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AFRAGOLA, riaperto il sottopasso TAV ma la politica continua a non assumersi le sue responsabilità

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AFRAGOLA – E’ stato riaperto pochi giorni fa il sottopasso della stazione “Porta” la cui chiusura impediva al traffico veicolare di circumnavigare la stazione e per questo la ditta di trasporto Bus che effettuava il servizio di collegamento con le zone irpine e sannitiche era stata costretta ad interrompere l’erogazione del servizio. Oggi, almeno per quello che riguarda i problemi legati al sottopasso, può tornare tutto alla normalità. Dopo quattro mesi di chiusura, addirittura, il sindaco Tuccillo ha ritenuto opportuno inscenare l’ennesima inaugurazione con tanto di taglio del nastro come se risolvere il problema in quattro mesi fosse una cosa straordinaria, tanto da meritare gli onori della cronaca, senza contare che quella stazione, da sempre, per come stavano le cose, non ha mai meritato una vera e propria inaugurazione degna di nota, visto che la politica l’ha fatta sorgere all’insegna delle polemiche e dei sequestri giudiziari, senza dimenticare che le indagini al parcheggio ovest per i rifiuti intombati sono ancora in corso, quindi cosa c’era da festeggiare ancora non si sa.

Dal fronte politico, continua lo scaricabarile e per la seconda volta quest’amministrazione inserisce all’ODG del Consiglio Comunale l’acquisizione di un immobile a Patrimonio Comunale con la conseguente decisione di Pubblica utilità e per la seconda volta questa maggioranza non fa registrare il numero legale per poter proseguire i lavori nell’Assise pubblica. Oramai è chiaro, in questi ultimi mesi l’amministrazione Tuccillo sarà un fantasma, un ectoplasma in balia del tatticismo sterile dei consiglieri comunali. Qualsiasi problema viene delegato al sindaco che verrà, nella mente del primo cittadino esiste un unico obiettivo: arrivare a fine consiliatura, non si sa ancora con quali onori però, visto che chi lo mantiene ancora in piedi, attraverso la propria testata giornalistica, ammette che la consiliatura Tuccillo, per Afragola, è stata un vero e proprio fallimento. Infatti sono risaputi, ormai, anche i tatticismi di Gennaro Giustino che mentre dialoga con i moderati di opposizione Acri, Caiazzo e Bassolino, lavora ai fianchi di Tuccillo per una non ricandidatura del primo cittadino mirando ai consensi e quindi all’appoggio del resto del PD che ancora segue il sindaco. Anche se tentare di allargare un po’ troppo le visioni, avendo la presunzione di rappresentare la leadership di una grande coalizione di centro, mette sempre più in pericolo le proprie ambizioni visto che i sogni di gloria vengono covati anche da altri esponenti, vedi Cristina Acri da un lato e Giovanni Boccellino dall’altro, quest’ultimo essendo il capogruppo del partito di riferimento del sindaco attuale, pensa di meritare prelazione su altri pretendenti. Questo significa che al centro tutte le partite sono ancora in corso e nulla è ancora chiaro.

Gli unici che, al momento, sembrano avere le idee chiare sono i dissidenti del PD e i delusi da Tuccillo che già da diverse settimane hanno cominciato ad incontrarsi intorno ad un tavolo, abbondantemente illustrato da Minformo, anticipando tutti su questa nuova formazione. Hanno le idee chiare Concas, Iavarone, Affinito, Boemio, Montefusco e altri che dopo essersi incontrati, cominciano a mettere sul piano anche la loro idea di città e allo stato attuale è l’unica formazione ad essere più avanti rispetto alle altre, le quali si perdono ancora dietro alla conta dei consensi senza tenere conto delle vere esigenze dei cittadini afragolesi.

Per vederci più chiaro, visto che la nuova alternativa a Tuccillo vede nei propri principi anche le idee del consigliere di centrodestra Antonio Pannone – cioè amministrare secondo principi contrari a quelli adottati da Tuccillo – abbiamo chiesto proprio a lui cosa pensa dello stato politico attuale della propria città: “Gli afragolesi hanno perfettamente compreso cosa sono stati i quasi cinque anni di Tuccillo: un’esperienza fallimentare sul piano politico e amministrativo, ormai trasformatasi in una farsa quotidiana, una messa in scena che copre di ridicolo un manipolo sempre più isolato di incompetenti avventurieri che pensavano di poter campare di rendita. E’ un dato di fatto che dall’opposizione ripetiamo da anni, perché abbiamo avuto le idee chiare sin dall’inizio della consiliatura, nelle ultime settimane sono costretti a dirlo e a scriverlo anche gli esponenti di maggioranza e i periodici locali che fino a ieri, ovviamente in maniera interessata, difendevano il sindaco”.

