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Cronaca

Movida violenta a Napoli, rissa tra giovani a colpi di casco

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Movida aggressiva a Napoli, ai Quartieri Spagnoli. Sabato notte, all’esterno dell’Università Orientale di Napoli, c’è stata una rissa tra due gruppi di giovani a colpi di casco.

Le immagini hanno fatto il giro del web e sono state diffuse dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli.

L’ennesima rissa tra giovanissimi all’esterno dell’Università Orientale di Napoli, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, ha animato il sabato notte degli incivili e dei violenti. Uno scontro per futili motivi tra due gruppi che non hanno esitato a utilizzare caschi e oggetti contundenti per colpire. Attimi di panico tra i presenti e fuggi fuggi generale prima che tornasse la calma. E’ la movida violenta che oramai è triste consuetudine tra i ragazzi che sembrano incapaci di stare assieme senza menare le mani, offendere, aggredire. Dalle immagini si vede anche che nessuno di loro aveva la mascherina nonostante l’enorme assembramento. Una situazione critica alla quale si risponde con misure restrittive sugli orari e controlli serrati su licenze, occupazioni di suolo, rispetto del divieto di vendita alcolici e utilizzo delle mascherine” Questo il commento del consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che ha ricevuto il video dai residenti indignati.

Siamo esasperati – dichiara A.S. a nome del comitato residenti – dal centro storico ai quartieri spagnoli, abbiamo fatto denunce ed esposti ma è servito a poco! Chiamiamo ogni sera il 113 ma nessuno si presenta. La nostra parte la facciamo ma adesso aspettiamo risposte concrete dalle istituzioni. Siamo alle porte dell’ennesima stagione estiva che, nonostante divieti e limitazioni Covid che sembrano non valere in questo quartiere, sarà ancora una volta un inferno tra risse, schiamazzi e violenze”.

Non è ne la Scampia di Gomorra e tantomeno la Sanità o i Quartieri Spagnoli dei soliti clan e baby gang – utili a sputtanare la città – ma è Piazzetta Orientale, zona vissuta da universitari, ragazzi di media borghesia, istruiti e di buona famiglia.
Napoli ha un problema grosso e si chiama SICUREZZA, il Sindaco, la giunta e gli Assessori hanno l’obbligo di intervenire subito, con un piano strategico per difendere Napoli da questi Barbari che in preda a fiumi di alcol e droghe di ogni genere, mettono a ferro e fuoco la città” – queste le parole di Massimiliano Esposito Coordinatore Regionale del Popolo della Famiglia a seguito del video diventato virale, che riprende una rissa avvenuta ieri sera al centro città.
Aggiunge Fabio Riccio Coordinatore Provinciale – “Come Popolo della Famiglia – Campania e Popolo della Famiglia Napoli, chiediamo che dalle periferie al centro, si intervenga subito, perché c’è urgenza di cambiare rotta e chiudere la stagione di sbandamento totale in nome della movida, iniziata con la giunta De Magistris.
Questo o lo si fa subito o si dichiari fallimento, facendo intervenire l’Esercito. Non c’è più tempo, Napoli ha bisogno di rispetto” – concludono.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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