CASAVATORE – Un vero e proprio bagno di folla. Complice la tematica di non facile risoluzione, grazie al pasticcio delle amministrazioni presenti dal 2015, oggi numerosi cittadini si sono presentati in piazza Di Nocera per aderire al Comitato “EQUITARI” , che rappresenta le istanze di centinaia di contribuenti ingiustamente vessati a seguito di avvisi di riscossione dell’imposta T.A.R.I. assolutamente improvvisati, che sembrano più il prodotto di uno scherzo di carnevale che una legittima richiesta, a giudicare dagli importi e dai numerosi strafalcioni degli uffici competenti. Dopo un infruttuoso incontro con l’assessore competente alcuni cittadini, infatti, con l’aiuto di una valida professionista, hanno iniziato due settimane fa ad analizzare la questione fino a giungere alla decisione di raccogliere adesioni per chiedere la SOSPENSIONE della riscossione. Riportiamo dal profilo delle loro pagine social:
“TRECENTOQUARANTADUE voci che porteremo all’incontro che proporremo al Sindaco ed ai suoi tecnici con una VOSTRA rappresentanza domani stesso.
In una piazza gremita, tra bambini vivacemente vestiti per il carnevale e politici del territorio (presente anche una parte dell’amministrazione, Sindaco e vice compresi, anche se ad aderire sono stati i soli membri dell’opposizione, come del resto era lecito aspettarsi), la fila ha reso necessario allestire un secondo tavolino per evitare assembramenti.
Siamo coscienti che da domani, magari per sminuire la portata di questo meraviglioso atto di civile dissenso, qualcuno cercherà di far passare l’idea che la soluzione fosse già prospettata, e tenterà di prendersene il merito.
Ma a noi cittadini piace giocare d’anticipo: stabiliamo pure fin d’ora che avete risolto voi il problema. Che questa nostra iniziativa è stata del tutto inutile.
Facciamo finta.
Prendete pure voi coppe e medaglie.
A noi lasciate però almeno il premio di consolazione: quella cioè di essere riusciti a trascinarvi in piazza, in mezzo ai vostri concittadini”.
È cosa nota, ormai, nel piccolo Comune a Nord di Napoli, che le amministrazioni abbiano la triste abitudine di barricarsi letteralmente nel Palazzo lasciando poco spazio al dialogo. Quasi a replicare la pessima abitudine dei Commissari che si sono avvicendati alla guida del Paese. Una gestione della comunicazione di tipo medievale, in totale controtendenza rispetto al diffondersi della cittadinanza digitale ormai protagonista dei nostri tempi e fondamento delle Smart city.
Questa mattina, tuttavia, la politica locale ha dovuto fare i conti con cittadini sempre più consapevoli e meno disposti a rinunciare ai propri diritti. Una chiamata effettuata tutta via social, cosa che dimostra ancora una volta la validità del sistema. Con buona pace dei detrattori, allergici alle tecnologie, ma solo per sottrarsi al confronto. Da digitale ad analogico, tuttavia, è un attimo.
I Signori sono serviti.
Adesso la parola passa alle Commissioni Consiliari che, dopo aver brancolato a lungo nel buio alla ricerca di una soluzione che non è al momento stata individuata, saranno nuovamente chiamate a dirimere la questione.
Domani il deposito delle firme per le adesioni raccolte. Che continueranno fino alla risoluzione del problema.