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PORTICO di CASERTA, nella zona industriale un’azienda che brucerà carcasse animali

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PORTICO di CASERTA – Da diversi giorni sul territorio si è diffusa la notizia che sul territorio portichese, esattamente nella Zona Industriale P.I.P. con molte probabilità ci sarà l’insediamento di un’azienda che si occupa di lavorazione di sottoprodotti animali derivanti dallo smaltimento di carcasse animali mediante la combustione.

La notizia ha già messo in allarme l’intera cittadinanza e paesi limitrofi, visto che già comuni nell’area a nord di Napoli come Caivano, subiscono l’influenza di questi tipi di aziende e la cittadinanza di questi comuni è in lotta da anni contro l’esalazione di lezzi nauseabondi – specialmente sprigionati d’estate – con i quali sono costretti a convivere. Ovviamente non si è sicuri che l’azienda che si insedierà a Portico non rispetterà tutte le norme di depurazione dell’aria e dell’acqua ma la cittadinanza non disdegna di correre ai ripari. Infatti da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che parte della cittadinanza si stia già attivando per una petizione popolare affinché si scongiuri un eventuale impatto ambientale in termini di inquinamento causato da emissioni odorigene, visto che a quanto pare una prima conferenza di servizio dove si riuniscono tutti gli enti preposti ad emettere le varie autorizzazioni – in questo caso Regione, Provincia e Comune – è stata già effettuata e alla quale il Comune di Portico non vi ha partecipato. La cosa mette ancora di più in allarme la cittadinanza, visto che da alcuni cittadini e da alcuni imprenditori sul territorio la cosa può essere vista come un tacito assenso.

Per capire meglio gli umori dei cittadini in tal senso, ma soprattutto chi ci dovrà convivere col “problema” se così può essere chiamato, abbiamo deciso di incontrare una delegazione di alcuni imprenditori della zona industriale che davanti ai nostri microfoni ha dichiarato: “Oltre a essere imprenditori operanti nella zona industriale siamo anche cittadini di Portico e al cospetto di questa notizia, siamo abbastanza preoccupati, anche perché se non abbiamo capito male l’azienda che dovrebbe insediarsi qui nella nostra zona industriale sarebbe l’equivalente della Mi.so. di Caivano e noi degli aspetti tecnici non ne sappiamo nulla, sappiamo solo che quando passiamo da quelle parti, in particolar modo sulla S.S. Sannitica, sentiamo una puzza nauseabonda al limite della respirazione. Sappiamo benissimo che a Caivano ci sono state proteste da parte dei cittadini, ma una volta installata un’azienda del genere che facciamo? Non si può fare più nulla e allora è meglio battere il ferro finché è caldo. Sappiamo che l’amministrazione si sta attivando per cercare di porre argine a questa cosa, ieri alcuni di noi sono stati in piazza e sappiamo pure che c’è qualche cittadino che si sta attivando per una petizione popolare cominciando a fare una raccolta firme. Gli industriali della Zona P.I.P. sono molto preoccupati perché quando hanno investito nella zona lo hanno fatto con la consapevolezza di farlo in una zona nuova, con immobili all’avanguardia e protetti da qualsiasi impatto ambientale, proprio perché si pensava che una zona industriale giovane era propensa ad osservare tutte le norme, specialmente quelle in materia ambientale. Logicamente, una volta instaurata un’azienda del genere sul territorio, il danno è soprattutto per chi ha deciso, illo tempore, di investire facendo acquisti, mentre per gli imprenditori che si trovano in uno stato di locatari, la cosa non farà altro che desertificare la nostra zona e dare spazio sempre più ad aziende che s’avvicinano al codice d’esercizio della macellazione animale. La paura è che la nostra Zona industriale da fiore all’occhiello di Portico perché rappresentata da un polo industriale che mette in risalto le PMI diventi in poco tempo la “pattumiera” a Sud di Caserta. Senza contare che per come è situata geograficamente la Zona P.I.P. essa si trova a poche centinaia di metri dal centro abitato, il che vorrebbe dire un danno ambientale non indifferente. Dal nostro canto vi informo che ci attiveremo anche noi per una raccolta firme per far sentire nelle istituzioni la nostra voce”.

