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Cronaca

Camorra a Napoli, carabinieri arrestano sei uomini indagati per pestaggi e rapimenti

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NAPOLI – Questa mattina, nelle province di Caserta e in quella partenopea, i carabinieri hanno dato esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di sei persone.

Si tratta di indiziati, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona, con le aggravanti di “aver agito – spiegano gli inquirenti – per motivi abietti, in più persone, avvalendosi dell’uso di armi e di aver agito con metodo mafioso, ponendosi sul territorio di Castel Volturno in contrapposizione con affiliati al clan dei Casalesi al fine di affermarne la propria egemonia criminale”.

Le perquisizioni eseguite nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti restrittivi, con l’impiego di unità cinofile, hanno consentito di rinvenire armi e “ulteriore materiale a riscontro delle risultanze investigative”.

I provvedimenti cautelari eseguiti sono l’epilogo di una “complessa ed intensa attività investigativa” condotta dal settembre del 2021 dalla Sezione operativa del Norm del Reparto territoriale di Mondragone, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

Le investigazioni, si legge nella nota dei carabinieri, hanno consentito di documentare come uno dei destinatari del provvedimento pianificasse e stesse realizzando un preciso piano criminale per affermare la propria leadership criminale a Castel Volturno. Questo grazie alla disponibilità di una ingente somma di denaro e ad un “agguerrito seguito di complici, che venivano cooptati con un vero e proprio rito di affiliazione nel corso del quale veniva consegnato loro un anello quale simbolo del loro vincolo associativo”.

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Blitz della Squadra Mobile a Pianura, sgominato il clan Esposito/Marsicano: 15 arresti

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Blitz della Squadra Mobile di Napoli a Pianura, dove questa mattina è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone, di cui 13 in carcere e due ai domiciliari.

In particolare, essi sono ritenuti gravemente indiziati di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, detenzione e porto d’armi da fuoco, estorsione, utilizzo illecito di telefoni in stato di detenzione e spaccio di stupefacenti.

Le indagini hanno consentito di accertare il collegamento tra gli indagati e il clan Esposito/Marsicano, il quale è riuscito a mantenere il controllo nel quartiere anche grazie ad alleanze con esponenti criminali della limitrofa zona di Soccavo.

Pertanto, sono emerse numerose estorsioni ai danni di esercizi commerciali della zona, mentre ad uno degli indagati viene contestato anche un tentato omicidio avvenuto a Pianura il 24 agosto 2022.

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Cronaca

Omicidio Giulia Tramontano: Impagnatiello condannato all’ergastolo

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Giustizia è stata fatta. Infatti è arrivata poco fa la sentenza della Corte d’Assise del Tribunale di Milano, che condanna all’ergastolo con isolamento diurno di 3 mesi Alessandro Impagnatiello, per l’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano mentre era incinta di suo figlio Thiago.

La donna venne uccisa con 37 coltellate a Senago, nel Milanese, il 27 maggio 2023. Curioso che la sentenza arrivi proprio oggi, 25 novembre, nella Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, una notizia che allevia solo in parte il dolore per la scomparsa di una giovane donna e del suo figlioletto, ma che può essere un monito per chi come Giulia ha a che fare con un mostro.

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Cronaca

Napoli, ragazzino pestato dal branco su un treno della Cumana: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto venerdì scorso su un treno della linea Cumana di Napoli, dove un minorenne è stato pestato da una baby gang.

Ecco il racconto di quanto accaduto, riportato al deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Venerdì sera, intorno alle ore 21, a bordo di un treno della Cumana che da Montesanto arriva a Quarto quattro giovani, saliti a bordo alla fermata La Trencia, hanno iniziato a molestare un ragazzo minorenne in compagnia di un amico che indossava una tuta sportiva del Sorrento Calcio. Dopo un breve scambio di parole è scattato improvvisamente il pestaggio brutale senza alcun motivo. L’intervento di un passeggero presente alla scena, che ha allertato il capotreno, ha evitato il peggio. Il capotreno ha fermato il convoglio alla stazione di Pianura allertando i Carabinieri, ma i quattro aggressori sono riusciti a scappare”.

Pronta la replica di Borrelli, che ha così commentato:

“Un pestaggio vigliacco e brutale, in classico stile baby gang che colpiscono a tradimento e scappano. Chiedo che vengano visionate tutte le telecamere a bordo del treno e delle stazioni per risalire all’identità degli aggressori, punendoli come meritano. La violenza tra giovanissimi è ormai fuori controllo e bisogna mettere in campo risorse straordinarie per arginarla. Ringrazio i cittadini che questa volta non si sono girati dall’altra parte e sono intervenuti a difesa della vittima evitando il peggio”.

Pertanto Pasquale Aronzi, uno dei passeggeri intervenuto in soccorso dell’aggredito, ha così aggiunto:

“Abbiamo notato i quattro ragazzi mentre salivano alla fermata La Trencia, e nel tempo di arrivare alla fermata successiva è scattata l’aggressione. Rapida e violenta, senza alcun motivo. Mi sono attivato per dare subito soccorso al ragazzo aggredito e ho avvisato il capotreno che ha bloccato il treno, allertando i carabinieri. Purtroppo gli aggressori sono riusciti a scappare, ma spero che attraverso le telecamere siano stati ripresi i loro volti”.

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