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CAIVANO: Il culto dei morti costerà 10.000 euro ai cittadini

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Bisogna iniziare nel più classico dei modi, il 2 novembre non si può non pubblicare la più famosa poesia di Antonio De Curtis, in arte Totò.

Ogn’anno, il due novembre,c’é l’usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll’adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.
Ogn’anno, puntualmente, in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,
anch’io ci vado, e con dei fiori adorno
il loculo marmoreo ‘e zi’ Vicenza.

Il culto della cura dei morti “si manifesta in celebrazioni che, pur variando nei dettagli rituali, nelle particolari credenze connesse, nella durata e nella posizione calendariale, costituiscono un fenomeno religioso diffuso in tutte le parti del mondo. Anche se con differenze, il c. dei m. presso popolazioni primitive o antiche viene celebrato con feste, i cui caratteri generali sono i seguenti: in un determinato giorno o periodo dell’anno (che è spesso la fine o il principio dell’anno stesso e cade nella stagione del raccolto o in altro momento saliente della vita della comunità; ma esistono anche feste dei morti non periodiche), si crede che i morti possono ritornare tra i vivi, e quindi sono da questi ospitati con offerta di cibi, eventualmente di abiti e altri oggetti, partecipano ai banchetti festivi, assistono ai riti e alla fine della festa vengono invitati a lasciare di nuovo il mondo dei vivi”.

Caivano non è da meno e da sempre è di uso rispolverare le strade che portano al cimitero e fare in modo che il cittadino possa onorare il culto nel migliore dei modi.

Certo che l’usanza, almeno nel nostro paese, sembra aver perso lo smalto degli anni passati, anche a causa delle ristrettezze economiche dovute alla crisi, alla perdita di certi valori che volevano la famiglia stretta nelle celebrazioni più importanti, a un rigetto volontario dei giovani per una tradizione che ha ormai solo un significato estetico e non introspettivo che alimentava la riflessione del significato della vita confrontandola con l’evento luttuoso inevitabile.

Fatto sta che i cittadini, e non solo caivanesi, adempiono al precetto con la solita processione verso i luoghi di sepoltura dei loro cari con tutti i mezzi possibili.

L’amministrazione è dunque obbligata a concedere il massimo dell’attenzione per evitare ogni disagio possibile.

Ma quanto costa ai contribuenti caivanesi il rispetto dell’antico culto?

Abbiamo spulciato tra le determine sul sito istituzionale dell’ente per capire in quanto consiste l’esborso affinché tutto si possa svolgere nella tranquillità più assoluta.

Partiamo dalla poetica per la riparazione della pompa che assicura l’irrigazione all’interno del camposanto, quella in cui il dirigente si da alla prosa artistica di cui ho già parlato in un precedente articolo, per la somma di circa 1800 euro.

In questi giorni arrivano altre determine sempre sull’argomento necropoli.

Esattamente si parla di: 4880 euro alla ditta Fiacco Antonio per la fornitura di carrelli in alluminio;

di 2.196 euro per il servizio di pulizia sgrosso da cantiere dei nuovi manufatti comunali, ubicati nell’area C e nell’area F, all’interno del cimitero comunale;

di 2.000 euro per gli straordinari dei Vigili Urbani.

Senza contare, ovviamente del contributo alle varie associazioni che saranno impegnate sul territorio per la salvaguardia dell’incolumità degli avventori e trattasi, per solo e puro caso di contemporaneità, di 1.500 euro attribuiti alla protezione civile su un totale di 6.000 annui.

Non sappiamo a quanto ammonti la spesa per le croci luminose che ogni cittadino è tenuto, per non sfigurare, a concedere alle tombe dei propri cari.

Insomma, sembra che tutto, in questi giorni, ruoti intorno al culto religioso dei morti e che i provvedimenti, magari giusti, siano tutti tesi a rendere questa gioiosa festa quanto meno stressante possibile.

Come si possa arrivare al cimitero evitando l’uso delle auto resta un mistero, per il momento e nella giornata commemorativa ci si arriva a piedi o facendosi accompagnare da qualche parente. Chi non ha mezzi di trasporto dovrà attendere il suo turno e scroccare un passaggio stando in orizzontale in un’auto grigia o nera con una piccola croce sul tettuccio.

 

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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