Legittima la paura degli imprenditori che, magari, hanno deciso di investire nella zona P.I.P. di Portico anche in base alla qualità della vita che dimostrava il posto e in tal senso abbiamo raccolto anche delle dichiarazioni derivanti dall’opposizione, in questo caso il capogruppo di “Prima Portico” Gerardo Massaro che davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Nella questione non voglio entrarci come politico ma da cittadino, questa è una questione delicata alla quale non si può girare la faccia dall’altro lato. Una cosa è certa però, essendo stato già sindaco di questa città, devo dire anche che non bisogna fare neanche allarmismo inutile. Bisogna leggere le carte e capire che tipo di struttura si è proposto al Comune di Portico, ma soprattutto bisogna capire anche quale sia la posizione della maggioranza in merito alla questione. Dal mio canto sono a completa disposizione di tutti laddove servisse un mio parere, perché in quanto cittadino portichese non posso esimermi, né tanto meno sento il dovere di scaricare la colpa all’amministrazione laddove ci fosse una “rivolta” popolare. Una cosa è certa però, carte alla mano, una volta capito l’impatto ambientale che tale attività porterà sul territorio, l’amministrazione deve farci capire cosa intende fare, anche perché il sindaco, la giunta e la maggioranza tutta, hanno tutto il potere di evitare un danno ambientale laddove si verificasse tale questione. Quest’amministrazione ha tutti gli strumenti idonei, tra l’altro consentiti dalla legge, per decidere di dare o meno le autorizzazioni necessarie per avviare questo tipo di attività”.

Breve e conciso il messaggio di Massaro che da un lato non alimenta allarmismi inutili e da un lato fa capire in maniera indiscutibile quanto potere ha in mano l’amministrazione. Noi di Minformo, in quanto molto sensibili al tema ambientale, promettiamo di rimanere sul pezzo e di pubblicare eventuali dichiarazioni derivanti anche dalla maggioranza.

 

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Elezioni regionali 2025, Piantedosi chiarisce la sua posizione: “Sono onorato, ma faccio un altro mestiere”

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Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è intervenuto ieri sera durante la presentazione del libro di Italo Bocchino a Napoli, rispondendo alle domande dei cronisti sulla diffusione delle armi tra i giovani nel capoluogo campano. Ecco le sue parole:

“C’è un piano straordinario che stiamo affinando e che si alimenterà, realizzabile anche attraverso un notevole sforzo di attribuzione di altre risorse che faremo adesso da dicembre a gennaio, e comunque nei primi mesi dell’anno tra Polizia e carabinieri. Metteremo a disposizione delle risorse che saranno quasi tutte dedicate al rafforzamento di questi servizi, che saranno fatti in quadranti cittadini e in orari soprattutto notturni, che sono quelli in cui certi fenomeni hanno fatto registrare la maggiore incidenza”.

Poi, aggiunge: “C’è sicuramente questa grande iattura che riguarda soprattutto Napoli, non solo ma soprattutto Napoli, di una diffusione che crea una disponibilità soprattutto per i ragazzi. Siamo impegnatissimi su questo, sono grato al Prefetto Questore e autorità giudiziaria. Abbiamo avuto uno scambio proficuo di opinioni sul punto anche con il procuratore Gratteri, che ringrazio per il supporto che dà con l’attività giudiziaria che porta avanti ma anche per il contributo che dà all’attività di prevenzione. Io spero di poter ritornare quanto prima e di poter commentare e raccontare anche qualche risultato tangibile di quello che verrà messo in campo”.

Inoltre, il ministro ha risposto alle domande su una sua eventuale candidatura alle prossime elezioni regionali del 2025:

“Sono molto onorato e ringrazio persone come Cirielli, ma faccio un altro mestiere, il ministro dell’Interno; è molto difficile, per motivi soggettivi e oggettivi, che ci sia la mia candidatura. Non sarei un papa straniero, sono avellinese nato a Napoli, sono intimamente legato, ma è giusto che ci sia qualcosa che maturi dalla classe dirigente locale”.

Poi, conclude parlando del diverso peso che potrebbero avere i partiti del centrodestra:

“Segnalo che tutti i partiti del centrodestra registrano un margine di crescita, la stessa Lega registra in alcune province del Sud percentuali maggiori rispetto ad altre del nord e lo stesso accade per Forza Italia, lo dico non per contraddire il rapporto squilibrato tra i partiti, con Fdl che è accreditato al 30%”.

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Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia: i particolari

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Il comune di Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia per la Provincia di Napoli in vista delle elezioni regionali del 2025.

L’incontro si terrà domani, sabato 23 novembre, a partire dalle 16:30 presso Palazzo Lancellotti. Pertanto saranno presenti all’appuntamento vari sindaci, consiglieri e dirigenti azzurri per discutere del rilancio politico del territorio e del ruolo centrale di Forza Italia nella prossima campagna elettorale. Ad aprire i lavori sarà il senatore Francesco Silvestro, in qualità di Commissario Provinciale.

Inoltre sono previsti gli interventi degli amministratori locali, sindaci, consiglieri metropolitani, consiglieri regionali e dirigenti del partito azzurro. Le conclusioni politiche saranno affidate a due figure chiave del partito: l’onorevole Tullio Ferrante, Sottosegretario al MIT, e l’onorevole Fulvio Martusciello, Segretario regionale di Forza Italia Campania.

A chiudere l’incontro sarà il senatore Maurizio Gasparri, Capogruppo di Forza Italia al Senato, con un intervento sulle prospettive nazionali e regionali del partito.

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Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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