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CONGRESSO PD, Afragola e Caivano dati deludenti e flop da entrambi i comuni

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AFRAGOLA – Si sono appena chiusi i seggi elettorali nelle segreterie cittadine del Partito Democratico, l’affluenza registrata ad Afragola è alquanto deludente, infatti sono stati solo 270 i votanti, un numero abbastanza esiguo se solo si pensa che gli iscritti al circolo afragolese ne sono 796. Dei 270 voti per il nuovo segretario 9 sono andati nulli perché in cinque hanno votato per Mauro Dorio il candidato del gruppo “Arcobaleno” che già aveva rinunciato alla sua candidatura, mentre gli altri quattro sono stati annullati perché palesemente non chiari. Il dato politico rimane quello anticipato da Minformo ieri e cioè, laddove venisse confermata la nomina di Francesco Zanfardino come nuovo segretario cittadino del PD visto che non si sa ancora se questo Congresso viene convalidato o meno dal PD provinciale, che il fatto che Tuccillo e quindi colui che ha caldeggiato la candidatura del giovane medico dei GD, ad oggi rappresenta una piccola parte dell’elettorato afragolese. In vista delle elezioni amministrative, questo è stato un ottimo banco di prova per misurare il peso politico dei democrat afragolesi e dalla sfiducia degli stessi iscritti che non hanno risposto presente alle votazioni del loro segretario, si nota quanto sia in salita, stavolta, la strada per il sindaco uscente. La domanda che si dovrebbe porre il sindaco Tuccillo è: da dove ripartire? Ed è quello che si domandano pure chi, in realtà, vorrebbe rinnovargli la fiducia.

Se venissero confermate le nostre indiscrezioni in base a degli accordi tra Tuccillo e Boccellino in merito a queste votazioni, ci ritroveremo con il capogruppo Boccellino assessore, allora in consiglio, per questi ultimi mesi, si dovrebbe assistere alla surroga in favore della Dott.ssa Carmela Carcuro, la concorrente del Grande Fratello per intenderci. Ecco, questo potrebbe essere uno scenario da dove partire, questo potrebbe determinare la base da dove il primo cittadino e il ritrovato Boccellino potrebbero iniziare per cominciare ad imbastire il Tuccillo bis, poiché più volte ribadito da Minformo, oltre questo, intorno all’attuale sindaco è rimasto solo il vuoto e non si può fare neanche più affidamento sui GD, gruppo di cui faceva parte l’attuale neo segretario Zanfardino, perché anche quel gruppo è stato dilaniato da personalismi e incomprensioni, dato che i GD, addirittura, vantavano un giovane democratico in Consiglio Giovanni Tuberosa che pressato dal peso delle responsabilità decise di dare le dimissioni favorendo l’entrata in Assise di Giuseppe Cerbone che nel frattempo è passato ad Articolo 1 Mdp. Insomma i GD non esistono più e a quanto pare quelli rimasti non sono neanche tutti di Afragola. Dall’altro lato i moderati di maggioranza hanno più volte ribadito che per senso di responsabilità manterranno la linea politica di maggioranza ma alla fine della consiliatura: “Saluti e baci”. La coalizione che si appresta a fare Tuccillo, sempre se ci riesce, deve essere davvero del tutto originale, visto che allo stato attuale si ritrova col partire da zero.

CAIVANO – Successo o flop nella segreteria del PD di Caivano? Le risposte possono essere due e nettamente discordanti. Se si guarda al numero di iscritti, ovvero al numero di chi ha rinnovato la propria adesione al partito democratico nel 2017, addirittura potremo dire che le votazioni di oggi siano state un successo. Mentre se vogliamo fare le pulci alla segreteria caivanese, possiamo dire che ci sono dei conti che non tornano e forse le parole di Oddati non erano solo mirate a destabilizzare un ambiente che non sosteneva la sua candidatura.

Ma andiamo per ordine. I votanti di oggi a Caivano ne sono stati 184 e il candidato alla segreteria provinciale preferito dai democrat caivanesi è stato Massimo Costa che ha collezionate 161 preferenze, mentre 18 sono andate a Tommaso Ederoclite e 5 a Nicola Oddati e questo vuol dire che dalla segreteria di Caivano c’è una piccola parte, almeno 5 iscritti, che non segue la linea tracciata dal giovane segretario Antonio Angelino. Nel PD li chiamano i franchi tiratori. Ora però il dato è un altro, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, sembra che gli iscritti nel 2017, ovvero quelli che hanno rinnovato la tessera, ne sono solo 135, il dato sconcertante è che i votanti di oggi risultano essere superiori agli iscritti del 2017, allora qui sorge il dubbio che forse gli errori commessi nella segreteria caivanese, ne sono stati più di uno, se si conta anche quello degli ultracentenari denunciato dallo stesso Nicola Oddati. E forse il candidato provinciale non si sbagliava neanche poi tanto quando diceva che con quest’andazzo il Congresso diveniva illegittimo. Se poi confrontiamo i dati di Caivano con quelli delle altre segreterie e ammesso che gli altri restanti 49 si siano iscritti oggi prima di votare, possiamo tranquillamente asserire che Caivano è l’unico comune dove hanno votato tutti gli iscritti senza che nessun ultraottantenne o ultracentenario risultasse neanche ammalato. Sicuramente la piena affluenza dei votanti registrata a Caivano sarà stata per merito del giovane segretario Antonio Angelino e per questo gli facciamo i nostri complimenti.

Oltre il candidato provinciale, oggi si decideva anche chi doveva ricoprire il ruolo di delegato provinciale e in base ai voti presi alle ultime amministrative e al numero degli iscritti, a Caivano sono toccati due nominativi che dalle urne sono risultati essere quelli di Lorenzo Sivo e Angela Sirico, ai quali la redazione di Minformo augura un grosso in bocca al lupo.

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AFRAGOLA. Raccolta Rifiuti come a Giugliano? Parenti e amici di politici assunti dalle vecchie ditte del servizio igiene urbana

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AFRAGOLA – Da poco più di un mese nel comune normanno si è insediata la nuova ditta del servizio di igiene urbana, affidataria di un appalto di svariati decamilioni per la durata di nove anni. Un appalto mostruoso mai visto prima in tutto l’hinterland napoletano. A vincerlo è stata una ditta che ha sede legale a Imperia ma il cui Amministratore è di origini afragolesi.

Premesso che per una querela sporta ai danni dell’ex Senatore Vincenzo Nespoli in merito proprio alle modalità che lo stesso voleva imporre alla funzionaria denunciante su come istruire l’indizione di gara sulla raccolta rifiuti, oggi è in corso un processo che vede coinvolti il dominus afragolese e l’attuale dirigente alle Finanze Marco Chiauzzi, oggi la nostra attenzione si focalizza su altre anomalie che riguardano lo stesso settore.

Prima che le chiavi del cantiere passassero nelle mani della Ecology srl il servizio era affidato alla Buttol mediante una gara indetta nell’ottobre del 2020 ma affidata nel dicembre 2021, quattordici mesi dopo e nel frattempo era sempre la Buttol ad espletare tale servizio, come? Non si sa. Ma andiamo oltre. La gara prevedeva l’affidamento per la durata di mesi 6+2 per un importo complessivo pari a € 4.009.967,62 iva esclusa di cui € 41.102,72 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.

L’anomalia della nostra cronistoria sta nel fatto che la ditta Buttol, dopo la scadenza di 8 mesi previsti da questo affidamento abbia goduto di altre proroghe per altri 30 mesi per un valore pari a cinque volte a quello dell’affidamento previsto dal bando di gara.

Insomma. Per un appalto di circa 4 milioni di euro si è arrivati a far incassare alla ditta Buttol srl prima e Velia Ambiente srl poi una somma di 20 milioni di euro.

Ma le stranezze e le anomalie non finiscono qui. Fin dall’affidamento della prima gara ad oggi per quanto riguarda i 38 mesi presi in esame dal nostro articolo, non è stato mai firmato alcun contratto che potesse far valere un accordo tra le parti né dalla ditta Buttol srl e ne dalla ditta Velia Ambiente srl subentrata alla prima nello stesso appalto. Quindi le anomalie aumentano se si considera la possibilità di poter far subentrare una ditta in un appalto mai sottoscritto tra le parti.

Sarebbe tutto quasi normale se ci fermassimo qui. Invece no. L’Amministrazione Pannone su quest’affidamento si è superata. Oltre alle proroghe, sicuramente illegittime, che superano di gran lunga il valore dell’appalto iniziale e la mancanza delle firme sui contratti, quindi l’assenza di una legittimità da parte dell’azienda ad espletare il servizio, c’è da aggiungere, inoltre, che a tali ditte, prive di ogni legittimità – è bene ricordarlo sempre – sono stati affidati anche una serie di servizi aggiuntivi per diverse centinaia di migliaia di euro e la totale assenza di penali e ricorsi. Come se queste due ditte avessero sempre esplicato in maniera eccellente il proprio servizio di raccolta rifiuti.

Ma l’Amministrazione Pannone non si accontenta di farci chiudere le riflessioni sul vecchio appalto dei rifiuti in questo modo. Abbiamo ancora dell’altro. Poi non venissero a lamentarsi i cittadini sui costi esorbitanti della TARI. Da una parte devono uscire tutti questi soldi che beneficiano chissà chi. Ma andiamo avanti.

Durante questi 38 mesi queste due ditte hanno anche assunto del personale e da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che le due ditte abbiano anche ricevuto alcune pressioni da addetti ai lavori per far assumere parenti e amici e da quello che trapela, sembrerebbe che dietro ai camion della raccolta rifiuti ci siano finiti parenti o affini di consiglieri e/o di candidati nelle liste del Sindaco Pannone. Il dubbio che ci sovviene ora è: In che modo sono state assunte queste persone, tempo determinato o indeterminato? Hanno anche diritto al passaggio di cantiere e quindi sono finiti per essere dipendenti della nuova ditta? Lo scopriremo in questi giorni e vi daremo aggiornamenti.

Praticamente la vicenda somiglia tanto a quella di Giugliano che ha visto indagati il Sindaco Nicola Pirozzi e il vicesindaco Antonio Poziello. Solo che qui ad Afragola non si hanno traccia di mazzette e orologi di lusso e si spera tanto per l’Amministrazione ma soprattutto per il Sindaco Pannone, persona onesta, perbene e ottimo professionista, che il disegno portato avanti dai settori non sia lo stesso.

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AFRAOGLA. Processo SEAN. I PM della Corte di Appello chiedono la conferma della pena di primo grado. 8 anni di reclusione per Nespoli

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AFRAGOLA – In queste ore si è conclusa l’udienza di Appello al Processo “SEAN” che vede coinvolti l’ex Senatore Vincenzo Nespoli e il commercialista Maurizio Matacena accusati in relazione alla vicenda della bancarotta fraudolenta e riciclaggio. In riferimento al complesso residenziale in Afragola al rione San Marco.

I PM hanno chiesto la conferma delle condanne di primo grado, che per Nespoli prevedevano una pena di otto anni di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre per Maurizio Matacena la condanna ad anni quattro di reclusione e interdizione di 5 anni dai pubblici uffici.

Questa vicenda giudiziaria non è solo che la punta dell’iceberg che vede il vero dominus dell’Amministrazione afragolese coinvolto in altri procedimenti.

Infatti solo pochi mesi fa la stessa Corte di Appello conferma e condanna l’ex Senatore a 9 anni di reclusione in merito al processo “La Gazzella” accusato, anche in questo caso di bancarotta fraudolenta, riguardante il fallimento della società di vigilanza La Gazzella di Afragola, che presentava un passivo di 25 milioni di euro.

Per gli stessi fatti a Luglio scorso Nespoli è stato condannato dalla Corte di Appello di Napoli, quinta sezione civile, a risarcire il Curatore del fallimento de La Gazzella S.R.L. per i danni arrecati alla società e ai suoi creditori. La somma complessiva, aggiornata alla data della decisione, ammontava a € 16.231.428,71. Inoltre, Nespoli si dovette farsi carico anche delle spese legali dei due gradi di giudizio relative alla controversia, quantificate in € 127.729,00.

