedevano una pena di otto anni di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre per Maurizio Matacena la condanna ad anni quattro di reclusione e interdizione di 5 anni dai pubblici uffici.

Questa vicenda giudiziaria non è solo che la punta dell’iceberg che vede il vero dominus dell’Amministrazione afragolese coinvolto in altri procedimenti.

Infatti solo pochi mesi fa la stessa Corte di Appello conferma e condanna l’ex Senatore a 9 anni di reclusione in merito al processo “La Gazzella” accusato, anche in questo caso di bancarotta fraudolenta, riguardante il fallimento della società di vigilanza La Gazzella di Afragola, che presentava un passivo di 25 milioni di euro.

Per gli stessi fatti a Luglio scorso Nespoli è stato condannato dalla Corte di Appello di Napoli, quinta sezione civile, a risarcire il Curatore del fallimento de La Gazzella S.R.L. per i danni arrecati alla società e ai suoi creditori. La somma complessiva, aggiornata alla data della decisione, ammontava a € 16.231.428,71. Inoltre, Nespoli si dovette farsi carico anche delle spese legali dei due gradi di giudizio relative alla controversia, quantificate in € 127.729,00.

A dicembre è stata fissata la data per le arringhe difensive degli avvocati di Nespoli e Matacena. Una volta concluse le arringhe, si attende la sentenza entro la fine dell’anno o, al limite, nel primo bimestre del nuovo anno.

Tempi duri per il deus ex machina dell’Amministrazione afragolese. Per lui l’anno prossimo sarà un anno molto intenso che si spera, lo vedrà un po’ più occupato nelle sue faccende personali e un po’ più lontano dalla vita pubblica afragolese.

Continua a leggere

Afragola

AFRAGOLA. Il Parco residenziale che doveva sostituire il Cinema Splendido non sarà più costruito. Annullato in autotutela il PDC.

Pubblicato

il

AFRAGOLA – Sono passati cinque mesi da quando l’Ufficio Tecnico del Comune di Afragola rilascia il Permesso di Costruire legato ad una Convenzione Urbanistica che vedeva la monetizzazione degli standard urbanistici nel lotto di terreno dove una volta sorgeva il Cinema Splendido.

Rilasciato il Permesso, iniziano i lavori di abbattimento di quello che fino a poco tempo fa rappresentava un luogo di aggregazione e di cultura. La ditta firmataria della Convenzione e richiedente del PDC nonché esecutrice dei lavori di abbattimento e ricostruzione è la Ditta Gralise Costruzioni srl di Afragola.

All’indomani di questo provvedimento amministrativo si è messa in moto una macchina investigativa che ha perfino interessato gli alti piani della Procura della Repubblica di Napoli, infatti tante sono state le visite delle Forze dell’Ordine delegate che in questi cinque mesi hanno raccolto documenti ed escusso quasi tutti i funzionari comunali coinvolti nell’iter burocratico inerente la Convenzione di cui sopra, fino ad arrivare alle ore 14:42 di oggi pomeriggio quando al protocollo compare la determinazione della sospensione dei lavori e di avvio del procedimento di annullamento in autotutela del Permesso di Costruire sopra citato.

Ma cosa è successo di così tanto grave al punto da scomodare la Procura della Repubblica? A un certo punto si è messa in moto una imponente azione info investigativa e in pochi giorni sono stati escussi dalla caserma dei carabinieri di Afragola funzionari e dirigenti comunali, l’ingegnere dell’urbanistica Valerio Esposito, Maria Pedalino e quattro responsabili dell’ufficio Gare e Appalti.

L’oggetto delle investigazioni era quello di verificare se prima del rilascio della Convenzione e della relativa produzione edilizia si è provveduto a fare le verifiche preliminari e quello che è emerso è che le verifiche preliminari sono state fatte in maniera tardiva e soprattutto sono state effettuate sulla base di autocertificazioni ma la cosa più eclatante emersa è che il richiedente del Permesso era detentore di un debito tributario di circa € 130mila nei confronti del Comune di Afragola e per i regolamenti dei tributi e regolamento di contabilità con tale difformità non avrebbe mai potuto firmare quella convenzione.

Allora le domande che ci poniamo sono: Se non si fosse mossa la Procura, per giunta una Sezione non di competenza territoriale dato che Afragola è sotto la giurisdizione di Napoli Nord, quindi non è escluso un interessamento diretto del Procuratore Capo di Napoli e della DDA, il Comune di Afragola nello specifico l’Amministrazione Pannone avrebbe mai sospeso questi lavori? Perchè i controlli non sono stati fatti prima di far firmare la Convenzione e prima dell’abbattimento del Cinema Splendido? Saremmo mai stati messi in grado di sapere tali difformità nell’iter burocratico al netto delle indagini?

A tal proposito, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, per le stranezze attuate dall’Ufficio Tecnico circa l’andamento burocratico di certi provvedimenti, anche la concessione edilizia di via Ciaramella sarà annullata in autotutela perché, allo stesso modo, dopo aver abbattuto l’immobile pre esistente, dagli uffici competenti si sono accorti che in quella porzione di area nel sottosuolo dovrà sorgere la stazione della Metropolitana. Insomma una sprovvedutezza tale da mettere l’Ufficio Tecnico ancor di più sotto la lente di ingrandimento.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy