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AFRAGOLA, Tuccillo sempre più solo. Affinito: “Si approva solo quello che interessa alla politica”

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AFRAGOLA – Del flop verificatosi al Convegno cittadino del PD ne abbiamo ampiamente discusso e sviscerato. La debacle del partito democratico è sotto gli occhi di tutti. Dopo le varie vicissitudini vissute all’ombra di membri mortificati dal primo cittadino e segreteria che ha visto più commissari di una questura, il sindaco Tuccillo, massimo esponente del Partito sul territorio, nonché vicesegretario regionale del PD e oggi Presidente dell’ANCI Campania, ancora non riesce a trovare un’unità di intenti all’interno della circoscrizione cittadina.

Le elezioni del segretario di partito vinte poi da Francesco Zanfardino, rampollo dei Giovani Democratici hanno ancor di più inasprito gli animi dei Pdini dissidenti. Il consigliere Vincenzo Concas si è presentato in aula all’ultimo consiglio comunale come un fiume in piena sparando a zero all’indirizzo del primo cittadino, rinfacciandogli tutti i suoi fallimenti descritti anche da una testata locale edita da un consigliere di maggioranza. Infatti il consigliere Vincenzo Concas mentre descriveva le azioni impopolari fatte dal primo cittadino, prendeva ad esempio proprio alcune righe tratte da un articolo della testata giornalistica, stupendosi, a tratti, di come fosse stato possibile che un giornale edito da uno dei consiglieri che ha sempre appoggiato in tutto qualsiasi decisione del sindaco, oggi potesse scrivere quelle critiche all’indirizzo di Tuccillo. Biasimi che rafforzano ancor di più la posizione di un critico come Concas, visto che provengono dalla parte moderata della maggioranza. A tal proposito, per capirne di più, abbiamo contattato l’ex assessore Giuseppe Affinito, nonché primo eletto alle ultime amministrative e appartenente allo stesso gruppo politico di Concas, il gruppo “Arcobaleno”, che davanti ai nostri taccuini dichiara: “Ancora una volta si rimandano le questioni importanti per i cittadini riguardanti l’abusivismo (riferito agli ordini del giorni rinviati dopo la richiesta fatta dal consigliere Gennaro Giustino ndr), per approvare ciò che interessa solo alla politica. Il sindaco assume altri dirigenti non afragolesi super pagati invece che garantire le manutenzioni o assumere vigili urbani. È in questo modo che la politica si allontana sempre più dai cittadini. Come dare torto, a questo punto, al Movimento 5 stelle? Stuzzicato invece su ciò che affermava il consigliere Concas in Consiglio, ovvero sull’impiego di alcune figure professionali scelte per difendere l’ente comunale l’ex assessore rincara la dose: “Ci sarebbe tanto da approfondire sull’ufficio legale dell’ente. Certamente gli indirizzi sono politici, ma bisognerebbe controllare in che modo l’avvocatura comunale faccia o meno gli interessi dell’ente, soprattutto presso il Tar e il Consiglio di Stato. Del tipo, chi controlla il controllore? Per questo si approva solo quello che interessa alla politica e non ai cittadini”.

Per quanto riguarda invece il versante dei moderati, ovviamente non la pensano come i dissidenti del PD ma comunque restano critici nei confronti del primo cittadino che ad oggi vede nel proprio alleato solo il versante legato al consigliere Giovanni Boccellino che in aula ha dovuto fare la parte dell’agnello sacrificale, risultando l’unico ad opporsi al rinvio dei punti all’ordine del giorno nell’ultimo Consiglio comunale. Infatti dopo un breve cenno d’intesa col primo cittadino si è trovato ad opporsi e a vedere che il primo cittadino – in realtà non ha potuto fare a meno – appoggiasse la proposta fatta da Gennaro Giustino capogruppo dei moderati di “A viso Aperto”.