A dicembre è stata fissata la data per le arringhe difensive degli avvocati di Nespoli e Matacena. Una volta concluse le arringhe, si attende la sentenza entro la fine dell’anno o, al limite, nel primo bimestre del nuovo anno.

Tempi duri per il deus ex machina dell’Amministrazione afragolese. Per lui l’anno prossimo sarà un anno molto intenso che si spera, lo vedrà un po’ più occupato nelle sue faccende personali e un po’ più lontano dalla vita pubblica afragolese.

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Afragola

AFRAGOLA. Il Parco residenziale che doveva sostituire il Cinema Splendido non sarà più costruito. Annullato in autotutela il PDC.

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AFRAGOLA – Sono passati cinque mesi da quando l’Ufficio Tecnico del Comune di Afragola rilascia il Permesso di Costruire legato ad una Convenzione Urbanistica che vedeva la monetizzazione degli standard urbanistici nel lotto di terreno dove una volta sorgeva il Cinema Splendido.

Rilasciato il Permesso, iniziano i lavori di abbattimento di quello che fino a poco tempo fa rappresentava un luogo di aggregazione e di cultura. La ditta firmataria della Convenzione e richiedente del PDC nonché esecutrice dei lavori di abbattimento e ricostruzione è la Ditta Gralise Costruzioni srl di Afragola.

All’indomani di questo provvedimento amministrativo si è messa in moto una macchina investigativa che ha perfino interessato gli alti piani della Procura della Repubblica di Napoli, infatti tante sono state le visite delle Forze dell’Ordine delegate che in questi cinque mesi hanno raccolto documenti ed escusso quasi tutti i funzionari comunali coinvolti nell’iter burocratico inerente la Convenzione di cui sopra, fino ad arrivare alle ore 14:42 di oggi pomeriggio quando al protocollo compare la determinazione della sospensione dei lavori e di avvio del procedimento di annullamento in autotutela del Permesso di Costruire sopra citato.

Ma cosa è successo di così tanto grave al punto da scomodare la Procura della Repubblica? A un certo punto si è messa in moto una imponente azione info investigativa e in pochi giorni sono stati escussi dalla caserma dei carabinieri di Afragola funzionari e dirigenti comunali, l’ingegnere dell’urbanistica Valerio Esposito, Maria Pedalino e quattro responsabili dell’ufficio Gare e Appalti.

L’oggetto delle investigazioni era quello di verificare se prima del rilascio della Convenzione e della relativa produzione edilizia si è provveduto a fare le verifiche preliminari e quello che è emerso è che le verifiche preliminari sono state fatte in maniera tardiva e soprattutto sono state effettuate sulla base di autocertificazioni ma la cosa più eclatante emersa è che il richiedente del Permesso era detentore di un debito tributario di circa € 130mila nei confronti del Comune di Afragola e per i regolamenti dei tributi e regolamento di contabilità con tale difformità non avrebbe mai potuto firmare quella convenzione.

Allora le domande che ci poniamo sono: Se non si fosse mossa la Procura, per giunta una Sezione non di competenza territoriale dato che Afragola è sotto la giurisdizione di Napoli Nord, quindi non è escluso un interessamento diretto del Procuratore Capo di Napoli e della DDA, il Comune di Afragola nello specifico l’Amministrazione Pannone avrebbe mai sospeso questi lavori? Perchè i controlli non sono stati fatti prima di far firmare la Convenzione e prima dell’abbattimento del Cinema Splendido? Saremmo mai stati messi in grado di sapere tali difformità nell’iter burocratico al netto delle indagini?

A tal proposito, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, per le stranezze attuate dall’Ufficio Tecnico circa l’andamento burocratico di certi provvedimenti, anche la concessione edilizia di via Ciaramella sarà annullata in autotutela perché, allo stesso modo, dopo aver abbattuto l’immobile pre esistente, dagli uffici competenti si sono accorti che in quella porzione di area nel sottosuolo dovrà sorgere la stazione della Metropolitana. Insomma una sprovvedutezza tale da mettere l’Ufficio Tecnico ancor di più sotto la lente di ingrandimento.

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