“Con la vicenda dell’apertura parziale della stazione – continua il consigliere di centrodestra – e delle indagini giudiziarie in corso, anche l’Amministrazione comunale ha dato pessima prova di sé per i ritardi, le omissioni e le inadempienze. A poco serve mettere qualche pezza a colori. Oggi Tuccillo vorrebbe far credere che la riapertura del sottopasso di accesso alla stazione, dopo quattro mesi di chiusura, sia un evento che attesti capacità amministrativa e che vada magari celebrato con un taglio del nastro, come accaduto con altre opere programmate dalla precedente Amministrazione comunale? Purtroppo, la verità dei fatti dimostra tutt’altro, a cominciare da una semplice constatazione: ad avvenuta riapertura del sottopasso, gli impianti di pubblica illuminazione continuano ad essere spenti”.

“Qualche esponente della maggioranza dice e scrive – aggiunge l’ex facente funzioni da sindaco – che il sindaco ha ormai una percezione fortemente alterata della realtà, è isolato, circondato solo da un cerchio magico di prezzolati, giullari e ballerine, pagati con i soldi degli afragolesi. Tuccillo pensa di poter ancora prendere in giro gli afragolesi? Ma i cittadini hanno capito che bisogna sgombrare il campo da amministratori che non sono in grado di governare e di garantire che un indirizzo politico sia tradotto in procedure amministrative.   Gli afragolesi non ne possono più delle bugie del sindaco. Ricordate la vicenda dei lavori di riqualificazione di via Saggese? In Consiglio Comunale annunciò che nel mese di agosto sarebbero partire tutte le gare. Bene, anche in questo caso la realtà ci dice tutt’altro, a cominciare a dal fatto che sindaco e giunta non sono in grado neppure di raccordarsi in maniera ordinata con dirigenti e funzionari comunali”.

“Chi è costretto, per evidenti interessi particolari, – ribadisce il consigliere Pannone – a difendere l’attuale corso politico-amministrativo e a non scrivere la verità sui fallimenti di Tuccillo, cerca di evitare il confronto di merito e di tirare in ballo i presunti limiti dell’opposizione. È una impostazione metodologicamente, tipica di chi non vuole o non può dire e scrivere come stanno veramente le cose. In questo modo, anche parte della pubblicistica locale si sottrae alle sue responsabilità. In ogni caso, al di là delle assenze in aula e della scarsa partecipazione alla vita politico-amministrativa di qualche suo rappresentante, l’opposizione ha atteso invano, per quasi cinque anni, che Tuccillo venisse in Consiglio per confrontarsi sulle grandi questioni dello sviluppo del nostro territorio. L’opposizione ha un’idea di Città, chiara e verificabile carte alla mano, ha un programma di buongoverno, connesso alle opzioni strategiche dell’Amministrazione che ha guidato Afragola dal 2008 al 2013 e che ha avviato opere e interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana, che, tra l’altro, hanno permesso all’immobile Tuccillo di tagliare almeno qualche nastro, visto e considerato che l’attuale sindaco non ha programmato praticamente nulla, facendo sprofondare Afragola in un baratro di caos e di disservizi”.   

“Alle donne e agli uomini liberi interessa che la Città possa avere la possibilità di un riscatto dopo quasi cinque anni di disastri, che -è bene ribadirlo- oggi vengono tardivamente riconosciuti anche da chi è stato e continua inopinatamente a stare al fianco di Tuccillo. Tutto è nelle mani degli Afragolesi, –conclude il consigliere – che sono certo alle urne, l’anno prossimo, sapranno fare la scelta migliore”. 

 

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AFRAGOLA. Raccolta Rifiuti come a Giugliano? Parenti e amici di politici assunti dalle vecchie ditte del servizio igiene urbana

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AFRAGOLA – Da poco più di un mese nel comune normanno si è insediata la nuova ditta del servizio di igiene urbana, affidataria di un appalto di svariati decamilioni per la durata di nove anni. Un appalto mostruoso mai visto prima in tutto l’hinterland napoletano. A vincerlo è stata una ditta che ha sede legale a Imperia ma il cui Amministratore è di origini afragolesi.

Premesso che per una querela sporta ai danni dell’ex Senatore Vincenzo Nespoli in merito proprio alle modalità che lo stesso voleva imporre alla funzionaria denunciante su come istruire l’indizione di gara sulla raccolta rifiuti, oggi è in corso un processo che vede coinvolti il dominus afragolese e l’attuale dirigente alle Finanze Marco Chiauzzi, oggi la nostra attenzione si focalizza su altre anomalie che riguardano lo stesso settore.