In quella stessa Assise Gennaro Giustino ha informato il primo cittadino che nella prossima riunione di maggioranza ci saranno delle cose da chiarire e sicuramente ce ne dovrà essere l’opportunità, almeno per il bene del primo cittadino stesso. Intanto per domani è stata convocata una conferenza dei capigruppo – perché quella in programma per oggi non ha raggiunto il numero di presenti – e da questo, sicuramente usciranno nuovi elementi che faranno capire meglio qual è la posizione dei moderati. Dopo questa conferenza fa d’uopo che venga convocata anche una riunione di maggioranza, un classico che anticipa il Consiglio comunale specialmente uno come il prossimo dove i lavori dell’Assise dovranno stabilire la destinazione d’uso degli immobili abusivi. Ed è in quell’occasione che i moderati di “A Viso Aperto” vorranno vederci chiaro, è legittimo sapere cosa il sindaco abbia inserito nel bilancio consolidato, è legittimo sapere, sempre da parte di chi non ha mai abbandonato la nave, specie quando rischiava di affondare, sapere se il bilancio consolidato, che non ha visto una genesi collegiale, è stato redatto secondo le esigenze pubbliche o in vista della futura campagna elettorale.

E’ legittimo per due motivi, uno perché un’amministrazione che opera lo deve fare sempre e comunque per il bene comune e secondo perché se davvero i moderati di “A viso Aperto” avranno intenzione di salutare il primo cittadino a fine mandato, di certo non permetteranno al sindaco Tuccillo di cominciare a fare campagna elettorale a spese dei contribuenti, lasciandogli anche il vantaggio di partire prima grazie alla sua posizione privilegiata di sindaco uscente. E il fatto che Gennaro Giustino abbia dichiarato di prendere decisioni forti all’interno della riunione di maggioranza, fanno pensare che la decisione, in realtà è già stata presa e Tuccillo perderà anche quella parte di elettorato che gli ha concesso di rimanere al suo posto fino ad ora. Intanto staremo a vedere semmai riunione di maggioranza ci sarà.

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AFRAGOLA. Raccolta Rifiuti come a Giugliano? Parenti e amici di politici assunti dalle vecchie ditte del servizio igiene urbana

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AFRAGOLA – Da poco più di un mese nel comune normanno si è insediata la nuova ditta del servizio di igiene urbana, affidataria di un appalto di svariati decamilioni per la durata di nove anni. Un appalto mostruoso mai visto prima in tutto l’hinterland napoletano. A vincerlo è stata una ditta che ha sede legale a Imperia ma il cui Amministratore è di origini afragolesi.

Premesso che per una querela sporta ai danni dell’ex Senatore Vincenzo Nespoli in merito proprio alle modalità che lo stesso voleva imporre alla funzionaria denunciante su come istruire l’indizione di gara sulla raccolta rifiuti, oggi è in corso un processo che vede coinvolti il dominus afragolese e l’attuale dirigente alle Finanze Marco Chiauzzi, oggi la nostra attenzione si focalizza su altre anomalie che riguardano lo stesso settore.

Prima che le chiavi del cantiere passassero nelle mani della Ecology srl il servizio era affidato alla Buttol mediante una gara indetta nell’ottobre del 2020 ma affidata nel dicembre 2021, quattordici mesi dopo e nel frattempo era sempre la Buttol ad espletare tale servizio, come? Non si sa. Ma andiamo oltre. La gara prevedeva l’affidamento per la durata di mesi 6+2 per un importo complessivo pari a € 4.009.967,62 iva esclusa di cui € 41.102,72 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.

L’anomalia della nostra cronistoria sta nel fatto che la ditta Buttol, dopo la scadenza di 8 mesi previsti da questo affidamento abbia goduto di altre proroghe per altri 30 mesi per un valore pari a cinque volte a quello dell’affidamento previsto dal bando di gara.

Insomma. Per un appalto di circa 4 milioni di euro si è arrivati a far incassare alla ditta Buttol srl prima e Velia Ambiente srl poi una somma di 20 milioni di euro.

Ma le stranezze e le anomalie non finiscono qui. Fin dall’affidamento della prima gara ad oggi per quanto riguarda i 38 mesi presi in esame dal nostro articolo, non è stato mai firmato alcun contratto che potesse far valere un accordo tra le parti né dalla ditta Buttol srl e ne dalla ditta Velia Ambiente srl subentrata alla prima nello stesso appalto. Quindi le anomalie aumentano se si considera la possibilità di poter far subentrare una ditta in un appalto mai sottoscritto tra le parti.

