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A Napoli con il Covid chiusi 1.300 negozi, ora arrivato anche il caro bollette

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A Napoli dal 2020, con la pandemia del Coronavirus, risultano cessate circa 1.300 attività commerciali. Molti negozi, boutique ed esercizi di vendita al dettaglio, si sono trasformati soprattutto in bar, pizzetterie o garage. Circa un centinaio, invece, ha chiuso per sempre i battenti. Un tunnel dal quale non si vede l’uscita. L’inizio del 2022 è stato drammatico, i saldi non hanno funzionato, abbiamo avuto la città deserta a causa dei contagi. Poi, il caro bollette con aumenti anche del 120% e si prevedono altri rincari su luce e gas per la guerra in Ucraina. Il governo ci aiuti”. Non le manda a dire Carla Della Corte, presidente di Confcommercio Napoli, che a Fanpage.it si fa portavoce delle enormi difficoltà che stanno vivendo le imprese commerciali in questi anni. Dopo due anni di pandemia da Covid19, di cui adesso si cominciava a vedere qualche spiraglio di uscita, la nuova tegola degli aumenti delle bollette energetiche.

Il caro bollette peserà soprattutto sui pubblici esercizi e sui negozi con grandi metrature, i grandi centri commerciali che hanno consumi elevati di elettricità, ma anche i bar e i ristoranti che hanno necessità di mantenere sempre accesi i frigoriferi. Purtroppo, si prevede una crisi molto dura, se non ci saranno aiuti da parte del Governo Draghi. Finora ha aiutato soltanto la grande industria. Noi speriamo che ci possano essere presto dei ristori anche per le piccole imprese e tutti gli esercizi commerciali, altrimenti sarà un disastro.

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Il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah sarà annunciato alle ore 21 italiane di domani

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Il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah sarà annunciato poco dopo le 22, ora locale in Libano, congiuntamente da Stati Uniti e Francia. Lo riferisce la tv libanese al-Jadid.

Secondo al-Jadid anche il primo ministro libanese Najib Mikati annuncerà l’accordo di cessate il fuoco, esprimerà le sue osservazioni e approverà pubblicamente l’intesa.

Secondo una fonte del governo libanese, la tregua tra Hezbollah e Israele entrerà in vigore domani mattina alle 10 ora locale, un’ora in meno in Italia. Lo riferiscono i media libanesi.

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Crispano, inaugurato il primo distributore d’acqua ecosostenibile nell’istituto comprensivo Quasimodo

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Si è tenuta questa mattina l’inaugurazione del primo distributore d’acqua ecosostenibile nel plesso Capoluogo dell’istituto comprensivo Quasimodo di Crispano, che consentirà agli alunni della primaria di poter approvvigionarsi di acqua tramite delle borracce in alluminio, direttamente a scuola, riducendo il consumo di bottiglie di plastica.

Ecco quanto dichiarato dal sindaco Michele Emiliano in una nota:

“Una scuola senza plastica è un segnale fortissimo che intendo lanciare alla nostra comunità. Rinunciando all’uso delle bottiglie di plastica nel luogo principe della formazione dei nostri ragazzi, gettiamo le basi per un futuro migliore, senza sprechi e più attento all’ambiente. Un tema, questo, su cui i nostri bambini e ragazzi si sono dimostrati molto sensibili e attenti. Questo progetto è la risposta della mia amministrazione alle sfide del nostro tempo e alle richieste dei più piccoli per un mondo migliore, più pulito e sostenibile. L’impegno dell’amministrazione comunale è quello di garantire nei prossimi mesi l’installazione di altri dispositivi anche negli altri plessi scolastici del nostro paese, per un paese sempre più attento alla salvaguardia dell’ambiente”.

Poi, conclude: “Ringrazio la società STEI e tutti gli sponsor che con il loro contributo hanno permesso la realizzazione di questo progetto”.

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Attualità

Centri antiviolenza, a Napoli sos da 495 donne nel 2024

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Negli ultimi due anni le donne che si sono rivolte alla rete dei Centri antiviolenza del Comune di Napoli sono state 1425.

Un numero che è cresciuto passando dalle 460 del 2022 alle 495 del 2024, di cui il 51% non ha sporto denuncia, pur decidendo di chiedere aiuto e rivolgersi ai Cav.

I dati forniti dall’amministrazione comunale infatti riferiscono che sul totale dei casi registrati nell’anno in corso, gli accessi spontanei ai Cav costituiscono il 47%.
Per quanto riguarda la territorialità, la III e la IX Municipalità sono quelle da cui provengono il maggior numero di utenti (49), seguite dalla II Municipalità (44), dalla VIII e dalla X (42) e dalla V (41). Le donne che si sono rivolte ai Cav nel 2024 sono state nell’87 per cento dei casi italiane e sono in prevalenza donne di età compresa tra i 40 e i 49 anni.
Si tratta per il 41 per cento di donne con un titolo di studio di scuola media superiore, ma sono 247 i casi in cui si tratta di donne che non lavorano e dunque economicamente dipendenti dal partner con cui vivono. Maltrattamenti che nel 92 per cento dei casi si manifestano sotto forma di violenza psicologica, nel 71 per cento con violenza fisica, in atti di stalking per il 32 per cento e in violenze sessuali per il 22 per cento. Per quanto riguarda la fotografia dell’aggressore, si tratta nella maggior parte dei casi del coniuge (26 per cento), seguito dagli ex partner, uomini di età tra i 40 e i 59 anni, con un titolo di studio e nel 63 per cento dei casi occupati.

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