Prima che le chiavi del cantiere passassero nelle mani della Ecology srl il servizio era affidato alla Buttol mediante una gara indetta nell’ottobre del 2020 ma affidata nel dicembre 2021, quattordici mesi dopo e nel frattempo era sempre la Buttol ad espletare tale servizio, come? Non si sa. Ma andiamo oltre. La gara prevedeva l’affidamento per la durata di mesi 6+2 per un importo complessivo pari a € 4.009.967,62 iva esclusa di cui € 41.102,72 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.

L’anomalia della nostra cronistoria sta nel fatto che la ditta Buttol, dopo la scadenza di 8 mesi previsti da questo affidamento abbia goduto di altre proroghe per altri 30 mesi per un valore pari a cinque volte a quello dell’affidamento previsto dal bando di gara.

Insomma. Per un appalto di circa 4 milioni di euro si è arrivati a far incassare alla ditta Buttol srl prima e Velia Ambiente srl poi una somma di 20 milioni di euro.

Ma le stranezze e le anomalie non finiscono qui. Fin dall’affidamento della prima gara ad oggi per quanto riguarda i 38 mesi presi in esame dal nostro articolo, non è stato mai firmato alcun contratto che potesse far valere un accordo tra le parti né dalla ditta Buttol srl e ne dalla ditta Velia Ambiente srl subentrata alla prima nello stesso appalto. Quindi le anomalie aumentano se si considera la possibilità di poter far subentrare una ditta in un appalto mai sottoscritto tra le parti.

Sarebbe tutto quasi normale se ci fermassimo qui. Invece no. L’Amministrazione Pannone su quest’affidamento si è superata. Oltre alle proroghe, sicuramente illegittime, che superano di gran lunga il valore dell’appalto iniziale e la mancanza delle firme sui contratti, quindi l’assenza di una legittimità da parte dell’azienda ad espletare il servizio, c’è da aggiungere, inoltre, che a tali ditte, prive di ogni legittimità – è bene ricordarlo sempre – sono stati affidati anche una serie di servizi aggiuntivi per diverse centinaia di migliaia di euro e la totale assenza di penali e ricorsi. Come se queste due ditte avessero sempre esplicato in maniera eccellente il proprio servizio di raccolta rifiuti.

Ma l’Amministrazione Pannone non si accontenta di farci chiudere le riflessioni sul vecchio appalto dei rifiuti in questo modo. Abbiamo ancora dell’altro. Poi non venissero a lamentarsi i cittadini sui costi esorbitanti della TARI. Da una parte devono uscire tutti questi soldi che beneficiano chissà chi. Ma andiamo avanti.

Durante questi 38 mesi queste due ditte hanno anche assunto del personale e da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che le due ditte abbiano anche ricevuto alcune pressioni da addetti ai lavori per far assumere parenti e amici e da quello che trapela, sembrerebbe che dietro ai camion della raccolta rifiuti ci siano finiti parenti o affini di consiglieri e/o di candidati nelle liste del Sindaco Pannone. Il dubbio che ci sovviene ora è: In che modo sono state assunte queste persone, tempo determinato o indeterminato? Hanno anche diritto al passaggio di cantiere e quindi sono finiti per essere dipendenti della nuova ditta? Lo scopriremo in questi giorni e vi daremo aggiornamenti.

Praticamente la vicenda somiglia tanto a quella di Giugliano che ha visto indagati il Sindaco Nicola Pirozzi e il vicesindaco Antonio Poziello. Solo che qui ad Afragola non si hanno traccia di mazzette e orologi di lusso e si spera tanto per l’Amministrazione ma soprattutto per il Sindaco Pannone, persona onesta, perbene e ottimo professionista, che il disegno portato avanti dai settori non sia lo stesso.

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AFRAOGLA. Processo SEAN. I PM della Corte di Appello chiedono la conferma della pena di primo grado. 8 anni di reclusione per Nespoli

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AFRAGOLA – In queste ore si è conclusa l’udienza di Appello al Processo “SEAN” che vede coinvolti l’ex Senatore Vincenzo Nespoli e il commercialista Maurizio Matacena accusati in relazione alla vicenda della bancarotta fraudolenta e riciclaggio. In riferimento al complesso residenziale in Afragola al rione San Marco.

I PM hanno chiesto la conferma delle condanne di primo grado, che per Nespoli prevedevano una pena di otto anni di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre per Maurizio Matacena la condanna ad anni quattro di reclusione e interdizione di 5 anni dai pubblici uffici.

Questa vicenda giudiziaria non è solo che la punta dell’iceberg che vede il vero dominus dell’Amministrazione afragolese coinvolto in altri procedimenti.

Infatti solo pochi mesi fa la stessa Corte di Appello conferma e condanna l’ex Senatore a 9 anni di reclusione in merito al processo “La Gazzella” accusato, anche in questo caso di bancarotta fraudolenta, riguardante il fallimento della società di vigilanza La Gazzella di Afragola, che presentava un passivo di 25 milioni di euro.

Per gli stessi fatti a Luglio scorso Nespoli è stato condannato dalla Corte di Appello di Napoli, quinta sezione civile, a risarcire il Curatore del fallimento de La Gazzella S.R.L. per i danni arrecati alla società e ai suoi creditori. La somma complessiva, aggiornata alla data della decisione, ammontava a € 16.231.428,71. Inoltre, Nespoli si dovette farsi carico anche delle spese legali dei due gradi di giudizio relative alla controversia, quantificate in € 127.729,00.

A dicembre è stata fissata la data per le arringhe difensive degli avvocati di Nespoli e Matacena. Una volta concluse le arringhe, si attende la sentenza entro la fine dell’anno o, al limite, nel primo bimestre del nuovo anno.

Tempi duri per il deus ex machina dell’Amministrazione afragolese. Per lui l’anno prossimo sarà un anno molto intenso che si spera, lo vedrà un po’ più occupato nelle sue faccende personali e un po’ più lontano dalla vita pubblica afragolese.

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AFRAGOLA. Il Parco residenziale che doveva sostituire il Cinema Splendido non sarà più costruito. Annullato in autotutela il PDC.

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AFRAGOLA – Sono passati cinque mesi da quando l’Ufficio Tecnico del Comune di Afragola rilascia il Permesso di Costruire legato ad una Convenzione Urbanistica che vedeva la monetizzazione degli standard urbanistici nel lotto di terreno dove una volta sorgeva il Cinema Splendido.

Rilasciato il Permesso, iniziano i lavori di abbattimento di quello che fino a poco tempo fa rappresentava un luogo di aggregazione e di cultura. La ditta firmataria della Convenzione e richiedente del PDC nonché esecutrice dei lavori di abbattimento e ricostruzione è la Ditta Gralise Costruzioni srl di Afragola.

All’indomani di questo provvedimento amministrativo si è messa in moto una macchina investigativa che ha perfino interessato gli alti piani della Procura della Repubblica di Napoli, infatti tante sono state le visite delle Forze dell’Ordine delegate che in questi cinque mesi hanno raccolto documenti ed escusso quasi tutti i funzionari comunali coinvolti nell’iter burocratico inerente la Convenzione di cui sopra, fino ad arrivare alle ore 14:42 di oggi pomeriggio quando al protocollo compare la determinazione della sospensione dei lavori e di avvio del procedimento di annullamento in autotutela del Permesso di Costruire sopra citato.

Ma cosa è successo di così tanto grave al punto da scomodare la Procura della Repubblica? A un certo punto si è messa in moto una imponente azione info investigativa e in pochi giorni sono stati escussi dalla caserma dei carabinieri di Afragola funzionari e dirigenti comunali, l’ingegnere dell’urbanistica Valerio Esposito, Maria Pedalino e quattro responsabili dell’ufficio Gare e Appalti.

L’oggetto delle investigazioni era quello di verificare se prima del rilascio della Convenzione e della relativa produzione edilizia si è provveduto a fare le verifiche preliminari e quello che è emerso è che le verifiche preliminari sono state fatte in maniera tardiva e soprattutto sono state effettuate sulla base di autocertificazioni ma la cosa più eclatante emersa è che il richiedente del Permesso era detentore di un debito tributario di circa € 130mila nei confronti del Comune di Afragola e per i regolamenti dei tributi e regolamento di contabilità con tale difformità non avrebbe mai potuto firmare quella convenzione.

Allora le domande che ci poniamo sono: Se non si fosse mossa la Procura, per giunta una Sezione non di competenza territoriale dato che Afragola è sotto la giurisdizione di Napoli Nord, quindi non è escluso un interessamento diretto del Procuratore Capo di Napoli e della DDA, il Comune di Afragola nello specifico l’Amministrazione Pannone avrebbe mai sospeso questi lavori? Perchè i controlli non sono stati fatti prima di far firmare la Convenzione e prima dell’abbattimento del Cinema Splendido? Saremmo mai stati messi in grado di sapere tali difformità nell’iter burocratico al netto delle indagini?

A tal proposito, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, per le stranezze attuate dall’Ufficio Tecnico circa l’andamento burocratico di certi provvedimenti, anche la concessione edilizia di via Ciaramella sarà annullata in autotutela perché, allo stesso modo, dopo aver abbattuto l’immobile pre esistente, dagli uffici competenti si sono accorti che in quella porzione di area nel sottosuolo dovrà sorgere la stazione della Metropolitana. Insomma una sprovvedutezza tale da mettere l’Ufficio Tecnico ancor di più sotto la lente di ingrandimento.

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