Sarebbe tutto quasi normale se ci fermassimo qui. Invece no. L’Amministrazione Pannone su quest’affidamento si è superata. Oltre alle proroghe, sicuramente illegittime, che superano di gran lunga il valore dell’appalto iniziale e la mancanza delle firme sui contratti, quindi l’assenza di una legittimità da parte dell’azienda ad espletare il servizio, c’è da aggiungere, inoltre, che a tali ditte, prive di ogni legittimità – è bene ricordarlo sempre – sono stati affidati anche una serie di servizi aggiuntivi per diverse centinaia di migliaia di euro e la totale assenza di penali e ricorsi. Come se queste due ditte avessero sempre esplicato in maniera eccellente il proprio servizio di raccolta rifiuti.

Ma l’Amministrazione Pannone non si accontenta di farci chiudere le riflessioni sul vecchio appalto dei rifiuti in questo modo. Abbiamo ancora dell’altro. Poi non venissero a lamentarsi i cittadini sui costi esorbitanti della TARI. Da una parte devono uscire tutti questi soldi che beneficiano chissà chi. Ma andiamo avanti.

Durante questi 38 mesi queste due ditte hanno anche assunto del personale e da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che le due ditte abbiano anche ricevuto alcune pressioni da addetti ai lavori per far assumere parenti e amici e da quello che trapela, sembrerebbe che dietro ai camion della raccolta rifiuti ci siano finiti parenti o affini di consiglieri e/o di candidati nelle liste del Sindaco Pannone. Il dubbio che ci sovviene ora è: In che modo sono state assunte queste persone, tempo determinato o indeterminato? Hanno anche diritto al passaggio di cantiere e quindi sono finiti per essere dipendenti della nuova ditta? Lo scopriremo in questi giorni e vi daremo aggiornamenti.

Praticamente la vicenda somiglia tanto a quella di Giugliano che ha visto indagati il Sindaco Nicola Pirozzi e il vicesindaco Antonio Poziello. Solo che qui ad Afragola non si hanno traccia di mazzette e orologi di lusso e si spera tanto per l’Amministrazione ma soprattutto per il Sindaco Pannone, persona onesta, perbene e ottimo professionista, che il disegno portato avanti dai settori non sia lo stesso.

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AFRAOGLA. Processo SEAN. I PM della Corte di Appello chiedono la conferma della pena di primo grado. 8 anni di reclusione per Nespoli

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AFRAGOLA – In queste ore si è conclusa l’udienza di Appello al Processo “SEAN” che vede coinvolti l’ex Senatore Vincenzo Nespoli e il commercialista Maurizio Matacena accusati in relazione alla vicenda della bancarotta fraudolenta e riciclaggio. In riferimento al complesso residenziale in Afragola al rione San Marco.

I PM hanno chiesto la conferma delle condanne di primo grado, che per Nespoli prevedevano una pena di otto anni di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre per Maurizio Matacena la condanna ad anni quattro di reclusione e interdizione di 5 anni dai pubblici uffici.

Questa vicenda giudiziaria non è solo che la punta dell’iceberg che vede il vero dominus dell’Amministrazione afragolese coinvolto in altri procedimenti.

Infatti solo pochi mesi fa la stessa Corte di Appello conferma e condanna l’ex Senatore a 9 anni di reclusione in merito al processo “La Gazzella” accusato, anche in questo caso di bancarotta fraudolenta, riguardante il fallimento della società di vigilanza La Gazzella di Afragola, che presentava un passivo di 25 milioni di euro.

Per gli stessi fatti a Luglio scorso Nespoli è stato condannato dalla Corte di Appello di Napoli, quinta sezione civile, a risarcire il Curatore del fallimento de La Gazzella S.R.L. per i danni arrecati alla società e ai suoi creditori. La somma complessiva, aggiornata alla data della decisione, ammontava a € 16.231.428,71. Inoltre, Nespoli si dovette farsi carico anche delle spese legali dei due gradi di giudizio relative alla controversia, quantificate in € 127.729,00.

