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PORTICO di CASERTA, forno crematorio, non viene convocato il Consiglio Comunale, l’opposizione diffida

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PORTICO di CASERTA – Se c’era un’opportunità per dimostrare la volontà di fare quello che chiedevano i cittadini, ossia porre rimedio all’insediamento di un’azienda che incenerisce carcasse di animali da compagnia, era quella di convocare il Consiglio Comunale così come chiesto dall’opposizione e modificare il regolamento comunale della Zona Industriale, aggiungendo una piccola clausola dove si vietava l’insediamento di aziende che avessero come oggetto sociale la cremazione animale e umana. Visto che la zona industriale P.I.P. di Portico di Caserta dista appena 200 metri dal centro abitato.

Invece, tra una mera sospensione dell’agibilità e qualche arrampicamento sugli specchi da parte di quest’amministrazione, nulla è stato fatto. I venti giorni che obbligano il Presidente del Consiglio a convocare l’Assise pubblica chiesta fortemente dai consiglieri dell’opposizione sono passati e così in barba anche al secondo comma dell’art. 39 del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali ndr) che recita:  Il presidente del consiglio comunale o provinciale è tenuto a riunire il consiglio, in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo richiedano un quinto dei consiglieri, o il sindaco o il presidente della provincia, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste. Il Presidente del Consiglio e il sindaco non ottemperano quelli che sono gli obblighi di legge. Anche perché laddove dovessero trovare la scusa che l’argomento da trattare non era compatibile ad una discussione in Assise Pubblica, comunque resta l’obbligo della convocazione e l’incompatibilità dell’argomento viene comunicata all’interno del Consiglio stesso. Quindi anche da questo punto di vista, quest’amministrazione si fa beccare presuntuosa o sprovveduta. Ma cosa c’è di tanto grave da non voler modificare il regolamento e impedire, così come vuole la cittadinanza, l’apertura di questo forno crematorio? Cosa c’è dietro tutto questo?

Così visto che la loro istanza è rimasta inevasa i consiglieri di opposizione del gruppo “Prima Portico” hanno pensato bene di appellarsi al quinto comma dell’art. 39 del TUEL che recita: In caso di inosservanza degli obblighi di convocazione del consiglio, previa diffida, provvede il Prefetto. Così con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio e al Prefetto in persona, i consiglieri con a capo Gerardo Massaro hanno diffidato quest’amministrazione a convocare il Consiglio Comunale così come richiesto, appellandosi oltre che al TUEL anche alla Giurisprudenza, allegando alla richiesta anche sentenze che trattavano lo stesso caso. Insomma l’opposizione non ci sta e vuole capire fino in fondo cosa c’è dietro questa forte negligenza e lentezza dell’amministrazione che, nei fatti, nulla sta facendo per mettere fine a questa storia e fare la volontà dei cittadini. Fino ad ora il sindaco Oliviero, solo a chiacchiere, ha potuto dichiarare di essere con la gente e per la gente, ma i fatti dicono che qualora l’azienda che ha richiesto la SCIA esegue i lavori al capannone per eliminare le difformità denunciate dall’Ing. Carlo Antonio Piccirillo, avrà tutto il diritto di vedersi rilasciata un’agibilità nuova di zecca e allora perché prendere in giro la popolazione?

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, a breve scadranno i termini per il quale la Corte dei Conti si dovrà esprimere sul piano di riequilibrio presentato da questa giunta circa il predissesto dichiarato nel mese di Agosto, a quanto pare ci sono molte probabilità che il piano venga bocciato. Ma cosa succede, secondo la legge, se malauguratamente la Corte dei Conti dovesse bocciare il Piano di riequilibrio? La legge impone che il Comune in oggetto, siccome dichiarato impossibilitato a gestire i propri debiti con entrate non esigibili, va automaticamente in dissesto economico, il che vorrebbe dire che al Comune di Portico arriverebbero dei commissari al bilancio che si occuperanno di far quadrare i conti dell’ente, tagliando tutti i servizi non ritenuti, dalla legge, di prima necessità come la mensa scolastica e l’accompagnamento dei disabili a scuola e portare ai massimi livelli tutte le imposte. Dissesto significa anche che il Comune di Portico non può più programmare il proprio futuro perché le spese devono essere fatte solo in base a quello presente materialmente in cassa sul capitolo di bilancio interessato.