A dicembre è stata fissata la data per le arringhe difensive degli avvocati di Nespoli e Matacena. Una volta concluse le arringhe, si attende la sentenza entro la fine dell’anno o, al limite, nel primo bimestre del nuovo anno.

Tempi duri per il deus ex machina dell’Amministrazione afragolese. Per lui l’anno prossimo sarà un anno molto intenso che si spera, lo vedrà un po’ più occupato nelle sue faccende personali e un po’ più lontano dalla vita pubblica afragolese.

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AFRAGOLA. Il Parco residenziale che doveva sostituire il Cinema Splendido non sarà più costruito. Annullato in autotutela il PDC.

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AFRAGOLA – Sono passati cinque mesi da quando l’Ufficio Tecnico del Comune di Afragola rilascia il Permesso di Costruire legato ad una Convenzione Urbanistica che vedeva la monetizzazione degli standard urbanistici nel lotto di terreno dove una volta sorgeva il Cinema Splendido.

Rilasciato il Permesso, iniziano i lavori di abbattimento di quello che fino a poco tempo fa rappresentava un luogo di aggregazione e di cultura. La ditta firmataria della Convenzione e richiedente del PDC nonché esecutrice dei lavori di abbattimento e ricostruzione è la Ditta Gralise Costruzioni srl di Afragola.

All’indomani di questo provvedimento amministrativo si è messa in moto una macchina investigativa che ha perfino interessato gli alti piani della Procura della Repubblica di Napoli, infatti tante sono state le visite delle Forze dell’Ordine delegate che in questi cinque mesi hanno raccolto documenti ed escusso quasi tutti i funzionari comunali coinvolti nell’iter burocratico inerente la Convenzione di cui sopra, fino ad arrivare alle ore 14:42 di oggi pomeriggio quando al protocollo compare la determinazione della sospensione dei lavori e di avvio del procedimento di annullamento in autotutela del Permesso di Costruire sopra citato.

Ma cosa è successo di così tanto grave al punto da scomodare la Procura della Repubblica? A un certo punto si è messa in moto una imponente azione info investigativa e in pochi giorni sono stati escussi dalla caserma dei carabinieri di Afragola funzionari e dirigenti comunali, l’ingegnere dell’urbanistica Valerio Esposito, Maria Pedalino e quattro responsabili dell’ufficio Gare e Appalti.

L’oggetto delle investigazioni era quello di verificare se prima del rilascio della Convenzione e della relativa produzione edilizia si è provveduto a fare le verifiche preliminari e quello che è emerso è che le verifiche preliminari sono state fatte in maniera tardiva e soprattutto sono state effettuate sulla base di autocertificazioni ma la cosa più eclatante emersa è che il richiedente del Permesso era detentore di un debito tributario di circa € 130mila nei confronti del Comune di Afragola e per i regolamenti dei tributi e regolamento di contabilità con tale difformità non avrebbe mai potuto firmare quella convenzione.

Allora le domande che ci poniamo sono: Se non si fosse mossa la Procura, per giunta una Sezione non di competenza territoriale dato che Afragola è sotto la giurisdizione di Napoli Nord, quindi non è escluso un interessamento diretto del Procuratore Capo di Napoli e della DDA, il Comune di Afragola nello specifico l’Amministrazione Pannone avrebbe mai sospeso questi lavori? Perchè i controlli non sono stati fatti prima di far firmare la Convenzione e prima dell’abbattimento del Cinema Splendido? Saremmo mai stati messi in grado di sapere tali difformità nell’iter burocratico al netto delle indagini?

A tal proposito, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, per le stranezze attuate dall’Ufficio Tecnico circa l’andamento burocratico di certi provvedimenti, anche la concessione edilizia di via Ciaramella sarà annullata in autotutela perché, allo stesso modo, dopo aver abbattuto l’immobile pre esistente, dagli uffici competenti si sono accorti che in quella porzione di area nel sottosuolo dovrà sorgere la stazione della Metropolitana. Insomma una sprovvedutezza tale da mettere l’Ufficio Tecnico ancor di più sotto la lente di ingrandimento.

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