In poche parole, nella peggiore delle ipotesi, se si dovesse verificare che Oliviero consentisse all’azienda per animali da compagnia, l’apertura del forno crematorio e alla fine quest’azienda, al contrario di quanto afferma, dovesse anche sprigionare una puzza nauseabonda sul territorio e tra dieci giorni il Comune di Portico si vedrà bocciato pure il piano di riequilibrio del bilancio, allora questo sindaco sarà ricordato per sempre come il sindaco della puzza e del fallimento.

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Elezioni regionali 2025, Piantedosi chiarisce la sua posizione: “Sono onorato, ma faccio un altro mestiere”

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Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è intervenuto ieri sera durante la presentazione del libro di Italo Bocchino a Napoli, rispondendo alle domande dei cronisti sulla diffusione delle armi tra i giovani nel capoluogo campano. Ecco le sue parole:

“C’è un piano straordinario che stiamo affinando e che si alimenterà, realizzabile anche attraverso un notevole sforzo di attribuzione di altre risorse che faremo adesso da dicembre a gennaio, e comunque nei primi mesi dell’anno tra Polizia e carabinieri. Metteremo a disposizione delle risorse che saranno quasi tutte dedicate al rafforzamento di questi servizi, che saranno fatti in quadranti cittadini e in orari soprattutto notturni, che sono quelli in cui certi fenomeni hanno fatto registrare la maggiore incidenza”.

Poi, aggiunge: “C’è sicuramente questa grande iattura che riguarda soprattutto Napoli, non solo ma soprattutto Napoli, di una diffusione che crea una disponibilità soprattutto per i ragazzi. Siamo impegnatissimi su questo, sono grato al Prefetto Questore e autorità giudiziaria. Abbiamo avuto uno scambio proficuo di opinioni sul punto anche con il procuratore Gratteri, che ringrazio per il supporto che dà con l’attività giudiziaria che porta avanti ma anche per il contributo che dà all’attività di prevenzione. Io spero di poter ritornare quanto prima e di poter commentare e raccontare anche qualche risultato tangibile di quello che verrà messo in campo”.

Inoltre, il ministro ha risposto alle domande su una sua eventuale candidatura alle prossime elezioni regionali del 2025:

“Sono molto onorato e ringrazio persone come Cirielli, ma faccio un altro mestiere, il ministro dell’Interno; è molto difficile, per motivi soggettivi e oggettivi, che ci sia la mia candidatura. Non sarei un papa straniero, sono avellinese nato a Napoli, sono intimamente legato, ma è giusto che ci sia qualcosa che maturi dalla classe dirigente locale”.

Poi, conclude parlando del diverso peso che potrebbero avere i partiti del centrodestra:

“Segnalo che tutti i partiti del centrodestra registrano un margine di crescita, la stessa Lega registra in alcune province del Sud percentuali maggiori rispetto ad altre del nord e lo stesso accade per Forza Italia, lo dico non per contraddire il rapporto squilibrato tra i partiti, con Fdl che è accreditato al 30%”.

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Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia: i particolari

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Il comune di Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia per la Provincia di Napoli in vista delle elezioni regionali del 2025.

L’incontro si terrà domani, sabato 23 novembre, a partire dalle 16:30 presso Palazzo Lancellotti. Pertanto saranno presenti all’appuntamento vari sindaci, consiglieri e dirigenti azzurri per discutere del rilancio politico del territorio e del ruolo centrale di Forza Italia nella prossima campagna elettorale. Ad aprire i lavori sarà il senatore Francesco Silvestro, in qualità di Commissario Provinciale.

Inoltre sono previsti gli interventi degli amministratori locali, sindaci, consiglieri metropolitani, consiglieri regionali e dirigenti del partito azzurro. Le conclusioni politiche saranno affidate a due figure chiave del partito: l’onorevole Tullio Ferrante, Sottosegretario al MIT, e l’onorevole Fulvio Martusciello, Segretario regionale di Forza Italia Campania.

A chiudere l’incontro sarà il senatore Maurizio Gasparri, Capogruppo di Forza Italia al Senato, con un intervento sulle prospettive nazionali e regionali del partito.

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Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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